Avril Lavigne
Ryan McFadden
Musica

Avril Lavigne attualizza il punk-pop nell'album Love Sux

Il settimo disco della cantautrice canadese, con ospiti Machine Gun Kelly, Blackbear e Mark Hoppus, è stato prodotto da John Feldman e pubblicato dall'etichetta di Travis Baker

«Questo è l’album più rock e alternativo che abbia mai fatto e mi sono divertita a farlo. Il lockdown mi ha permesso di dedicarci tantissimo tempo e ho trovato un entusiasmo tale come se fosse il primo album». Parola di Avril Lavigne, da vent'anni capostipite del movimento punk-pop con oltre 40 milioni di album venduti in tutto il mondo, oltre che designer, filantropa e otto volte nominata ai Grammy Award, che ha descritto cosìLove Sux, il suo settimo album, appena pubblicato su etichetta DTA Records di Travis Barker (già batterista dei Blink-182). Il titolo del disco fa riferimento ad un amore andato storto e ogni canzone, oltre a spronare l'ascoltatore a reagire ai rapporti difficili, racconta un lato diverso della cantautrice in modo impertinente e giocoso.

L'album, come nello stile di Avril, è divertente e veloce, con 12 canzoni che durano quasi tutte meno di tre minuti, seguendo la lezione dei Ramones. Per l'artista canadese è stato fondamentale conoscere il produttore John Feldman, che ha capito il suo stile e che cosa volesse esprimere in queste nuove 12 canzoni. «Quando ho incontrato John Feldman, la mia reazione è stata del tipo "dove sei stato negli ultimi 10 anni!?". É stato fondamentale trovarlo e lavorare con persone come Travis Barker, che si è evoluto molto musicalmente, fino a scrivere e produrre». Funzionano bene le collaborazioni con Machine Gun Kelly in Bois Lie, conBlackbear in Love It When You Hate Me e Mark Hoppus in All I Wanted, dando nuovi colori e attualizzando il precipuo stile punk-pop di Avril Lavigne, che, grazie a TikTok, è apprezzata, oltre che dai fan storici dei primi anni Duemila, anche da una nuova generazione di ascoltatori molto giovani.

«È pazzesco vedere la mia musica ancora in risonanza con le persone di una nuova generazione, è stimolante e mi motiva ogni volta», ha dichiarato l'artista canadese. «Sento ancora il bisogno di fare tutto il meglio che posso e di prendere sul serio tutto ciò che faccio. È un'esperienza unica da vivere ed è fantastico quando nuovi artisti vengono da me e dicono che amano i miei vecchi lavori».

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Gabriele Antonucci