Golden Globe 2021 Musica
Laura Pausini / Foto Goigest
Musica

Laura Pausini vince un Golden Globe con Io sì (Seen)

La cantante è la prima italiana a vincere il prestigioso premio, attribuito annualmente dai membri della Hollywood Foreign Press, per la canzone del film La vita davanti a sé del regista Edoardo Ponti con Sophia Loren

Laura Pausini è la prima cantante italiana a vincere un Golden Globe, il prestigioso premio attribuito annualmente dai membri della Hollywood Foreign Press, la cui importanza è seconda solo all'Oscar. La canzone vincitrice è Io sì (Seen), brano portante della colonna sonora del film La vita davanti a sé del regista Edoardo Ponti con (la madre) Sophia Loren, superando la concorrenza di Speak Now da Quella notte a Miami e Hear My Voice dal film Il processo ai Chicago 7. Io sì (Seen), scritto con Diane Warren, segna la prima collaborazione di Pausini con la pluripremiata compositrice statunitense già undici volte nominata agli Oscar, e con Bonnie Greenberg (music supervisor di film come Tutto può succedere, Il matrimonio del mio migliore amico, What women want e The Mask) mentre, per il testo italiano, si rinnova il fortunato sodalizio con Niccolò Agliardi, uno dei più assidui coautori di Laura. Il brano aveva già vinto anche la 25 esima edizione del Satellite Award che si è svolta a Los Angeles lo scorso 15 febbraio, il premio statunitense assegnato dal 1997 dalla giuria dei giornalisti della International Press Academy, originariamente conosciuto come Golden Satellite Award. Io sì (seen) è anche nominata anche ai Critics Choice Awards (7 marzo) e presente nella shortlist della categoria Miglior Canzone per la candidatura agli Oscar 2021 in programma il prossimo 25 aprile.

La cantante stabilisce un nuovo record e aggiunge il Golden Globe Award al suo palmares, dove spiccano un Grammy Award (2006) e quattro Latin Grammy Awards (2005, 2007, 2009, 2018). «Ho la pelle d'oca, non avrai mai immaginato di vincere un Golden Globe», ha dichiarato la cantante alla NBC, visibilmente emozionata e collegata da casa via Zoom. «Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere "visti" e a quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano». Poco dopo, sul suo profilo Instagram, la Pausini ha scritto in inglese: «Tutta la mia gratitudine e il rispetto per la meravigliosa Sophia Loren, è stato un onore dare voce al tuo personaggio, per trasmettere un messaggio così importante, di accoglienza e unità. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere visti. A quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano. All'Italia, alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno scelto me e la mia musica e mi hanno reso quello che sono oggi. E alla mia bellissima figlia, che da oggi vorrei ricordare la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni». Purtroppo il film di Edoardo Ponti, con protagonista Sophia Loren, non è riuscito a vincere nella categoria riservata al miglior film in lingua originale, premio che è andato al film coreano Minari di Lee Isaac Chung.
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Gabriele Antonucci