Adele: 30 è il miglior album della sua carriera
Nel suo quarto disco di inediti, la voce femminile più ascoltata del terzo millennio si cimenta per la prima volta in riusciti brani urban e jazz
A soli trentatré anni, Adele, la voce femminile più ascoltata del terzo millennio, ha già vinto 15 Grammy Awards, ma, siamo ragionevolmente certi, il numero di "grammofonini" è destinato ad aumentare grazie all'attesissimo 30, il quarto album della cantautrice britannica, da oggi disponibile in streaming, CD, doppio vinile (nero e clear), doppio vinile bianco in esclusiva per Amazon e digitale. Il disco è stato prodotto dall'artista insieme ai suoi storici collaboratori Greg Kurstin, Max Martin, Shellback e Tobias Jesso Jr, con le new entry di Inflo e Ludwig Göransson.
«Questo disco è davvero importante per me, lo adoro», ha dichiarato Adele. «Dico sempre che 21 non mi appartiene più, perché tutti l'hanno fatto proprio. Questo invece è il mio disco. Voglio condividerlo con tutti, ma non credo che lo lascerò mai andare». L'artista londinese ha eseguito in anteprima tre brani estratti da 30 durante lo speciale televisivo Adele One Night Onlyandato in onda sulla CBS: I Drink Wine, Hold On e Love Is A Game. Lo speciale andrà in onda anche in Italia il 15 dicembre alle ore 21:15, su SKY e NOW. Adele ha costruito la sua rivoluzione dolce, in anni dominati da trap, reggaeton e pop plastificato, grazie a un pop-soul sostenuto da melodie morbide, sognanti e senza tempo, con ricchi arrangiamenti orchestrali a sottolineare i momenti di maggiore pathos. Una formula collaudata, che si ripete in alcuni brani di 30, dove però l'artista inglese si cimenta anche in sonorità più solari e ritmate, senza mai perdere la proverbiale raffinatezza del suo sound.
L'album è stato anticipato dal fortunato singolo Easy on me, che è stato scaricato 24 milioni di volte nelle prime 24 ore, superando negli ascolti Butter dei BTS, che deteneva il record di canzone più ascoltata di sempre nel primo giorno di uscita. L'elegante video in bianco e nero della canzone (che ha già raggiunto 165 milioni di visualizzazioni su Youtube), ambientato nella stessa casa in Quebec in cui è stato girato Hello, vede l'artista collaborare ancora una volta con il regista Xavier Dolan. Lo stile musicale di Easy on me, nel quale il pianoforte e la voce di Adele dialogano costantemente per tutta la durata del brano, è un brano tipicamente "adeliano" sulle tribolazioni amorose, ma l'album 30 riserva anche delle sorprese inaspettate. Prendete, ad esempio, Cry You Out Out, che, con la sua batteria incalzante e i suoi memorabili cori soul, sembra quasi un brano di Amy Winehouse. Lo stupore (positivo) continua anche nella coinvolgente Oh My God che, con le sue voci pitchate, la sua cassa dritta e gli handclap, porta la cantante in nuovi territori, decisamente più contemporanei, ritmati e black: «Lo so che è sbagliato/ Ma voglio divertirmi».
Troviamo una nuova Adele (più nei suoni che nei testi) anche in Can I Get It Right Now, un brano costruito sopra un coinvolgente riff di chitarra acustica, una potente ritmica hip hop anni Novanta e perfino un fischio "morriconiano" alla fine del ritornello. Il brano inzialeStranger By Nature è un sorprendente omaggio a Judy Garland, con uno stile da musical hollywoodiano, composto, dopo aver visto il biopic Judy, insieme al compositore svedese Ludwig Göransson. Adele aveva dichiarato di essersi ispirata per in nuovo album a What's Going On di Marvin Gaye: se ascoltate My Little Love (dove, vi anticipo, è consigliabile avere un pacchetto di fazzoletti accanto a voi), un brano che racconta con sorprendente sincerità il dolore della separazione dall'ex marito Simon Konecki attraverso alcuni commoventi dialoghi tra lei e suo figlio Angelo, l'omaggio con il capolavoro di Gaye è evidente negli arrangiamenti onirici e negli avvolgenti archi cinematici. Sono da standing ovation le sue prove vocali in To Be Loved, un ritratto delle sue fragilità, e in I Drink Wine, una struggente ballad voce e pianoforte che acquista ritmo e pathos a partire dalla seconda strofa, fino all'esplosione emotiva del ritornello, sostenuto da cori gospel, che si chiude con un organo da chiesa e un discorso di Adele sul rimpianto.
Anche il testo è all'altezza della musica: «Come si può diventare così limitati dalle scelte che fanno qualcun altro?/ Come mai entrambi diventiamo una versione di una persona che non ci piace nemmeno?/ Siamo innamorati del mondo ma il mondo vuole solo abbatterci/ Mettendo degli ideali nelle nostre teste per corrompere i nostri cuori in qualche modo». Gli amanti del jazz "old school" proveranno un brivido sulla schiena nell'ascoltare la magnifica introduzione al pianoforte di Erroll Garner (morto il 2 gennaio del 1977) nel sognante brano All Night Parking, che, grazie alla batteria elettronica tipicamente urban, coniuga alla perfezione tradizione e modernità. Hold On è una ballad ricca di pathos dal sapore anni Novanta, non troppo lontana da quelle su cui hanno costruito le loro fortune Whitney Houston e Mariah Carey.
L'album si chiude con Love is A Game, un altro brano riuscito e fortemente debitore agli anni Sessanta (basti ascoltare i cori apertamente vintage), ma con un piglio più contemporaneo. Attraverso le canzoni di 30, Adele ha elaborato il lutto del divorzio e si è proiettata nel futuro con un album maturo, sincero e poliedrico, forse il migliore della sua carriera, suggerendoci che non è mai troppo tardi per cambiare le cose e per innamorarsi di sé stessi, prima ancora di amare un'altra persona.
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