Traveling without moving
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Jamiroquai: il capolavoro Travelling Without Moving compie 25 anni

L'album più famoso della band inglese, guidata da Jay Kay, verrà ripubblicato per l'occasione in doppio vinile giallo con una nuova copertina e il remix di Cosmic Girl di Dimitri From Paris

Il cappello con le corna, le scattanti movenze da breaker e l'inconfondibile voce "wonderiana" hanno reso Jay Kay, leader dei Jamiroquai, una delle figure più iconiche e riconoscibili della scena inglese degli ultimi 30 anni, oltre che tra le più amate dai tabloid per le sue bizze, per le sue numerose conquiste femminili e per la sua notoria passione per le Ferrari. Quest'ultima è plasticamente evidenziata nella copertina di Travelling Without Moving del 1996, il suo album più fortunato e premiato, con 11 milioni di copie vendute, che ha trasformato la band da next big thing dell'acid jazz inglese a fenomeno globale e mainstream.

Pubblicato originariamente il 28 agosto 1996 in Giappone e il 9 settembre 1996 in Inghilterra, Travelling Without Moving verrà ristampato, per celebrare il suo 25° anniversario, in doppio vinile giallo da 180g con una nuova copertina e note scritte dal frontman Jay Kay. In uscita il 17 dicembre 2021, la nuova edizione include un Radio Edit Remix di Cosmic Girl di Dimitri From Paris, precedentemente disponibile solo in numero limitato sull'etichetta di Dimitri From Paris, Le-Edits Records. L'ispirazione e il messaggio dell'album sono ancora attuali e oggi, probabilmente, hanno un significato ancora più importante, considerando che il disco è stato scritto in un momento in cui internet era appena agli inizi, un decennio prima che i social media prendessero il sopravvento sulla società e gli smartphone non sembrassero usciti dai film di fantascienza.

Il ritornello di Virtual Insanity è quasi profetico: «Futuri fatti di follia virtuale/ sembrano sempre essere governati da questo immenso amore che abbiamo per cose inutili, contorte, tutta questa nuova tecnologia/Oh, adesso non c'è alcun suono, perché viviamo tutti sotto terra». Come afferma Jay Kay nelle nuove note di copertina: «Il mondo è diverso ora: spaventose macchine militari con intelligenza artificiale, multimiliardari squilibrati, un mondo che sembra essere gestito da gigantesche società tecnologiche. Non sono sicuro di quanto questo stia andando avanti, sembra che stia andando indietro in un sacco di sensi, e non riesco a vederci durare altri mille anni, con una massa sovrappopolata e la distruzione totale delle nostre foreste e oceani e lo spreco di tutte le nostre risorse naturali, alimentando enormi macchine da guerra, per amore di atteggiamenti inutili da parte di tiranni e dirigenti corrotti». In un decennio ancora fortemente caratterizzato dalla cultura MTV, gli indimenticabili video di Virtual Insanity e Cosmic Girl hanno avuto un ruolo fondamentale per il successo del disco.

Virtual Insanity, vincitore di un Grammy Award per l'innovativo video, è un funk trascinante, sorretto da un coinvolgente riff di piano e da una batteria implacabile, in cui troviamo trattati temi distopici ed ecologisti, tutt'altro che banali per una canzone pop, fino al memorabile ritornello. Il video, diretto da Jonathan Glazer, consiste prevalentemente in un'inquadratura fissa su Jay Kay che esegue la canzone e balla in una stanza semivuota, dal soffitto grigio e dall'atmosfera asettica.

Tre divani di colore nero, gli unici complementi d'arredo della stanza, si muovono da soli, mentre ogni tanto passano uno scarafaggio e un corvo, come a mostrare che la natura va comunque avanti, nonostante tutto. Il pavimento dà l'illusione ottica di muoversi, mentre il resto della stanza è fisso, permettendo a Kay di eseguire passi e movimenti normalmente impossibili. Meno innovativo, ma altrettanto memorabile, è il video diCosmic Girl, un'esaltazione quasi marinettiana della velocità e delle auto sportive, nel quale Jay Kay mette in mostra le tutte sue doti di pilota sportivo a bordo di una Lamborghini Diablo SE 30 di sua proprietà mentre tiene testa a una Ferrari F 40 rossa che apparteneva a Nick Mason, il batterista dei Pink Floyd, anche lui grande collezionista di supercar.

Da un punto di vista musicale, nella canzone troviamo tutti quegli elementi che hanno fatto la fortuna dei Jamiroquai: chitarra funky, un basso clamoroso, archi barocchi, cori black, e, soprattutto, tanto groove e "pancia". Il terzo singolo di Travelling Without Moving è la coinvolgente Alright, che ha allo stesso tempo il calore del funk e l'immediatezza del pop, con un refrain che si stampa in testa già dal primo ascolto. Quarto e ultimo singolo estratto dell'album è High Times, non una hit come le altre, ma certamente una delle canzoni più interessanti del repertorio della band inglese, che spazia con naturalezza tra funk, rock ed elettronica, toccando il suo vertice emotivo nel memorabile finale, in cui la voce di Jay Kay dialoga mirabilmente con gli scintillanti fiati. Il titolo High Times si riferisce neanche troppo velatamente al consumo di droghe, esattamente come la strepitosa Travelling Without Moving (Viaggiare senza muoversi), un funk al fulmicotone, con annessi rombi di motori 12 cilindri, che è un saggio delle qualità tecniche dei musicisti Toby Smith (tastiere), Stuart Zender (basso) e Derrick McKenzie (batteria). Un altro picco artistico dell'album è il trascinante funk-samba Use The Force, perfetto anello di congiunzione tra Brasile e Inghilterra, le cui chitarre wah-wah e i fiati sono un chiaro omaggio al sound creato da Isaac Hayes per la colonna sonora di Shaft.Stupisce favorevolmente di trovare nell'album perfino un brano reggae, la riuscita Drifting Along, dove il cantante si mostra perfettamente a suo agio anche nelle ritmiche in levare.

Le strumentali Dijital Vibration e Didjerama, che coniugano l'etnico dijeridoo di Wallis Buchanan con il basso di Stuart Zender, hanno un sound esotico e suggestivo. Nella morbida e romantica jam Everyday, caratterizzata da splendidi arrangiamenti d'archi, Jay Kay mostra tutte le sue doti di raffinato cantante confidenziale, così come nella delicata Spend a lifetime, solo voce, piano e violoncello, che chiude nel migliore dei modi il disco (anche se in realtà troviamo dopo due ghost tracks). Travelling Without Moving è stato certificato disco di platino e disco d'oro in tutto il mondo, incluso il platino dalla RIAA negli Stati Uniti e il quadruplo platino nel Regno Unito. L'album e i singoli hanno raccolto una sfilza di riconoscimenti tra cui dieci nomination e quattro vittorie agli MTV Video Music Awards del 1997 e un Grammy Awards nel 1998 per la migliore performance pop di un duo o gruppo con voce. Tra gli artisti contemporanei che sono stati influenzati dal disco possiamo citare Dua Lipa, Thundercat, Madlib, Justice, Tyler the Creator e Calvin Harris. Travelling Without Moving ha rappresentato il punto più alto della carriera dei Jamiroquai, quello in cui hanno trovato il perfetto punto di equilibrio tra qualità musicale e accessibilità pop.

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Gabriele Antonucci