Intelligenza Artificiale canzoni
Amy Winehouse / Ansa
Musica

Le "nuove" canzoni di Amy Winehouse e Jimi Hendrix create dall'intelligenza artificiale

L'organizzazione canadese no profit Over The Bridge ha realizzato l'ep Lost Tapes of The 27 Club, con quattro canzoni realizzate dall'Intelligenza Artificiale per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della salute mentale degli artisti

Uno degli argomenti più abusati nella letteratura rock è quello del "Club 27", un'espressione che è iniziata a diventare virale nel 1994, quando la morte per suicidio di Kurt Cobain a soli 27 anni fu messa in relazione con quelle di altri suoi celebri coetanei, tra cui Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, morti tutti alla stessa età tra il 1969 e il 1971, mentre quella di Robert Johnson, il misterioso padrino del blues, risale al lontano 1938. Una mitologia che è stata rinverdita nel 2011 con la scomparsa di Amy Winehouse, una delle più bella voci soul femminili contemporanee. Oggi quelle voci inconfondibili, che continuano a conquistare milioni di appassionati in tutto il mondo, rivivono grazie all'Intelligenza Artificiale, conosciuta anche come A.I., grazie alla quale è stato pubblicato l'EP Lost Tapes of The 27 Club, che contiene quattro "nuove" canzoni di Amy Winehouse, Jimi Hendrix, Nirvana e The Doors. L'esperimento è stato realizzato da Over The Bridge , un'organizzazione no profit con sede a Toronto, utilizzando il programma Magenta AI di Google, nel quale sono state inserire tra le 20 e le 30 canzoni realizzate in vita dai compianti artisti del Club 27. I brani sono disponibili sul sito ufficiale Lost Tapes of the 27 Club e sul canale Youtube di Lemmon Entertainment.

Ecco che, per motivi di copyright, Amy Winehouse è diventata Command Sisters nella canzone Man I Know, Jimi Hendrix si è trasformato in Alexander Saint nell'adrenalinica You're Gonna Kill Me, mentre la voce di Kurt Cobain rivive attraverso Tyler Shaw nella dolceamara Drowned in the Sun. Ovviamente Command Sisters, Alexander Saint e Tyler Shaw non esistono nella realtà, ma sono solo bot creati attraverso l'intelligenza artificiale. Il progetto, distopico e per certi versi inquietante, ha in realtà una finalità di sensibilizzazione nei confronti della salute mentale degli artisti, come si legge nella homepage del sito Lost Tapes of the 27 Club: «Finché c'è stata musica popolare, i musicisti e le troupe hanno lottato con la salute mentale a un ritmo di gran lunga superiore alla popolazione adulta generale. E questo problema non è stato semplicemente ignorato: è stato romanticizzato da cose come il 27 Club, un gruppo di musicisti le cui vite sono state perse a soli 27 anni. Per mostrare al mondo che cosa è andato perduto a causa di questa crisi di salute mentale, abbiamo usato l'intelligenza artificiale per creare l'album che il 27 Club non ha mai avuto la possibilità di fare. Attraverso questo album, stiamo incoraggiando più addetti ai lavori del settore musicale a ottenere il supporto per la salute mentale di cui hanno bisogno, in modo che possano continuare a fare la musica che tutti amiamo per gli anni a venire. Perché anche l'AI non sostituirà mai la realtà». Sean O'Connor, membro del consiglio di Over The Bridge, ha spiegato, in un'intervista a Rolling Stone Usa, come sono riusciti a realizzare i nuovi brani: «Abbiamo preso da 20 a 30 brani di ciascuno dei nostri artisti come file MIDI e li abbiamo suddivisi in hook, assolo, melodia vocale e chitarra ritmica e poi li abbiamo inseriti uno alla volta». O'Connor ha anche posto l'accento sui limiti attuali dell'AI: «Se hai solo un mucchio di riff, verranno pubblicati circa cinque minuti di nuovi riff scritti da AI, il 90% dei quali è davvero brutto e inascoltabile». Insomma, per adesso i chitarristi, nonostante la grave crisi del comparto live, non possono ancora essere sostituiti da un computer.

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Gabriele Antonucci