Barry White, 20 anni senza: le dieci canzoni più belle
Il 4 luglio 2003 ci lasciava prematuramente, a soli 58 anni, una delle voci più inconfondibili e sensuali nella storia della black music. I suoi brani indimenticabili
Il 4 luglio 2003, vent'anni fa, ci lasciava prematuramente, a soli 58 anni, Barry White, una delle voci più inconfondibili e sensuali della black music, nonché musicista di grande talento, in grado di coniugare complesse orchestrazioni classiche ai ritmi della disco music. Cronicamente iperteso, anche a causa della sua obesità, White ebbe un blocco renale nell'autunno del 2002 e un ictus nel 2003 che lo costrinse a ritirarsi dalle scene, fino alla morte. pochi mesi dopo, al Cedars-Sinai Medical Center di West Hollywood, dove venne ricoverato in seguito a un altro blocco renale.
L'artista venne cremato e le sue ceneri, per sua espressa volontà, vennero disperse in mare da Michael Jackson, suo grande amico. Cantante, compositore, produttore e polistrumentista, White ha creato una musica impareggiabile per intensità e romanticismo, grazie ad arrangiamenti policromi e alla sua caratteristica profonda voce baritonale, che ha favorito innumerevoli nascite durante gli anni Settanta. Nel corso della sua straordinaria carriera, Barry White ha vinto 2 Grammy Award e conquistato ben 106 Dischi d’Oro, 41 Dischi di Platino. Con i suoi 100 milioni di dischi venduti nel Mondo, White è stato uno degli artisti di maggior successo nella storia del pop. Vogliamo celebrare i vent'anni dalla scomparsa del grande artista con le sue 10 canzoni più belle: buon ascolto!
1) Let the Music Play (1975)
Prima singolo di successo nel 1975 e poi title track dell'album pubblicato l'anno successivo, in una versione più estesa, Let the Music Play, una delle sue canzoni più amate dal vivo con un inciso memorabile, ci racconta un uomo (probabilmente Barry stesso) che cammina da solo per strada, immerso nei suoi pensieri, per dirigersi verso una discoteca, nella speranza di dimenticare una relazione fallita.
2) You're the First, the Last, My Everything (1974)
Composta inizialmente in versione country da Peter Sterling Radcliffe, la canzone venne proposta ventuno anni dopo a Barry White, che ne cambiò una parte del testo e la rese, grazie a un ritmo irresistibile, più incline alla sua voce e al suo stile. Curiosamente, quando venne pubblicato il brano non raggiunse la top 20, diventando, però, nel tempo una delle canzoni più amate e conosciute del re della disco music orchestrale.
3) Love's Theme (1974)
Uno dei brani strumentali non classici più famosi di sempre, Love's Theme è stato uno dei pochi singoli puramente orchestrali a raggiungere il numero 1 della classifica Billboard Hot 100 chart negli Stati Uniti all'inizio del 1974. White riuscì a coniugare Isaac Hayes e Burt Bacharach in un pezzo ricco di violini, con una melodia indimenticabile e un ritmo non velocissimo, ma comunque perfetto per stabilire le coordinate dell'allora nascente disco music.
4) You see the trouble with me (1976)
Ennesimo folgorante brano sullo smarrimento alla fine di una relazione romantica, You see the trouble with me venne scritto a quattro mani da White e Ray Parker Jr, autore e chitarrista di grande talento che diventerà pochi anni dopo una star grazie alla title track di Ghostbusters. Il brano ha conosciuto una seconda vita all'inizio degli anni Duemila grazie all'irresistibile remix dance dei Black Legend.
5) Just the Way You Are (1978)
Si può migliorare una canzone già perfetta come Just the way you are di Billy Joel? Sì, se avete la voce e il talento di arrangiatore di Barry White. Per l’album The Man del 1978, l'artista texano scelse di reinterpretare Just the Way You Are, romantica ballad pubblicata l’anno precedente da Billy Joel, dandogli un'inedita chiave pop/R&B. La nuova versione conquistò le classifiche e il successo fu tale che ancora oggi la canzone viene spesso attribuita a Barry White.
6) Never never gonna give you up (1973)
White suona insolitamente cupo e ossessionato, per una relazione di cui non accetta la fine, in questa celebre canzone dal suo album Stone Gon'. La canzone fu un successo allora e anche vent'anni dopo nella versione pop della diva del blue eyed soul Lisa Stansfield, con la quale ha duettato nel singolo All Around the World.
7) Can't' get enough of your love babe (1974)
Pubblicato nel 1974, Cant' get enough of your love babe è diventato uno dei brani distintivi di Barry, raggiungendo il primo posto negli Stati Uniti. L'intro ricca di lirismo, il ritmo lento e cadenzato e il profluvio di archi lo rendono uno dei brani più amati della sua discografia, oltre che una delle canzoni più sensuali del suo repertorio.
8) It's Only Love Doing Its Thing (1978)
Mentre in molti pensano che Just the Way You Are sia una canzone di Barry White, la stessa cosa accade con It's only love doing its thing, dai più attribuita agli inglesi Simply Red, mentre in realtà è un brano del cantante e compositore texano, inserita nell'album The Man.
9) I've got so much to give (1973)
Una ballad sensuale, title track del suo album di debutto del 1973, che, mescolando R&B e soul con elementi della prima disco, inframezzati da lunghe parti parlate, ha dato vita al marchio di fabbrica del suo inconfondibile stile, imitato, ma mai più eguagliato, da numerosi artisti negli anni successivi.
10) It's Ecstasy When You Lay Down Next To Me (1977)
Scritta da Ekundayo Paris e Nelson Pigford e prodotta e cantata da Barry White, It's Ecstasy When You Lay Down Next To Me, con il suo ritmo incalzante e le sue memorabili parti di chitarra ritmica, risente del boom coevo della disco music. La canzone è stata campionata anni dopo da Mary J. Blige in You Bring Me Joy e da Robbie Williams in Rock DJ, che ha dovuto aggiungere il nome dei due autori per evitare una causa di plagio.