From Zero: ricomincia la storia dei Linkin Park
Una nuova vocalist e un nuovo batterista : la band americana rinasce a sette anni dalla morte del frontman Chester Bennington
I Linkin Park sono stati per molti anni anni la colonna sonora dei ragazzi del nuovo millennio con una formula che teneva insieme passato presente e futuro della musica , in equilibrio tra sonorità alternative e mainstream, tra l'approccio dei Nine Inch Nails e quello dei Depeche Mode, per intenderci. Una mission portata a termine con l'album cult della band, Hybrid Theory, diventato un best seller da trenta milioni di copie.
La scomparsa diel frontman Chester Bennington nel 2017 ha cambiato tutto, la band è finita in un limbo da cui esce ora con una nuova co-vocalist che divide le parti cantate con Mike Shinoda,, e un nuovo batterista Colin Brittain. Il fatto che i Linkin Park siano citati come influenze di prim'ordine da Billie Eilish e The Chainsmokers la dice lunga su quanto l'attitudine pop della band sia ben più marcata di quella hard rock o nu metal (ascoltare a questo proposito la nuova Heavy is the crown o The emptiness machine). Detto questo, nei brani di From Zero le chitarre ci sono e si fanno sentire, e la voce della nuova arrivata si amalgama bene con tutto il resto.
Cut the bridge è un bizzarro ma efficace mix tra i Green Day e i vecchi Linkin Park e gli Evanescence, non un capolavoro di originalità, ma indubbiamente efficace e radiofonico al punto giusto. E se Over each other non decolla, Casualty è un assalto sonoro grezzo e sguaiato, a tratti hardcore punk. L'altra faccia del gruppo, una delle poche band in circolazione che riesce a far convivere le hit radiofoniche con i pezzi dal sound alternative.
Stained appartiene a quel genere di brani che guardano l'airplay e le classifiche, suono abbastanza pulito e linea melodica che fa centro al primo ascolto. Non a caso, per mantenere l'alternanza tra le due anime della band, segue il riff sporco e caotico di Ygieih accompagnato dalla performance più cattiva della Armstrong.
La sfida era rinnovarsi senza recidere i ponti con un passato di straordinario successo e senza sembrare una band che tenta maldestramente di rimettere insieme i pezzi del puzzle: obiettivo raggiunto. From Zero è un album solido, dinamico, melodicamente vincente. Un vocalist del carisma di Bennington è impossibile da rimpiazzare, ma questo album ha qualcosa che lo tiene saldamente legato alla storia e allo stile della band. Non è poco e non era scontato.