Billie Eilish vince il suo secondo Oscar per la canzone di Barbie
Composta dalla giovane cantautrice insieme al fratello Finneas, What Was I Made For?, brano portante del film campione d'incassi del 2023, è un'intensa ballad sul senso della vita
Billie Eilish, a soli ventidue anni, ha vinto il suo secondo Oscar per la Miglior canzone originale con l'intensa ballad What Was I Made For?, brano tratto dalla colonna sonora di Barbie di Greta Gerwig, l'unica statuetta vinta su otto nominations per il film campione d'incassi del 2023 (1,44 miliardi di dollari guadagnati). Nel 2022 Billie aveva vinto lo stesso prestigioso premio per No time to die, tema portante dell'omonimo film, l'ultimo della lunga saga su James Bond. Nella serata di ieri che ha visto il trionfo di Oppenheimer di Christopher Nolan, con sette Oscar vinti su tredici nomination, compreso quello per la Migliore colonna sonora originale, l'unica gioia per i produttori e per la regista del film Barbie è arrivata dalla giovane artista americana che, insieme all'inseparabile fratello Finneas, ha composto What Was I Made For?, già vincitrice, nei mesi scorsi, di un Golden Globe per la Miglior canzone originale e due Grammy Awards come Canzone dell'anno e Miglior canzone scritta per i media visivi.
«Grazie mille Academy, non pensavo che questo sarebbe mai potuto accadere. Non me l'aspettavo», ha dichiarato, visibilmente emozionata, la giovane cantautrice dopo aver ricevuto il premio. «Mi sento così incredibilmente fortunata e onorata. Grazie Greta (Gerwig, la regista di Barbie n.d.r.) Dove sei? Ti amo. Grazie per questo. Sono così grata a questa canzone e a questo film per il modo in cui mi ha fatta sentire. Questo è per tutti coloro che sono rimasti colpiti dal film e dalla sua straordinarietà. E infine voglio ringraziare il mio team e i miei genitori. Vi amo».
Uno dei momenti più memorabili della 96esima cerimonia degli Oscar è stata proprio l'esibizione sussurrata, minimalista e ricca di pathos di What Was I Made For? da parte di Billie Eilish e Finneas, che ha fatto piangere Ariana Grande e che è stata salutata da una lunga standing ovation da parte della platea del Dolby Theatre di Los Angeles. La canzone è collocata alla fine del film Barbie, quando la sua protagonista arriva nel mondo reale e non sa bene che cosa deve fare, perché non è più bambola, ma non è ancora una donna: gli stessi sentimenti provati da Billie Eilish quando l'ha scritta.
«Una volta galleggiavo / Ora cado e basta / Una volta sapevo, ma ora non sono sicura / Per che cosa sono stata creata?», canta l'artista americana in uno dei passaggi più emozionanti del brano. La canzone ha avuto questo straordinario successo proprio perché è riuscita a toccare, con le parole e la melodia giusta, le corde più profonde degli ascoltatori, messi di fronte al loro scopo della vita, proprio come Barbie alla fine del film: una domanda, «Per che cosa sono stato creato?», che, prima o poi, ci poniamo tutti nella nostra vita, magari senza trovare una risposta per anni o trovandola solo dopo lustri di tentativi, di esperienze, di navigazione a vista e di delusioni. Non una semplice domanda, ma LA domanda, da cui Billie e Finneas sono partiti per comporre la canzone, la cui gestazione è stata tutt'altro che semplice e su cui in molti nutrivano dubbi, in una pellicola a tinte pastello come Barbie.
«Ricordo che tutti dicevano: 'Che diavolo? Sarà un film divertente, carino, femminile e rosa per l'estate e rideremo tutti. Che ca**o ci fa Billie nella colonna sonora?», ha dichiarato la cantante a Variety. «Perché ci sarà una canzone triste? Questo non ha alcun senso. In realtà il film è dannatamente triste!». Il brano è fortemente autobiografico: esattamente come Barbie, anche Billie, nonostante la giovane età, rimpiange la spensieratezza delle sue versioni precedenti, come si vede nel video di What Was I Made For?, e ha paura per quello che le potrà riservare il futuro. Nelle liriche «Ero un ideale / Sembravo così viva, ma non sono reale / Solo qualcosa per cui hai pagato» è evidente che Billie Eilish stia riflettendo sul suo essere una popstar globale circondata da aspettative, che non può più godersi la spensieratezza dei suoi vent'anni, ma che deve costantemente "vendere" a più persone possibili il suo prodotto musicale, correndo il rischio di snaturare la sua stessa arte. Il testo del brano parla anche della tristezza e della solitudine che ti assalgono quando le persone intorno a te, compreso il partner, non capiscono veramente i tuoi sentimenti.
«Se guardi fuori, ci sono migliaia di ragazzi che urlano letteralmente a squarciagola e cantano il testo di What Was I Made For?», ha dichiarato Billie Eilish in una video-intervista con Allure . «Era la mia canzone, nessuno sapeva nemmeno che esistesse e, all'improvviso, migliaia di persone la sanno e significa qualcosa per loro. Questo, per me, non ha prezzo».