Miley Cyrus: Flowers è davvero un plagio di Bruno Mars?
Secondo la Tempo Music Investments, il più grande successo della popstar americana sarebbe copiata da When I Was Your Man, co-scritta da Philip Lawrence per Bruno Mars nel 2012. Le similitudini e le differenze tra i due brani
Una sola canzone può cambiare un'intera carriera? A giudicare dal clamoroso successo del singolo Flowers di Miley Cyrus, un contagioso brano pop-funk ammantato di malinconia che ha riportato l'ex Hannah Montana della Disney ai fasti di Wrecking Ball del 2013, la risposta non può che essere affermativa. Flowers ha totalizzato oltre un miliardo di stream su Spotify e ha vinto il Grammy Award come canzone dell'anno nel 2024. La canzone esemplifica il messaggio positivo dell'album Endless Summer Night, all'insegna dell'autoaccettazione e della voglia di ripartire da capo, per intraprendere un nuovo viaggio di sola andata, lasciandosi dietro i dolori del passato. Tutto bene, fin qui. Come un fulmine a ciel sereno, il 16 settembre Miley Cyrus è stata citata in giudizio per violazione del copyright sulla sua canzone Flowers dalla Tempo Music Investments, proprietaria dei diritti di When I Was Your Man di Bruno Mars. Tempo ha affermato nella denuncia di aver acquistato nel 2020 la sua quota della canzone dal coautore di When I was Your Man, Philip Lawrence. Anche i co-autori del brano della Cyrus, Gregory Hein e Michael Pollack, oltre ad Apple e Sony Music Publishing, sono stati nominati come imputati, mentre Bruno Mars, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, non ha alcun ruolo attivo nella causa.
Tempo Music Investments sostiene che la canzone "duplica numerosi elementi melodici, armonici e lirici" di When I Was Your Man di Bruno Mars. Non è stata resa nota la cifra richiesta dalla società di investimenti a titolo di risarcimento (ma non è difficile immaginare che si tratterà di una somma a sei o addirittura a sette zeri), mentre la domanda, se accolta, potrebbe addirittura impedire a Miley di eseguire o distribuire la canzone fino alla sentenza definitiva. In realtà, più che musicalmente (dove, comunque, non mancano alcuni elementi comuni, soprattutto nella melodia e nell'armonia), le somiglianze sono evidenti soprattutto nel testo della canzone.
La canzone originale di Bruno Mars ha il seguente ritornello: "Avrei dovuto comprarti dei fiori e tenerti la mano/ Avrei dovuto dedicarti tutte le mie ore quando ne ho avuto la possibilità/ Portarti a ogni festa perchè tutto ciò che volevi fare era ballare". Il refrain di Flowers di Miley Cyrus ha queste parole: "Posso comprarmi dei fiori/ Scrivere il mio nome sulla sabbia/ Parlare da sola per ore/ Dire cose che non capisci/ Posso ballare da sola e posso tenermi la mano/ Sì, posso amarmi meglio di quanto tu possa fare". Quest'ultima è una chiara frecciata nei confronti dell'ex marito Liam Hemsworth, con cui la popstar americana si è fidanzata nel maggio 2012 prima della loro separazione un anno dopo, seguita dal loro matrimonio nel dicembre 2018 e da un divorzio finalizzato nel gennaio 2020. When I Was Your Man di Bruno Mars è uscita proprio nel 2012 e pare che Liam una volta la dedicò a Miley, secondo una ricostruzione del Daily Mail. D'altra parte, secondo la tesi innocentista, il mondo della musica è pieno di canzoni di "risposta" a una hit precedente, citata più o meno esplicitamente come presupposto del brano: in tal caso non si configura la necessità di pagare i diritti, essendo una sorta di omaggio a una canzone di successo.
Bruno Mars non è nuovo a vicende di plagio, poiché Uptown Funk, il suo più grande successo, realizzato nel 2014 insieme al produttore Mark Ronson, è stato citato in giudizio per tre volte per avere diversi elementi in comune con More Bounce to the Ounce degli Zapp, con Young Girls dei Collage e con Funk You Up dei Sequence: le prime due cause sono state già risolte attraverso un accordo economico privato. Recentemente anche Ed Sheeran è stato protagonista suo malgrado, di una vicenda di plagio, da cui è uscito del tutto innocente: il cantautore di Halifax è stato scagionato dal tribunale di New York al termine del processo per violazione del copyright su un classico di Marvin Gaye del 1972, Let's get it on, di cui è co-autore Ed Townsend (morto nel 2003), i cui eredi hanno intentato la causa perché, secondo loro, Sheeran si sarebbe ispirato a essa nella scrittura del brano Thinking Out Loud, uno dei suoi più grandi successi. In realtà i due brani sono assai diversi, soprattutto nel testo e nelle intenzioni: tanto è sensuale e carnale il brano di Marvin Gaye, tanto è dolce e romantica la hit di Ed Sheeran.