Mr Universo? E' italiano, single e romantico
Intervista a Marco Addis, 38 anni di Cagliari. Ha vinto a Chicago, negli Usa, la fascia di Mr Universo. Ma cerca ancora l'anima gemella.
Altro che Veline, altro che Miss Italia! Ora e' tempo, anche per le fanciulle, di lustrarsi gli occhi, perchè proprio mentre mezzo mondo discuteva del topless di Kate Middleton, nel cuore degli Stati Uniti, a Chicago, andava in scena una di quelle manifestazioni alle quale nessuna donna avrebbe voluto mancare: l'incoronazione di Mister Universo. Bello sì, ma non solo perchè Mr.Universo è pure italiano e si chiama Marco Addis.
Sardo, originario di Mulinu Becciu (Cagliari), 38 anni, Marco è una montagna di muscoli scolpiti fin nei minimi dettagli (almeno quelli visibili), accompagnati da un sorriso accattivante, tanta modestia, amore per lo sport e un cuore da inguaribile romantico alla ricerca della donna ideale. Il suo nickname? Glielo hanno scelto gli americani, che in fatto di palestre, muscoli e bodybuilding la sanno lunga (Schwarzenegger docet). Eppure questa volta non sono riusciti a conquistare il titolo più ambito per chi ama mostrare tutti i propri muscoli.
Lo ha vinto Marco Addis, un metro e 73 centimentri di fitness model (come lui stesso e' definito nel suo cliccatissimo profilo su Facebook), per 89 kg di peso. Lo ha vinto con la sola forza delle ore di allenamento alle spalle (e che spalle), dopo aver sbaragliato 100 concorrenti. Panorama.it lo ha contattato, appena tornato dagli Stati Uniti, nella sua Cagliari.
Marco, che effetto fa essere Mister Universo?
Mi fa certamente piacere aver vinto, emergere contro gli americani, così come è successo a Las Vegas nel 2010 (quando ha vinto il titolo di Campione Mondiale, N.d.R.). Non è facile, credetemi, nonostante quel che dica la gente. E' una cosa rara, anche se avrei preferito vincere in uno sport diverso, più pulito, che avesse la visibilità che merita. Ovviamente, però, non nascondo la gioia.
Marco Addis, infatti, è considerato un'icona mondiale dello sport "senza aiuti", senza steroidi per intederci, che gonfiano il fisico in modo artefatto. Il suo è tutto "natural" e su Fb sono in tanti a chiedergli consigli su come e quanto allenarsi in modo sano. Ora proprio lo Scharzenegger in salsa italica gongola.
Come mai il soprannome di Mr Peak?
Per via dei miei bicipiti. Ho vinto diversi premi in tutto il mondo per le migliori braccia, perchè sono riuscito a creare una separazione estrema tra i due capi del bicipite, interno ed esterno, tanto che quest'ultimo crea una sorta di montagnetta quando contraggo il braccio, il picco appunto. Gli americani "gradiscono" e mi chiamano Mr. Peak, forse perchè più facile di Marco Addis.
Ma chi è Marco Addis? E' un uomo che ha girato il mondo, ma alla fine ha preferito la sua Sardegna, la sua Cagliari. E da qui risponde ogni giorno a centinaia di email. Sono molte le ammiratrici?
La risposta è sì, molte. E' difficile non apparire vanesio dopo queste parole, me ne rendo conto, ma son sincero. Non mi piace la falsa modestia. Del resto, il body building fatto nella giusta maniera crea dei fisici comunque graditi anche alle persone "normali": a qualcuno piaccio, ad altri affatto, proprio come qualunque altro sportivo.
Fidanzato, sposato?
No, per vari motivi. Non è facile seguire e appoggiare la vita di uno sportivo, specie un body builder. Ci si deve voler molto bene e capire, e bisogna affiancare sacrifici che potrebbero non ripagarti mai se non sul piano personalissimo. E
Eppure a Chicago, e non solo lì, le aveva tutte le donne ai suoi piedi. Perchè ha scelto di tornare in Italia?
Ho girato tutto il mondo e sono giunto alla conclusione che Cagliari è tra le città più vivibili in assoluto: una dimensione giusta, nè troppo dispersiva, nè troppo piccola da non aver privacy o da sentir la mancanza di servizi. Ci sono un mare stupendo e tante persone che mi vogliono bene. Ho avuto offerte meravigliose dagli Stati Uniti, che considerano il mio fisico "vendibile e commerciale". Ma mettendo le due cose sul piatto della bilancia ho sempre scelto le mie radici. Non nascondo questo limita molto il mio lavoro, rendendolo più difficile dal punto di vista agonistico e remunerativo. Che volete...sono un romantico decisamente fuori moda..!