Da “C’era una volta…” alla realtà. Ecco i KINGDOM, il gruppo K-pop composto da re
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Da “C’era una volta…” alla realtà. Ecco i KINGDOM, il gruppo K-pop composto da re

C'è stato un tempo in cui re e regine erano dotati di forza e potere magico. La magia era reale e regni diversi erano sparsi in tutto il mondo. Era un tempo di cavalieri e battaglie, creature fatate e mistiche, pozioni e fuoco. KINGDOM è un gruppo K-pop con un concetto unico che inizia dai loro nomi. Il settetto è composto da Jahan, Chiwoo, Dann, Arthur, Ivan, Mujin e Louis. Nomi che sono molto diversi da quelli a cui siamo abituati quando parliamo di idol coreani. La ragione è semplice: non sono "solo idol" ma re, ognuno di loro con un proprio universo e una storia da raccontare. Che sia reale o solo una leggenda, non importa perché i KINGDOM stanno combattendo la loro guerra per conquistare un posto nell'industria K-pop.
Dopo il loro debutto il 18 febbraio 2021, con l'album "History of Kingdom: Part I. Arthur" tornano con "History of Kingdom: Part II. Chiwoo" il primo luglio. E ora, sono pronti a presentarci un altro regno con "History of Kingdom: Parte III. Ivan".


Panorama.it li ha intervistati in esclusiva.


Complimenti per il vostro ritorno. Volete presentarvi al pubblico italiano?

Apri il cancello, KINGDOM! Ciao Italia, noi siamo i KINGDOM. Siamo felici e grati di raggiungere i fan italiani. Siamo un boy group di sette membri, composto dai sette re e da sette regni. Reinterpretiamo diverse culture del mondo e le incorporiamo nella nostra musica K-pop. Ci esibiamo in un film fantasy, sui palchi e nei video musicali. Per favore, mandateci un sacco di supporto e di amore, grazie!

I vostri nomi sono unici e ognuno di essi rappresenta un regno. Lo trovo davvero affascinante. Potete raccontarci qualcosa di più sulla connessione tra i vostri nomi e i vostri regni?

Il nostro produttore ha dato il nome a ciascuno di noi, considerando quanto bene il nome si adattasse alla nostra persona. Dann governa il Regno del Cambiamento, Arthur il Regno della Pioggia, Mujin il Regno dei Fiori di Ciliegio, Louis il Regno della Bellezza, Ivan il Regno della Neve, Jahan il Regno del Sole e infine Chiwoo il Regno delle Nuvole.

Ci avete già svelato che per prepararvi ai vostri ruoli avete guardato molti film e drama per immergervi conpletamente in questo concept. Ci svelate cosa avete guardato/letto per prepararvi?

Abbiamo guardato la serie de "Il Signore degli Anelli"! È la nostra serie di film preferita, quindi ci è piaciuto guardare e imparare da essa. Dato che questa serie parla della dignità, della paura, della disperazione e dell'avidità del Re, ci ha aiutato molto a relazionarci con la title track di questo album, "Black Crown".

Torniamo un attimo al vostro debutto. La prima parte era dedicata ad Artù e la vostra canzone Excalibur era così teatrale da ladciarci senza fiato per tutta la durata. Pensando ora al vostro debutto, come vi sentite a esservi tuffati in questo mondo con un concept così complesso?

All'inizio non eravamo sicuri di poter gestire un concept così grande, ma poi siamo abbiamo capito che solo i KINGDOM potevano gestire questo tipo di concetto. Questo ci ha fatto godere e amare il nostro lavoto così unico nel suo genere. Non vediamo l'ora di mostrare agli ascoltatori i nostri colori distintivi attraverso le performance sul palco e la nostra musica.

La title track, "Black Crown", si riferisce al potere del male e alla battaglia tra bene e male. Come vi è venuto in mente questo brano?

Questo brano è la storia di Ivan, il sovrano del Regno della Neve. Tra il bene e il male interiore, Ivan sceglie il potere del male assoluto per proteggere il suo regno, e indossa la Corona Nera. Per esprimere un concetto di tipo fantasy, questa traccia è stata costruita su beat e testi intensi, mescolati con melodie mistiche per esprimere sia il bene che il male.

Qual è la vostra traccia preferita di questo album?

Le B track di questo album possono sembrare più "mainstream" della title track. Per coloro che le ballate raccomandiamo "Fallen Star", e "ON AIR" per gli amanti delle canzoni confortevoli.

Voi reinterpretate le culture di tutto il mondo. C'è qualche paese che vi piacerebbe visitare una volta che la pandemia sarà finita?

Ci piacerebbe viaggiare per il mondo, visitando tutti i paesi. Inclusa l'Italia, di sicuro. È un paese bellissimo e dovremmo sicuramente visitarlo un giorno.

L'Italia è famosa per la dia storua, abbiamo avuto re e imperatori, sapete qualcosa del nostro passato?

Non siamo esperti di storia, ma conosciamo Vittorio Emanuele II che ha unificato l'Italia. Ci piacerebbe visitare Piazza Venezia un giorno.

L'Italia è anche il paese della moda. E voi, come i re, indossate sempre costumi mozzafiato. Tuttavia deve essere impegnativo ballare con quei vestiti. Come vi allenate per le vostre esibizioni?

All'inizio abbiamo trovato un po' difficile ballare con costumi pesanti e lunghi. Ma dato che non è il nostro primo comeback, ci stiamo abituando. Rimaniamo tesi e concentrati in ogni allenamento, dato che ci sono molti ballerini nella nostra esibizione e un piccolo scivolone potrebbe portare a grandi incidenti.

Vi siete allenati per tre anni insieme. Qual è secondo voi la forza principale del Regno?

La nostra più grande arma è il nostro concept unico e il colore. Potremmo farne un palcoscenico incomparabile, simile a quello della fantasia.

Sono un grande fan di storie e leggende di re e regni lontani. Ho trovato fantastico ciò che avete creato e non vedo l'ora di vedere di più. Puoi darci qualche spoiler?

Potete scoprire nel video musicale che il prossimo protagonista è Dann. Potete vedere Dann in uno splendido abito orientale che tira le frecce. Aspettate con ansia il prossimo concept e la prossima storia.

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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