Red Hot Chili Peppers, Unlimited Love: orgoglio old school
Il dodicesimo album della band californiana segna il ritorno dello storico chitarrista John Frusciante e del leggendario produttore Rick Rubin
«Abbiamo scavato il più a fondo possibile, questo album rappresenta il meglio di noi. Sono così orgoglioso dei miei compagni di band che hanno tirato fuori i coglioni, sono sbalordito da tutti loro!». Parola di Flea, l'estroso bassista dei Red Hot Chili Peppers, a proposito del nuovo album Unlimited Love, il dodicesimo della loro lunga e fortunata carriera, da oggi disponibile in streaming, digitale e in numerose versione fisiche, per la gioia dei collezionisti di vinili. Il disco segna due graditi ritorni: quello dello storico chitarrista John Frusciante, a 16 anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio insieme alla band californiana, e del produttore Rick Rubin, che aveva forgiato il suono di album di culto come Blood Sugar Sex Magik e Californication. Ritroviamo il caratteristico crossover tra alternative rock, rap e funk psichedelico degli anni Settanta, sebbene in una versione più matura e rilassata, anche nel nuovo album Unlimited Love, che è quasi la summa della quarantennale carriera dei Red Hot Chili Peppers.
«Quando abbiamo iniziato a scrivere materiale, abbiamo iniziato suonando vecchi brani di artisti come Johnny "Guitar" Watson, The Kinks, The New York Dolls, Richard Barrett e altri», ha sottolineato Frusciante. «Così in modo graduale, abbiamo iniziato a portare nuove idee e trasformare le jam sessions in canzoni, e dopo un paio di mesi quello che stavamo suonando era il nuovo materiale. Per me, questo album rappresenta il nostro amore e la fiducia reciproca». In un'epoca dominata dall'ascolto mordi e fuggi dello streaming, in cui bisogna dire tutto nei primi 30 secondi del brano per catturare l'attenzione dell'ascoltatore, i Red Hot Chili Peppers, freschi di una stella sulla Hollywood Walk of Fame, hanno sfornato un album orgogliosamente old school, composto da diciassette brani per oltre 70 minuti di musica. L'album si apre con il riuscito singolo Black Summer (un tuffo al cuore per chi ha amato Californication), che, insieme a Not The One e a Poster Child, aveva anticipato, nei giorni scorsi, il nuovo progetto discografico. Here Ever After cerca di rinverdire i fasti di Give It Away (ma senza averne, però l'energia selvaggia), Aquatic Mouth Dance è un trionfo di fiati in stile Memphis Horns, mentre gli amanti del funk troveranno pane per i loro denti nelle groovose Poster Child, She's a lover e One Way Traffic, dominate dal basso gommoso di Flea.
In The Heavy Wing, uno dei brani migliori dell'album per la sua crescente tensione rock, il ritornello è affidato alla voce nasale ed espressiva di Frusciante. La cinematica Veronica sembra quasi la sceneggiatura di un film, mentre la conclusiva e romantica Tangelo conferma le eccellenti doti della band nella scrittura di ballad morbide ed icastiche. La mano di Rubin si sente nella compattezza del suono, con pochi strumenti che suonano benissimo, nel tiro micidiale dei brani funk e nell'apparente minimalismo che, in realtà, cela un labor limae lungo e sapiente, in cui la canzone viene sfondata di tutto ciò che non è essenziale. La chitarra di John Frusciante, usata senza mai strafare neanche nei puntuali assoli, è sempre evocativa e tridimensionale, Flea si conferma uno dei bassisti più creativi e coinvolgenti di oggi, mentre Chad Smith, con il suo metronomico e potente drumming, è il regista occulto della band. Il punto debole, e non è certo una novità, è la voce di Anthony Kiedis, sicuramente efficace nei brani midtempo, ma troppo monocorde e con una limitata gamma espressiva, che tende a far somigliare troppo alcune canzoni. L'album non porta grandi novità sonore rispetto ai lavori precedenti della band californiana, ma si avverte, per tutti i settanta minuti, un senso di calore e di ritrovata unione che rende questo Unlimited Love un disco riuscito e godibile, un perfetto compagno di viaggio per un lungo percorso in macchina, sognando le assolate highways californiane.
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