Trent'anni senza Freddie Mercury: la vera storia di Bohemian Rhapsody
Il 24 novembre 1991 moriva a Londra Freddie Mercury. Lo ricordiamo attraverso la genesi di una delle migliori canzoni rock di sempre per la straordinaria commistione tra ballad, hard rock e opera. Il misterioso significato del testo...
Ogni volta che premiamo play sul lettore cd o appoggiamo la puntina sul vinile,Bohemian Rhapsody ci regala un viaggio musicale di sei minuti attraverso brividi, divertimento ed esaltazione rock. È stato il primo 45 giri dei Queen ad entrare nella Top 10 degli Usa ed è rimasto per nove settimane al numero uno della classifica inglese. Il leggendario brano, vertice artistico del capolavoro A Night At The Opera del 1975, è da anni considerata una delle migliori canzoni rock di sempre per la singolare commistione tra ballad, hard rock e opera. Bohemian Rhapsody raggiunse nuovamente la prima posizione verso la fine del 1991, dopo la morte del frontman Freddie Mercury, quando fu ripubblicato come doppio singolo insieme a These Are the Days of Our Lives, restandovi stavolta per cinque settimane. Nel 2000 è stata eletta nel Regno Unito canzone del secolo, il terzo singolo più venduto della storia e il secondo più trasmesso dalle radio inglesi. Nel 2004 è entrata nella Grammy Hall of Fame e nel 2008 è stata votata la canzone più bella di sempre da milioni di persone in oltre 40 paesi. La canzone ha avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom di stream sulle piattaforme digitali grazie al successo dell'omonimo film, il biopic musicale che ha incassato di più nella storia del cinema.
La pellicola ha diviso in due il pubblico: da un lato c'è chi ha criticato alcune inesattezze biografiche e un certo didascalismo nella storia, mentre, dall'altro, in molti hanno apprezzato la straordinaria performance di Rami Malek nei panni di Freddie Mercury e le emozionanti performance musicali, tra cui l'indimenticabile esibizione dei Queen al Live Aid del 1985. Ma com'è nata, e qual è il significato di una canzone misteriosa come Bohemian Rhapsody?
Lunga quasi sei minuti, una follia per essere il singolo di lancio di A Night At The Opera, la canzone ha richiesto ben sei settimane per essere incisa. Fu utilizzata una mole enorme di nastro per le sovrainicisioni (180 nastri di parti vocali e 70 ore di parti operistiche), tanto che furono necessari sei studi di registrazione per completarla. La canzone venne pubblicata il 31 ottobre del 1975 ma le registrazioni iniziarono al Rockfield Studio 1, vicino Monmouth, in Galles, il 24 agosto 1975, dopo tre settimane di prova a Herefordshire. Il brano è celebre per la sua particolare struttura musicale, composta da cinque diverse parti: un'introduzione corale cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d'opera, una sezione di hard rock e un altro segmento in stile ballata che conclude su una sezione solo piano e chitarra. Roger Taylor ha raccontato che la casa discografica voleva tagliarla: "Ci dicevano che era troppo lunga e non avrebbe funzionato. Abbiamo pensato, 'Beh, non avrebbe alcun senso, si perderebbero tutti i diversi stati d'animo che esprime'. Così abbiamo detto di no. O sei minuti o niente".
L'intuizione della parte operistica fu merito del genio di Freddie, da sempre accanito melomane, che era alla ricerca di un brano innovativo e fuori dagli schemi che permettesse ai Queen di ritagliarsi un loro spazio in un periodo in cui il rock era dominato da Led Zeppelin, Pink Floyd e Deep Purple. Mercury scrisse la canzone disordinatamente, in modo rapsodico, su un elenco del telefono e su dei foglietti sparsi, con parole indecifrabili per chiunque altro. L'assolo di chitarra, suonato magnificamente da May, fu l'unica parte della canzone registrata senza sovraincisioni. Quando il loro manager, John Reid, la fece ascoltare a Elton John, la reazione non fu entusiasta: "Sei impazzito? Le radio non la passeranno mai!!". Freddie, l'unico a crederci fino in fondo, passò sotto bancoBohemian Rhapsody al dj Kenny Everett, suo amico, che passò la canzone ininterrottamente sulla popolare Capital FM per 48 ore: il resto è storia. Il video, diretto da Bruce Gowers, fu girato in 3 ore per un costo di 3.500 sterline. Gli effetti speciali furono realizzati direttamente durante la registrazione. Uno dei grandi misteri del rock è il significato di una canzone spiazzante ed ermetica come Bohemian Rhapsody. In un documentario della BBC, Roger Taylor ha specificato che il significato della canzone "si spiega da sé" e che nella parte centrale c'è anche molto "nonsense". "Freddie è sempre stato molto riservato sulla sua infanzia, ma c'è molto di sé stesso e delle sue origini in quella canzone - ha dichiarato Brian May a proposito di Bohemian Rhapsody- Non credo sapremo mai quale sia il significato di Bohemian Rhapsody, ma, anche se lo sapessi, non lo direi". Pare che nella parte "Galileo. Galileo. Galileo. Galileo, Galileo figaro Magnifico", Freddie si riferisse Brian May, dottore di ricerca in astrofisica, mentre il minaccioso verso "Bismillah!", che significa letteralmente "In nome di Allah", è un chiaro riferimento al Corano.
Alcuni ritengono che la canzone fu ispirata dal Faust di Goethe, sostenendo che l'omicida a cui si riferisce Mercury si sarebbe rivolto a Dio parlando in arabo ("Bismillah"), la notte prima della sua esecuzione, per riscattare la sua anima. Altri hanno notato una similitudine con Lo straniero di Albert Camus, dove un uomo di nome Meursault commette un omicidio e viene condannato a morte. Più prosaicamente, Mercury si era lasciato da poco con la sua storica fidanzata Mary Austin ed aveva preso piena consapevolezza della sua bisessualità. In molti, compresa la sua biografa Lesley-Ann Jones e il suo ultimo compagno Jim Hutton, ritengono che la canzone fosse un vero e proprio "coming out" di Freddie. La parte in cui Freddie canta "Mamma, ho appena ucciso un uomo/ gli ho puntato una pistola alla testa/ ho premuto il grilletto, ed ora è morto", probabilmente si riferisce alla morte del Freddie eterosessuale, come sembra suggerire anche il verso successivo "Mamma, oooh/Non volevo farti piangere/Se non sarò tornato a quest'ora domani/Va avanti, va avanti, come se niente fosse stato". Un mistero che forse non verrà mai risolto del tutto, ma "niente veramente importa" quando una canzone regala a ogni ascolto le stesse, intatte emozioni.