I 10 concerti in dvd da rivedere a casa
Pete Townshend , The Who (Ansa)
Musica

I 10 concerti in dvd da rivedere a casa

Da Michael Jackson ai Pearl Jam, passando per David Gilmour, Eric Clapton, Queen e Kraftwer: dieci performance leggendarie da rivivere tra le mura domestiche

Da anni eravamo abituati al fatto che mentre i supporti fisici (in particolare il cd) perdevano progressivamente quote di mercato rispetto all'avanzata inarrestabile delle piattaforme streaming, la musica live era un settore florido e in costante crescita. Per una ragione molto semplice: un concerto è un'esperienza che non è in alcun modo sostituibile e che non ha succedanei.

Detto questo, le disposizioni adottate dal Governo per cercare di contenere il contagio da Coronavirus COVID 19 hanno portato alla cancellazioni di spettacoli dal vivo in tutta Italia. Una misura necessaria, per limitare la diffusione di una malattia per la quale non esiste ancora un vaccino, ma non per questo meno dolorosa, specie per chi è abituato a vedere molti spettacoli dal vivo.

I televisori di nuova generazione e gli impianti audio-video sempre più sofisticati permettono di rivivere, sebbene parzialmente, le emozioni di un grande concerto comodamente sul divano di casa, soprattutto in giorni come quelli che stiamo vivendo, di forzata e responsabile autoreclusione.

Ecco 10 concerti che vi suggeriamo caldamente di rivedere in questi giorni, disponibili sia in dvd che su alcune piattaforme streaming, un elenco del tutto soggettivo, nella speranza di tornare presto ad assistere di nuovo alle emozioni fisiche degli spettacoli dal vivo.


Michael Jackson - Live in Bucharest

Michael Jackson è stato il più grande performer di sempre, l'unico in grado di eccellere nel canto come nel ballo. Ne è prova la sua straordinaria performance di Live in Bucharest: The Dangerous Tour, registrato il 1º ottobre 1992, il primo concerto di Jackson disponibile in dvd come bonus all'interno del cofanetto The Ultimate Collection. Lo speciale ha ricevuto i più alti ascolti nella storia di HBO e Michael, è stato trasmesso in diretta alla radio, mostrato in TV in oltre 60 paesi in tutto il mondo e insignito del Cable Ace Award. Mentre in America impazzavano il grunge e il gangsta rap, Jackson alzò ancora una volta l'asticella delle sue possibilità nel 1991 con Dangerous, un disco modernissimo nelle sonorità new jack swing, che coniugava le ritmiche martellanti e secche della drum machine a sonorità funk, soul e r&b, oltre che ricco di contenuti sociali. In realtà, la scaletta include solo quattro brani di Dangerous, lasciando spazio principalmente ai successi dagli album Thriller, Bad e Dangerous, mentre il repertorio dei Jackson 5 viene concentrato in un emozionante medley con I Want You Back/The Love You Save/I'll Be There. Gran finale con Man in the mirror, emozionante inno di incoraggiamento, individuale e al tempo stesso collettivo.


Michael Jackson - Man in the mirror Dangerous Tour 1992 (LIVE in Bucharest,Romania)www.youtube.com


Roger Waters - The Wall

L'ambivalenza del muro, che al tempo stesso isola e protegge chi si trova al suo interno, ha ispirato numerose opere, tra cui quella più famosa è certamente The Wall, prima doppio album dei Pink Floyd e poi film per la regia di Alan Parker. Sono moltissime le tematiche affrontate da Roger Waters in The Wall: dalla morte del padre in guerra al rapporto soffocante con la madre, dai brutti ricordi della scuola al rapporto spersonalizzato con il pubblico, fino al divorzio e alle difficoltà di coppia.Il dvd di The Wall, uscito poco nei negozi, è un film-evento che si sviluppa su più livelli: è l'esperienza di un concerto travolgente dell'album classico dei Pink Floyd, un road movie di Waters che fa i conti col passato e un emozionante film contro la guerra.

Queen - A night at the Odeon - Hammersmith 1975

Il film-concerto, registrato il 24 dicembre 1975, fu trasmesso in diretta televisiva la notte di Natale mostra la prima esecuzione dal vivo di Bohemian Rhapsody, che in quel momento era già in cima alle classifiche inglesi da nove settimane. Un momento storico per i Queen, riproposto per celebrare i 40 anni del capolavoro dei Queen, che per anni è stato uno dei bootleg più ambiti dei loro fan. Sebbene A Night at the Opera fosse in classifica all'epoca del concerto, la scaletta della band era incentrata prevalentemente su brani dagli album precedenti, che funzionavano meglio dal vivo, compreso anche un medley di vecchi classici rock 'n' roll nel finale. Il gruppo suonò solamente la sezione "lenta" di Bohemian Rhapsody come parte di un medley con altro vecchio materiale, e l'unica altra canzone tratta da A Night at the Opera fu God Save the Queen, l'inno nazionale britannico.

