Ricchi e Poveri: «Noi, De André, Califano e i giovani che ci cantano»
Ansa
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Ricchi e Poveri: «Noi, De André, Califano e i giovani che ci cantano»

Intervista a tutto campo tra aneddoti straordinari degli esordi, hit indimenticabili e il boom social delle nuove canzoni che hanno conquistato l'audience degli adolescenti

A Sanremo sono arrivati ventunesimi, ma alla fine è come se avessero vinto. Lo dicono i fatti e i numeri: Ma non tutta la vita ha di fatto spalancato al duo le porte dei social, diventando virale tra giovani e giovanissimi, l'ultimo tassello di una carriera da 22 milioni di dischi venduti e 30 album incisi. Grazie al brano sanremese Angela e Angelo sono diventati un fenomeno cult intergenerazionale. Un trend che prosegue anche in queste settimane con il nuovo singolo Aria, un classico tormentone estivo.

Parlare con i "due angeli" è un viaggio nel tempo, nella storia della canzone popolare italiana. E allora tanto vale partire dagli inizi, quando erano in quattro, dall'incontro con Fabrizio De Andrè negli anni Sessanta: «Fabrizio ha capito per primo» raccontano «che potevamo fare successo, nonostante musicalmente parlando, venissimo da mondi opposti, lontanissimi. Siamo andati a casa sua un pomeriggio e abbiamo cantato per lui alcuni brani americani di band come The Mamas & The Papas Martha and The Vandellas. Dopo averci ascoltato attentamente disse che ci avrebbe portato a Milano per un provino in una casa discografica. Beh, il provino non andò bene, ma il commento di Fabrizio fu questo: "questi non capiscono un 'belino', ma voi avrete comunque successo. Quindi, continuate così"».

Un altro snodo cruciale nella loro storia è stato Franco Califano: «Ci portava in giro in Porsche, ci comprava i vestiti ci portava a cena.. È stato il nostro principe azzurro, quello delle favole. Tutto questo avveniva a Milano in Galleria del Corso, lui era il direttore artistico della Curci, ma poi divenne anche il nostro produttore. Ci invitava a cena tutte le sere ma non riuscivamo mai a contraccambiare. Così qualche volta ci divincolavamo inventando qualche scusa. Lui lo ha capito e una sera ci ha seguito e ci ha beccato mentre eravamo seduti in macchina a mangiare un panino. "Ho capito, voi siete ricchi di spirito e di buon umore, ma poveri di tasca. Allora vi chiamerò Ricchi e Poveri"».

Ma cosa facevano i Ricchi e Poveri prima di iniziare a cantare? «Io ho fatto molti lavori tra cui l'operaio all'Italsider» racconta Angelo. «Piegavo i tubi e facevo il saldatore negli altiforni, un lavoro pericoloso con un caldo pazzesco. E poi c'erano i fumi... Dovevo bere almeno un litro di latte al giorno» spiega. «Io, invece, ho fatto la benzinaia. C'era un distributore vicino a casa e li ho convinti a a prendermi. Ho fatto anche qualche disastro, tipo mettere l'acqua nel serbatoio dell'olio. Poi, mia mamma mi ha mandato a cucire...» racconta Angela.

«La nostra storia è una bella favola, ma non c'è niente di inventato, è tutto vero. Non abbiamo mai dato retta o reagito alle critiche snob, anche quando non erano piacevoli. Ma il tempo ha dato ha ragione. Per noi essere nazional popolari non è un demerito, ma un vanto»

La carriera prende il volo nel 1970 quando a sorpresa si trovano catapultati al Festival di Sanremo: «Gianni Morandi aveva deciso all'ultimo di non credere più a La prima cosa bella il pezzo con cui avrebbe dovuto gareggiare, così siamo subentrati noi che con Nicola Di Bari siamo arrivati secondi. Dobbiamo dire grazie a Gianni... Ricordo che una volta scherzando gli dicemmo "se per caso non ti piace qualche altro pezzo, faccelo sapere"».

Dal passato al presente: «Sentire il nostro brano di Sanremo 2024 cantato dai giovani è una soddisfazione enorme. Ci speravamo ma il successo presso i ragazzi più giovani è andato oltre ogni aspettativa. Siamo entrati ancora una volta nelle case di tutti gli italiani. Che bello!».

Ma il loro non è successo limitato all'Italla: «Non è facile avere successo fuori dai confini. Per noi hanno fatto la differenza due canzoni: Sarà perché ti amo e Mamma Maria che hanno davvero spopolato. Ci ha lasciato senza parole sentire decine di migliaia di fan russi che cantano in italiano Sarà perché ti amo. Abbiamo fatto venti date consecutive a Mosca e a San Pietroburgo. Il sabato e la domenica, doppio concerto: pomeriggio e sera», raccontano i due "angeli" che da giovani erano anche fidanzati: «Dal nostro incontro sono nati i Ricchi e Poveri” spiega la brunetta.

«In quel periodo Angelo mi ha presentato Franco (Gatti; ndr) e io ho conosciuto Marina (Occhiena; ndr) in una scuola di canto. IL tempo è volato e adesso siamo qui a promuovere una nuova canzone, Aria, sull'onda di un successo sanremese e di una nuova generazione cha ha scoperto i nostri pezzi di oggi e di ieri. Non potremmo essere più felici».

Ricchi E Poveri - Aria (Video Ufficiale)Ascolta #Aria: https://orcd.co/ricchiepoveri-aria Segui #RicchiePoveri: https://www.instagram.com/ricchiepoveriofficial/ ...

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Gianni Poglio