Rihanna a San Siro: cosa ha funzionato (e cosa no)
Un concerto salvato dalle hit e dalla presenza scenica della cantante. Ma la scaletta è troppo breve e quasi tutti i brani liquidati dopo due minuti
San Siro è un luogo sacro per noi italiani. E proprio per questo lascia sempre a tutti gli ospiti che si esibiscono all'interno della sua imponente struttura la possibilità di dar vita ad una sorta di "rito". Una messa laica, aperta a tutti. Ma ci dispiace: questa cosa ieri 13 luglio non è avvenuta.
Rihanna arriva verso le 22.15 (dopo un opening davvero notevole di Big Sean), quando anche i fan più accaniti si stavano chiedendo dove fosse finita la loro Riri. Diciamo la verità: quando compare, gli occhi di tutti noi si illuminano. Entra dal parterre e canta Stay sopra una grande struttura al centro del prato, con un cappuccio che le copre il viso, fino a fine brano. Un inizio davvero emozionante: è a strettissimo contatto con il suo pubblico. Contribuisce a questo coinvolgimento di voci e cuori anche una passerella trasparente sulla quale di fatto si esibisce per un'intera canzone, muovendosi sopra ai fan che si trovavano nel Prato Gold. Poi, la passerella si avvicina al palco. Imponente nelle dimensioni ma molto minimal a livello estetico.
Forse per problemi tecnici, forse per la paura del maltempo (che di fatto avrebbe reso impossibili alcuni momenti del live, primo fra tutti l'opening), la scaletta del concerto si è impoverita. Per intenderci: il concerto dell'ANTI World Tour è durato circa 1 ora e 20. E complice è stato anche il coprifuoco di San Siro (che dovrebbe esssere tassativo alla mezzanotte, stile Cenerentola). In ogni caso Rihanna non ha eseguito alcuni brani che proprio non potevano mancare. Un esempio? FourFiveSeconds. Ingiustificabile.
Un video pubblicato da badgalriri (@badgalriri) in data:
Sul palco con lei anche alcuni ballerini. Quando canta, Rihanna è davvero divina. Una presenza che si fa sentire, insomma. Sulla sua voce - tra le più amate nel mondo - niente da dire. Il problema è che in alcuni momenti, coinvolta in balletti super sexy, preferisce muoversi al top, coordinata con il corpo di ballo, ricorrendo ad alcune parti di playback evidenti. Peccato, no?
Il repertorio. Forse è questo l'elemento (insieme alla presenza catalizzatrice di Rihanna) che più salva questo concerto. Riri conosce bene i primi posti delle classifiche internazionali. E in tutti questi anni di carriera ci ha abituato ad alcune hit davvero esplosive. L'unico problema è che i brani non sono quasi mai cantati interamente, salvo rarissime eccezioni. Basta pensare che Love The Way You Lie è stata ridotta a una strofa+ritornello. Stesso discorso per Umbrella, che in questa serata di maltempo ha fatto sorridere i più.
Momento più emozionante dell'intero concerto è quando - di fronte alle luci degli smartphone dei numerosissimi fan presenti a San Siro - Rihanna ha cantato Diamonds. La canta tutta, da inizio a fine, con una tensione non indifferente. Il risultato è - forse per la prima volta in questo live - la sensazione di trovarsi all'interno di un momento unico, irripetibile, da ricordare.