Addio a Jane Birkin: la magia di Je t'aime moi non plus con Serge Gainsbourg
Cantante, attrice e regista, la Birkin ha lasciato un segno indelebile nel leggendario brano con il cantautore francese. Una delle canzoni più sensuali di sempre
Aveva 76 anni Jane Birkin, la cantante e attrice nata a Londra e naturalizzata francese. Il suo corpo senza vita è stato trovato nella casa parigina dove viveva. Negli anni Sessanta e Settanta stata legata sentimentalmente e artisticamente al cantante e attore Serge Gainsbourg.
Al loro incontro si deve uno dei brani più sensuali della storia della musica, ovvero l'indimenticabile Je t'ame moi non plus interpretato con Serge Gainsbourg.
I due si incontrarono per la prima volta sul sito del film francese Slogan nel 1968, diventando in breve una delle coppie più celebri e trasgressive del jet set di quegli anni.
Je t'aime moi non plus venne inciso per la prima volta da Gainsbourg con Brigitte Bardot, ma quella versione non venne mai pubblicata. Uscì invece nel 1969 e fece immediatamente scandalo per il contenuto altamente erotico, tra sospiri, gemiti e strofe sessualmente esplicite. In pochi mesi vendette cinque milioni di copie.
Dopo aver chiuso la sua relazione con Brigitte Bardot nel 1968, il cantautore francese diede il via a una spasmodica ricerca per trovare un'interprete femminile da coinvolgere nel brano: si rivolse a Marianne Faithfull, Mireille Darc e Valerie Lagrange. Ma l'incontro con la Birkin sul set di Slogan si rivelò decisivo (pare che in un primo momento Gainsbourg non avesse gradito la presenza di Jane che nel cast aveva preso il posto della modella Marisa Berenson).
Nacque così una relazione e i due si trasferirono all'Hotel di rue des Beaux Art, l'ultima residenza di Oscar Wilde, e la Birkin divenne la voce femminile del brano che conquistò le classifiche di mezzo mondo. Poco prima di incontrare Gainsbourg, la cantante aveva divorziato da John Barry, il famossissimo compositore delle colonne sonore dei primi film della saga di James Bond.
Nel maggio del 1969 il brano venne censurato in Inghilterra dalla BBC e in Italia dalla Rai. A Lelio Luttazzi, il conduttore radiofonico della hit parade, fu vietato di nominare il titolo del brano e la sua posizione in classifica. A seguito della censura, per mesi, il 45 giri venne importato e poi commercializzato clandestinamente.