"Blue Monday": il brano cult che rende felice il giorno più triste dell'anno
La canzone, che ha influenzato tutta la scena dance-house degli anni Ottanta, è il vinile a dodici pollici più venduto di sempre
Il 22 gennaio, secondo lo psicologo Cliff Arnall, professore dell'Università di Cardiff, sarà ufficialmente il "blue monday", il giorno più triste dell'anno, come risultato di una complessa equazione matematica, basata sul meteo, sulla ripresa dell'attività lavorativa e sui nuovi buoni propositi, perennemente disattesi.
Poco male: se volete ritrovare il sorriso, non c'è niente di meglio che ascoltare a un volume elevato Blue Monday dei New Order, uno dei brani più importanti e influenti nella storia della musica elettronica, un legame cruciale tra la disco anni Settanta e il boom dance/house che emerse alla fine degli anni Ottanta, oltre che il singolo a dodici pollici più venduto di sempre.
Manchester nuova capitale della musica inglese
Dopo i fasti della Swingin' London degli anni Sessanta, la piovosa e grigia Manchester è diventata negli anni Ottanta la capitale della musica inglese, grazie a gruppi del calibro di Joy Division, New Order, The Smiths e Stone Roses.
I primi due sono strettamente collegati tra loro, in quanto i quattro componenti dei Joy Division, Ian Curtis, Peter Hook, Bernard Sumner e Steve Morris, strinsero un patto solenne: se uno di loro fosse uscito dal gruppo, gli altri tre avrebbero dovuto cambiare nome e genere musicale.
A causa della morte, il 18 maggio 1980, del frontman Ian Curtis, che si impiccò nel bagno di casa, dopo un anno di pausa nacquero i New Order, che diventarono in poco tempo uno dei più importanti gruppi di musica elettronica di sempre.
Mentre l'album d'esordio Movement risentiva ancora dell'ispirazione new wave dei Joy Division, con Power, Corruption & Lies del 1983 il loro stile musicale virò decisamente verso sonorità più elettroniche e ballabili, anche se le tematiche delle canzoni rimanevano sempre piuttosto oscure, a differenza dell'edonismo tipico dei brani dance.
La nascita di Blue Monday
La canzone che ha affrancato definitivamente i New Order dalla pesante erdedità artistica dei Joy Division, permettendo loro di trovare una precisa identità sonora, è stata Blue Monday, pubblicata originariamente nel 1983 e successivamente remixata e ripubblicata nel 1988 e nel 1995.
Il brano, composto da Gillian Gilbert, Peter Hook, Stephen Morris e Bernard Sumner, è diventato un vero e proprio inno della scena club-dance, come testimoniano le numerose cover che sono state prodotte negli anni successivi.
I New Order dissero di aver scritto Blue Monday come risposta alla delusione per il fatto che il pubblico dei loro concerti non aveva mai chiesto loro un bis.
La canzone era stata originariamente concepita come un semplice pattern che gli avrebbe concesso di ritornare sul palco, accendere il sintetizzatore e lasciare che la gente ballasse.
Il brano si è evoluto lentamente in un progetto più complesso e così, da un semplice esperimento, si è trasformato in un vero e proprio singolo, eseguito rigorosamente come bis dei loro concerti.
Il significato del testo
In molti hanno pensato che il testo si riferisse alla morte del cantante Ian Curtis, che si è suicidato il 18 maggio del 1980, proprio di lunedì.
Per anni è circolata la leggenda metropolitana, poi smentita dagli stessi New Order, che il testo si riferisse a lunedì 14 giugno 1983, quando l'Argentina si arrese all'Inghilterra nel conflitto per il controllo delle Isole Falkland, soprattutto nella parte "I see a ship in the harbor/I can and shall obey" ("Vedo una nave nel porto/ posso e dovrei obbedire").
Il testo, ambiguo e aperto che trovate in fondo all'articolo, si basa su giudizio, controllo e abuso all'interno di una relazione conflittuale, ma potrebbe anche essere riferito alle persecuzioni nei confronti delle minoranze gay che allora frequentavano la discoteca Hacienda, che tanto ha ispirato la musica dei New Order.
Folgorante l'incipit "How does it feel/ to treat me like you do?" ("Come ci sente a trattarmi come fai tu?"), uno dei più famosi e citati nella storia del pop.
I record di vendite
Con i suoi sette minuti e mezzo di lunghezza, Blue Monday è uno dei singoli più lunghi che siano riusciti a scalare la UK Singles Chart, oltre che il singolo pubblicato sul vinile a dodici pollici più venduto di tutti i tempi con 3.200.000 copie.