Eric Clapton. Slowhand at 70. Live at Royal Albert Hall

Nel 2015 Eric Clapton ha compiuto 70 anni e a maggio si è esibito per la duecentesima volta alla Royal Albert Hall di Londra, cinquant'anni dopo la sua prima apparizione in questa location con i "Yardbirds". Dagli esordi negli Yardbirds (dove sono passati anche Jeff Beck e Jimmy Page) e nei Bluesbreakers di John Mayal ai fulgori con i Cream, alla breve parentesi con i Blind Faith e i Derek and the Dominos, senza dimenticarsi del grande rifiuto ai Beatles dell'amico/rivale George Harrison, Eric Clapton ha segnato cinquant'anni di storia del rock e del blues bianco grazie all'inconfondibile suono della sua chitarra, così pultio, tecnico ed emozionante al tempo stesso. La tracklist di Eric Clapton. Slowhand at 70. Live at Royal Albert Hall è un misto di brani blues vintage e i classici del suo infinito repertorio.

The Who - Live in Hide Park

Portabandiera del movimento Mod nell'Inghilterra degli anni Sessanta, gli Who hanno innalzato il rock da mero intrattenimento a forma d'arte con le rock opera Tommy e Quadrophenia, prima album di culto e poi film di successo. L'alchimia perfetta tra l'esuberanza vocale del frontman Roger Daltrey, le rivoluzionarie intuizioni compositive di Pete Townshend, l'irruenza percussiva di Keith Moon e il virtuosismo del bassista John Entwistle hanno permesso agli Who di vendere oltre 100 milioni di dischi e di essere l'unico gruppo ad aver partecipato a tutti i grandi raduni rock degli ultimi cinquant'anni, tra cui Woodstock. The Who - Live in Hide park testimonia l'esibizione live filmata il 26 giugno 2015 per celebrare il culmine del tour del 50esimo anniversario del quartetto britannico.

Frank Zappa and The Mothers "Roxy. The movie"

I concerti di Frank Zappa al Roxy Theatr" di Hollywood del 1973 sono stati leggendari. In questi show, tenutisi l'8, 9 e 10 dicembre, Frank e i The Mothers hanno gettato le basi per "Roxy & Elsewhere" album poi pubblicato nel 1974. Le performance sono state riprese in 16 mm e sono da sempre rimaste nell'archivio di Zappa. Ora, finalmente, grazie alla Zappa Family Trust, rivedono la luce, completamente restaurate. Il "duca delle prugne", come era chiamato dal pezzo omonimo che comparve nel suo secondo album Absolutely free, era il maestro di ogni sovversione musicale, secondo la quale si poteva mescolare lo jodel e Stravinsky, i gruppi doo woop, il jazz, il noise, musica e rumori di ogni tipo, rielaborati all'interno di una cornice rock. Di lui Tom Waits ha detto: "Frank governa la musica con Elmore James e Stravinskij alla sua destra".

David Gilmour – Live at Pompeii

Nel 1971 i Pink Floyd, prima ancora del clamoroso successo di The Dark Side of The Moon, sono entrati nella storia del rock con Live at Pompeii, un film-concerto senza nessuno spettatore, solamente i tecnici,il mixer e un ombrello blu, diretto da Adrian Maben e distribuito in versione cinematografica solo nel 1974.Quarantacinque anni dopo la storica registrazione, David Gilmour è tornato il 7 e l'8 luglio 2016 all'anfiteatro romano di Pompei, questa volta davanti a 3.000 fortunati spettatori, per le prime performance rock a svolgersi davanti a un pubblico nell'antico anfiteatro romano, che fu costruito nel I secolo a.C. e sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Parlando dei concerti di Pompei David Gilmour ha commentato "Si tratta di un posto magico. Farvi ritorno e vedere il palcoscenico e l'arena è stata un'esperienza travolgente. È un luogo di fantasmi".Per una curiosa coincidenza del destino, Gilmour si è esibito proprio il giorno del decimo anniversario dalla scomparsa di Syd Barrett, geniale fondatore e frontman del periodo più psichedelico dei Pink Floyd, che ha tributato con una monumentale versione di Shine on you crazy diamond. Gilmour, rilassato,in forma e fresco della cittadinanza onoraria di Pompei, ha stregato il pubblico con il suono spaziale e al tempo stesso ricco di pathos della sua Stratocaster nera customizzata, con un mix di brani solisti e di successi dei Pink Floyd. Lo spettacolo include canzoni di tutta la carriera di David comprese quelle dei suoi due album più recenti: Rattle That Lock e On An Island.


