Rolling Stones: Hackney Diamonds è una linguaccia a chi li dava per finiti
Mick Jagger, Keith Richards e Ronnie Wood hanno presentato via streaming, intervistati da Jimmy Fallon, il loro ventiquattresimo album di inediti, anticipato dal singolo Angry, che uscirà il 20 ottobre
I Rolling Stones, nonostante i 231 anni in tre, sono ancora oggi il gruppo che incarna meglio l'essenza più profonda del rock: riff di chitarra al fulmicotone, energia, divertimento e melodie immortali. Gli Stones sono ancora oggi una delle migliori live band in circolazione, in grado di entusiasmare e accendere platee di ogni età con le loro canzoni dirette e senza fronzoli, suonate con la sapienza dei veterani e con l'energia di un gruppo di esordienti. Le loro canzoni, partendo dalla casa madre del blues, hanno esplorato il rock in tutte le sue declinazioni, dall'hard rock al punk, perfino la disco (Miss You), ma sempre con il loro inconfondibile marchio di fabbrica, quello sberleffo perfettamente esemplificato dall'iconica "linguaccia". La band capitanata dai glimmer twins Jagger & Richards, che da 60 anni porta avanti lo spirito ribelle, dionisiaco e indomabile del rock, ha presentato oggi sul proprio canale Youtube, intervistati da Jimmy Fallon nello storico Hackney Empire di Londra, il loro 24esimo album di inediti, l'attesissimo Hackney Diamonds, che uscirà nei negozi fisici e digitali il il prossimo 20 ottobre, anticipato dal singolo e dal video in prima mondiale di Angry, diretto da Francois Rousselet, che ha per protagonista l'attrice e modella americana Sydney Sweeney, conosciuta per i suoi ruoli in Euphoria e White Lotus. L'album, prodotto da Andrew Watt (già al lavoro con Elton John, Eddie Vedder, Ozzy Osbourne e Post malone) conterrà 12 pezzi ed è stato registrato negli studi Henson Recording Studios di Los Angeles, Metropolis di Londra, Sanctuary di Nassau, Electric Lady e Hit Factory/Germano di New York. La grafica di Hackney Diamonds, con la storica linguaccia screziata dai vetri, è stata realizzata dall'animatrice digitale Paulina Almira. Hackney Diamonds deriva da un’espressione nello slang londinese che fa riferimento ai vetri rotti di un negozio subito dopo una rapina, inoltre Hackney è anche un borgo di Londra nella parte nord-est della città.
La scorsa settimana la campagna promozionale legata all'uscita del nuovo album dei Rolling Stones era iniziata con la pubblicazione di una finta inserzione di una compagnia specializzata nella riparazione del vetro. Il font usato dalla band per la scritta Hackney Diamonds era lo stesso utilizzato per il loro album Some Girls del 1978 e nell’annuncio si leggeva 'istituita nel 1962', guarda caso l'anno di formazione della band. Alla pubblicità su un giornale locale, sono seguiti poi il lancio di un sito internet e la proiezione delle celebri “lingue” dei Rolling Stones su alcuni tra i più importanti monumenti del mondo a New York, Londra e Parigi. Sul perchè siano passati ben 18 anni dal precedente album di inediti A bigger bang del 2005 (Blue & Lonesome del 2016 era in realtà un album di cover di vecchi brani blues di Little Walter e Howlin’ Wolf), Jagger ha risposto: «Siamo molto pigri, però abbiamo fatto tanti concerti questi anni. Abbiamo iniziato a registrare il disco lo scorso Natale e lo abbiamo finito a San Valentino. Il primo singolo Angry lo abbiamo registrato in Giamaica: lo abbiamo scelto perché in molti brani dell'album c'è rabbia, anche se non mancano alcune canzoni d'amore». Hackney Diamonds sarà il primo album senza lo storico batterista Charlie Watts, morto due anni fa e sostituito da Steve Jordan: «Ci manca tantissimo Charlie, ma Steve Jordan ci è stato raccomandato dallo stesso Charlie, quindi è una progressione naturale, con la benedizione di Charlie. Nel nuovo album ci saranno due brani registrati con Charlie nel 2019 e gli altri dieci più recentemente con Steve», ha dichiarato Keith Richards.
Mentre ciclicamente i critici musicali suonano le campane a morto del rock, gli Stones, forti di un canzoniere che è secondo forse solo a quello dei Beatles, continuano indefessi a portare avanti il verbo di quello che non è meramente un genere musicale, basato su chitarra/basso/batteria, ma è soprattutto uno stile di vita nel fare le cose e nell'affrontare di petto la vita, mostrando in modo beffardo la linguaccia.
La tracklist dell'album Hackney Diamond
Angry
Get Close
Depending on You
Bite My Head Off
Whole Wide World
Dreamy Skies
Mess It Up
Live by the Sword
Driving Me Too Hard
Tell Me Straight
Sweet Sounds of Heaven
Rolling Stone Blues