Rolling Stones: cosa dobbiamo aspettarci dallo show di Milano
La leggendaria rock band inglese festeggerà i 60 anni di carriera con il tour europeo Sixty, che farà tappa a Milano il 21 giugno allo Stadio San Siro. Alla batteria Steve Jordan sostituirà il compianto Charlie Watts
I Rolling Stones sono ancora una gioiosa macchina da guerra del rock, in grado di entusiasmare e accendere platee di ogni età con le loro canzoni dirette e senza fronzoli, suonate con la sapienza dei veterani e con l'energia di un gruppo di esordienti. Per questo, da giorni, c'era grande attesa nel conoscere la data del loro ritorno in Italia nell'ambito del tour "Sixty", che prevede 14 show negli stadi di 10 paesi europei per festeggiare lo straordinario traguardo dei 60 anni di carriera. Il giorno da segnare sul calendario, per gli appassionati di rock, è il 21 giugno 2022 allo Stadio San Siro di Milano. I biglietti per l’unica data italiana saranno disponibili in prevendita esclusiva dalle ore 12:00 di mercoledì 16 marzo alle ore 23:59 di giovedì 17 marzo per gli iscritti a My Live Nation e alla newsletter D’Alessandro e Galli. La vendita generale dei biglietti partirà invece dalle ore 10:00 di venerdì 18 marzo su, www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com e in tutti i punti vendita autorizzati.
La band capitanata dai glimmer twins Jagger & Richards, da 60 anni, incarna lo spirito ribelle, dionisiaco e indomabile di questo genere che, prima ancora della musica, è un'attitudine nel modo di affrontare la vita. Assistere a un live degli Stones è, ancora oggi, una lezione di storia del rock, di cui il gruppo incarna l'essenza più profonda: riff di chitarra al fulmicotone, energia, divertimento e melodie immortali. La scaletta dei loro concerti è, di fatto, il greatest hits della loro lunga e fortunata carriera, con una netta predilezione per il periodo che va dalla metà degli anni Sessanta fino all'inizio degli anni Ottanta (Gimme Shelter, (I can't get no) Satisfaction, Paint It Black, Jumpin' Jack Flash, Tumbling Dice, Brown Sugar, Start me up), anche se non mancano mai le sorprese, vista la ricchezza del repertorio della band, che consta di ben 35 album in studio. Jagger, a 78 anni, canta, corre, sculetta, manda baci e incita la folla esattamente come nei gloriosi anni Sessanta, confermandosi ancora oggi uno dei più grandi frontman di tutti i tempi, di sicuro il più longevo e carismatico.
Richards è sornione come sempre, sorride luciferino mentre arpiona la chitarra scrostata con le dite deformate dall’artrosi, sbagliando ogni tanto qualche nota con noncurante naturalezza, mentre i suoi riff leggendari caricano di adrenalina gli spettatori come negli anni Sessanta. Negli ultimi vent'anni è diventato sempre più importante, nel sound della band, il ruolo del “giovane” Ron Wood (che non ha ancora compiuto 75 anni) di cui, di fatto, è il vero regista. Nel tour americano del 2021 della band, il compianto Charlie Watts, morto il 24 agosto del 2021, è stato già sostituito egregiamente dall'esperto collega Steve Jordan, soprannominato "the Godfather of Groove" per il suo straordinario drumming, anche lui batterista di lungo corso che per anni ha suonato insieme a Keith Richards (è sua la batteria negli album solisti Talk is cheap e Main offender). Una scelta "benedetta" dallo stesso Watts, pochi mesi prima di morire, che è confermata anche nel tour del sessantennale, nel quale la band sarà affiancata da Darryl Jones al basso e di Karl Denson al sax. Una cosa è certa: in un concerto degli Stones, anche dopo sessant'anni dal loro debutto, la noia è bandita.
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