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Musica

La notte in cui il K-pop si è preso l’Italia grazie agli Stray Kids

A chiusura della kermesse musicale estiva degli I-DAYS, il gruppo K-pop ha mostrato al mondo la potenza di questo genere raccogliendo un pubblico di quasi 70.000 persone. La scaletta del concerto e l’intervista, rilasciata in una conferenza stampa esclusiva

Semplice e lineare. Il K-pop non è più solo un fenomeno per una nicchia di appassionati. È una rivoluzione culturale che oggi più che mai coinvolge anche l’Italia. E portatori della bandiera di questa rivoluzione, che parte da Milano, più precisamente dall’Ippodromo La Maura, sono gli Stray Kids che - davanti a 68.000 persone (di cui solo il 22% provenienti dall’estero) hanno urlato all’Europa e al mondo intero che quello che stiamo vivendo è un nuovo capitolo nella lunga storia della musica.

Luci, coreografie, voci che non perdono nemmeno una nota: tutti - appassionati e non - dovrebbe sperimentare almeno una volta nella vita uno show degli Stray Kids. Bang Chan, Lee Know, Changbin, Hyunjin, Han, Felix, Seungmin, e I.N: otto ragazzi, riuniuti sotto l’etichetta JYP che ha contribuito alla costruzione della grande storia del Korean Pop, e uno show: il più grande per il gruppo, il primo in Italia.

Davanti alla stampa - selezionatissima - i ragazzi si concedono un po’ di tempo per raccontarsi prima di salire sul palco. Bang Chan, leader del gruppo, varca la soglia del backstage degli I-DAYS canticchiando un must: la sua personalissima versione di Fra Martino Campanaro, riadattata per imparare l’italiano. Un gesto quasi fanciullesco che cela invece un’attenzione particolare per i dettagli e la prontezza di adattarsi a ciò che li circonda.

Otto sgabelli trasparenti, look impeccabili - gli stessi con cui affronteranno la prima parte dello show - e un sogno: non rimpiangere nulla della serata e regalare un’emozione dietro l’altra agi Stay (il fandom del gruppo).

Quello costruito per gli I-DAYS è uno spettacolo breve, un set di diciotto canzoni che raccontano perfettamente la narrazione stilistica del gruppo senza mai un calo di energia. Ciliegina sulla torta i fuochi d’artificio, una chicca che ha fatto sognare chi ha vissuto almeno una volta uno show in Corea del Sud, e che hanno illuminato il cielo di Milano sulle note di Miroh.


La scaletta

1. Intro + 특 (S-Class)

2. 땡 (FREEZE)

3. Super Bowl

4. TOPLINE

5. 소리꼰 (Thunderous)

6. ITEM

7. DOMINO

- performance della band -

8. Lonely St.

9. Social Path

10. Charmer

11. My Pace

12. Back Door

13. MANIAC

14. 神메뉴 (God’s Menu)

15. 락 (LALALALA)

16. 승전가 (Victory Song)

17. MIROH

- encore -

18. TOPLINE


L’intervista

Piacere di conoscervi ragazzi e benvenuti in Italia. Come vi sentite ad essere in Italia per la prima volta come gruppo?

Hyunjin: Sono già venuto per la fashion week e essere qui tutti insieme è molto bello. Ho sentito che ci sono tanti Stay a Milano. La grandezza dello show di questa sera è davvero importante per noi, è lo show più grande che abbiamo mai fatto e siamo molto felici di essere qui con voi.

C'è qualcosa che volete assolutamente fare o visitare in Italia?

Felix: Voglio provare tanti cibi a Milano, ho sentito che ci sono tante cose buone, come le lasagne, e vorrei provarle tutte.

Stasera vi esibirete davanti a quasi 70.000 persone, sono i vostri fan italiani/europei, li chiamate STAY, che è un modo molto poetico di definire i fan. Qual è la cosa che vi entusiasma di più nell’iincontrarli oggi?

Seungmin: Da qui sentiamo le voci degli Stay, sono grandiosi, non vediamo l'ora di vederli. Come il loro nome Stay, noi speriamo di poter passare tanto tempo con loro mentre siamo (Stay) qui.

Che messaggio avete per i vostri fan di Milano che hanno aspettato con impazienza gli Stray Kids all'I-DAYS?

Han: Sono consapevole della portata di questo evento per l’Italia. Non vediamo l’ora di mostrare l’evento eccezionale che abbiamo preparato per Milano. Vogliamo che tutti tornino a casa felici.

Come vi preparate per una performance dal vivo come quella che farete stasera, sia individualmente che come gruppo?

Bang Chan: Facciamo molta attività fisica per prepararci. Ciascuno di noi ha un proprio modo di prepararsi per la performance, una cosa che facciamo in gruppo è fare stretching tutti insieme.

Come pensate che le vostre performance e la vostra musica siano evolute da quando avete debuttato?

Seungmin: Possiamo dire che la strada non è stata breve ma lunga, ci sono stati tanti cambiamenti ma non abbiamo mai perso la nostra caratteristica distintiva. Grazie ai 3RACHA che hanno scritto le nostre canzoni abbiamo potuto sempre esprimere al meglio il nostro colore.

Quale pensate sia l'ingrediente che - citando una delle vostre canzoni - rende la performance degli Stray Kids uno show da 5 stelle Michelin?

Changbin: Pensiamo che il nostro show da 5 stelle Michelin sia un pasto a portate di alta qualità. Gli ingredienti siamo noi 8 membri, gli Stay che stanno con noi e tutte le canzoni che mettiamo negli album che sono sempre le migliori e quelle che ci rappresentano al meglio. Tutto questo e l’accuratezza nello scegliere le canzoni per il nostro spettacolo lo rendono uno show full-course.

Il vostro nuovo album uscirà tra pochi giorni, potete dirci qualcosa a riguardo?

Bang Chan: Il titolo del nuovo album è ATE ed è l’album che rappresenta il gruppo al meglio. Abbiamo pubblicato il teaser e abbiamo avuto tanti feedback positivi dagli Stay. Non vediamo l’ora di condividerlo con voi.

C'è qualcosa che sognate per il vostro futuro?

Seungmin: Un giorno vorrei mettermi in mezzo ai 3RACHA ed esibirmi insieme a loro!

So che alcuni di voi sono abbastanza familiari con l'italiano... come Bang Chan che ha cantato una canzone italiana che si chiama “Fra Martino Campanaro” usando parole come Ciao, buongiorno, molto bene. Conoscete altre canzoni italiane o altre parole italiane?

Hyunjin, Felix, Bang Chan, I.N, Lee Know: Ciao, grazie, bellissimo!

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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