Curiosamente, nonostante le vendite record, Blue Monday non ha mai vinto un disco d'oro o di platino in quanto la sua casa di produzione, la Factory Records, un'azienda totalmente indipendente, non era iscritta all'associazione British Phonographic Industry.
Solo nel 1983 la canzone entrò in classifica due volte, la prima a marzo quando raggiunse il dodicesimo posto, poi ritornò ad agosto e raggiunse la nona posizione.
Secondo la Official Charts Company, il brano vendette 1.160.000 copie solo in Inghilterra e a tutt'oggi è il sessantanovesimo singolo più venduto nel Regno Unito.
La struttura del brano
Blue Monday inizia con il noto battito marcato della batteria, programmato per una drum machine Oberheim DMX. Dopo quattro battute entra in assolvenza Gillian Gilbert con la melodia al sequencer.
La sezione cantata è caratterizzata da una palpitante linea di synth bass, sequenziata in un Sequencer Powertran costruito da Bernad ed eseguita con un Moog Source, sovrapposto al basso di Peter Hook.
Blue Monday è una hit atipica da molti punti di vista, in quanto il testo, cantato da Bernard Sumner con voce quasi impassibile, è privo di un ritornello
Dopo una lunga introduzione strumentale di due minuti vengono esposti il primo e il secondo verso, mentre il terzo giunge dopo un breve segmento di effetti sonori, al termine del quale prende il via una coda molto estesa di quasi tre minuti, fino ad arrivare ai 7 minuti e mezzo complessivi del brano.
Secondo Bernard Sumner, la composizione risente molto dell'influenza di quattro canzoni: Dirty Talk di Klein + M.B.O. per l'arrangiamento; il classico della disco di Sylvester You Make Me Feel (Mighty Real) per la melodia di basso con le ottave; Our Love di Donna Summer per il ritmo e Uranium dei Kraftwerk, campionata per il coro sintetizzato della parte iniziale e di quella finale.
La costosa copertina del singolo
Sulla copertina del vinile originale, che ricorda un floppy disk da 5¼", non figura né il nome dei New Order né il titolo della canzone: l'unico testo stampato, in inglese, è "FAC SEVENTY THREE" sul dorso della confezione
L'elegante cover del disco, creata dai designer della Factory Peter Saville e Brett Wickens, era fustellata con un interno argentato.
Il singolo veniva venduto a una sterlina, mentre il solo costo della singola copertina era di una sterlina e dieci centesimi: una follia, dal punto di vista commerciale.
L'utilizzo di Blue Monday nei videogames
Blue Monday è stato utilizzato in molti videogiochi, come "Grand Theft Auto: Vice City Stories", "FIFA Football 2005" e Forza Horizon.
Vediamo insieme il testo, in inglese e in italiano, di Blue Monday, un capolavoro electropop che, a 36 anni dalla sua uscita, è ancora oggi attualissimo.
Grazie a questo brano, i New Order si sono imposti come maestri assoluti nella sottile arte di esprimere la gioia di essere tristi.
Il testo di Blue Monday
How does it feel
To treat me like you do
When youve laid your hands upon me
And told me who you are
I thought I was mistaken
I thought I heard your words
Tell me how do I feel
Tell me now how do I feel
Those who came before me
Lived through their vocations
From the past until completion
They will turn away no more
And I still find it so hard
To say what I need to say
But Im quite sure that youll tell me
Just how I should feel today
I see a ship in the harbor
I can and shall obey
But if it wasnt for your misfortunes
Id be a heavenly person today
And I thought I was mistaken
And I thought I heard you speak
Tell me how do I feel
Tell me now how should I feel
Now I stand here waiting
I thought I told you to leave me
While I walked down to the beach
Tell me how does it feel
When your heart grows cold
(grows cold, grows cold, grows cold)
La traduzione di Blue Monday
Come ti fa sentire
quando mi tratti così
quando hai messo le tue mani su di me
e mi hai detto chi sei
pensavo di essere in errore
pensavo di aver ascoltato le tue parole
dimmi come mi sento
dimmi ora come mi sento
quelli che sono venuti prima di me
hanno vissuto la loro vocazione
dal passato fino alla realizzazione
non gireranno più le spalle
e io trovo ancora molto difficile
dire quello che voglio dire
ma sono abbastanza sicuro che tu mi dirai
proprio come mi dovrei sentire oggi
vedo una nave nel porto
io posso e dovrei obbedire
ma se non fosse per le tue sfighe
sarei una persona adorabile oggi
pensavo di essere in errore
pensavo di aver ascoltato le tue parole
dimmi come mi sento
dimmi ora come mi sento
pensavo di averti detto di lasciarmi
mentre camminavo in riva al mare
dimmi come ci si sente
quando il tuo cuore diventa freddo
(diventa freddo, diventa freddo, diventa freddo)