David Gilmour - Shine On You Crazy Diamond (Live At Pompeii)www.youtube.com


Black Sabbath - The End

Nichilismo, provocazioni, streghe sensuali, bare socchiuse, messe nere, la volontà autodistruttiva di vivere morendo, ma soprattutto grande rock. Tutto questo, e molto più, sono i Black Sabbath di Ozzy Osbourne, gli antesignani dell'heavy metal. L'iconica band di Birmingham, definita da Dave Navarro come"i Beatles dell'heavy metal", hanno tenuto un ultimo concerto il 4 febbraio 2017 alla Birmingham's Genting Arena, al termine del The End Tour, prima di ritirarsi dalle scene. Il comunicato congiunto di Ozzy Osbourne, Tony Iommi e Geezer Butler, diffuso alcuni mesi fa alla stampa, non lascia adito a speranze: "È l'inizio della FINE. Tutto cominciò circa cinque decenni fa con il rompo di un tuono, il lontano rintocco di una campana ed infine quel mostruoso riff che fece tremare la terra. Il suono rock più pensate mai sentito. In quel momento nacque l'Heavy Metal, creato da un giovane band formata da poco più che teenager di Birmingham, Inghilterra. Adesso tutto avrà FINE, il tour finale della più grande band Metal di tutti i tempi, i Black Sabbath. Ozzy Osbourne, Tony Iommi e Geezer Butler concludono il capitolo finale dell'ultimo volume dell'incredibile storia dei Black Sabbath". Nello spettacolare dvd The end, i fan dei Black Sabbath ritroveranno la formazione originale, con il luciferino frontman Ozzy Osbourne , il chitarrista Tony Iommi, reduce da una grave malattia, e il bassista Geezer Butler, con tutti i loro successi di quasi cinquant'anni di carriera.

Kraftwerk – 3 D- The Catalogue

Impossibile immaginare la dance e la techno, la new wave e l'hip hop, l'inflazionatissimo electro-pop che ascoltiamo oggi senza l'apporto dei brani fondamentali dei Kraftwerk. Celebre la definizione di Derrick May, uno dei maestri della techno: «La techno sono George Clinton e i Kraftwerk chiusi insieme in ascensore».3 D- The Catalogue è un viaggio cronologico, in 1 dvd e 1 Blu Ray, attraverso il percorso artistico dei Kraftwerk, daAutobahn a Tour de France. Combinando suono e immagine, le performance presentano oltre quattro decenni di innovazione musicale e tecnologica, e includono nuove improvvisazioni, proiezioni e animazioni 3D. Gli spettatori verranno proiettati in un'atmosfera quasi onirica, dove musica e immagini si intersecheranno e si influenzeranno a vicenda, un sabbah glaciale e al tempo stesso coinvolgente. La loro prima retrospettiva si è tenuta nel 2012 a New York al Museum of Modern Art. Dopo quell'evento, sono seguite varie performance di The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8 nei luoghi più prestigiosi: la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen a Düsseldorf, la Turbine Hall alla Tate Modern di Londra, l'Akasaka Blitz a Tokyo, la Sydney Opera House, la Walt Disney Concert Hall a Los Angeles, il Burgtheater di Vienna, la Fondation Louis Vuitton a Parigi, la Neue Nationalgalerie di Berlino e il Guggenheim Museum di Bilbao.




Peal Jam - Let's play two



Per celebrare i leggendari concerti sold out che i Peral Jam tennero il 20 e il 22 agosto del 2016 in omaggio alla storica stagione delle World Series Championship di baseball vinta dai Chicago Cubs, è stato girato lo spettacolare documentario Let's play two, diretto dal regista e fotografo Danny Clinch. Chicago è la città natale di Eddie Vedder e i Pearl Jam hanno instaurato una relazione duratura con la città e con la squadra di baseball dei Chicago Cubs: un rapporto unico per il mondo dello sport e della musica celebrato nel 2016 con due straordinari concerti al Wrigley Field, lo stadio cittadino altresì definito "Cubs park", in occasione dei festeggiamenti per la vittoria della World Series avvenuta dopo il più lungo digiuno della storia del baseball, ben 108 anni di distanza dal precedente titolo. Così, a partire da Ten fino a Lighting Bolt, il film concerto spazia attraverso tutto il catalogo di brani originali e cover che hanno caratterizzato la carriera 25ennale della band. All'interno interviste esclusive e un dietro le quinte che mostra i passaggi spontanei, nel quartiere di Wrigleyville, dall'atmosfera di una vittoria dei Cubs all'anticipazione e alla preparazione dei live della band. Attraverso gli occhi di Danny Clinch e la voce dei Pearl Jam (Eddie Vedder Stone Gossard, Mike McCready, Matt Cameron, Jeff Ament), il film mostra il passato e il presente sia della band che dei Chicago Cubs e tramite la musica, il sudore e le speranze eterne che accomunano i fan dei Cubs e dei Pearl Jam, viene svelato il viaggio che ha creato questa speciale relazione. "Nei miei film e nelle mie fotografie mi piace esplorare la relazione esistente tra una band, i suoi fan e la location" racconta il regista di "Let's Play Two" Danny Clinch. "Quando succede che i personaggi principali del tuo film sono i Pearl Jam, i Chicago Cubs, i loro fan e lo stadio Wringley Field durante un momento storico, sai per certo che sarà epico. Abbiamo fatto bene a seguire i nostri istinti che ci hanno portato alla storica partita 7 delle World Series, la quale ha chiuso per la squadra un periodo di magra lungo 108 anni. Ho imparato ad accettare l'inaspettato e quando si è pronti, tutto ciò ripaga sempre".

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Gabriele Antonucci