Sanremo 2022 guarda al futuro ma si tiene ben stretto il passato
Tra i Big, nomi totalmente sconosciuti al grande pubblico, vecchie glorie e poco, pochissimo, rock. Come se i Maneskin non avessero insegnato niente...
Fa uno strano effetto leggere i nomi dei big o presunti tali che animano il Festival del 2022. La gara all'Ariston deve guardare al futuro, al nuovo che c'è nella musica italiana: è un po' questo il tormentone stantio che circola negli ultimi anni, come se bastasse questo accorgimento per fare un buon festival. Quindi, se il big è un nome che tre quarti d'Italia non conosce, va comunque bene perché vuol dire che il Festival ha spalancato le porte al futuro. Mah...
Scorrendo i nomi annunciati da Amadeus, "l'effetto boh" si manifesta in tutta la sua evidenza davanti a Highsnob e Hu, Ana Mena, Rkomi e Aka7even. Molto popolari tra gli under 21 ma totalmente sconosciuti al resto d'Italia. Insomma, una mera questione di clic e follower... Una scelta legittima quella di puntare sulla musica per adolescenti e poco più, ma questi ragazzi non sono i Maneskin, non hanno la loro forza sul palco. A reggere la bandiera del rock solo Le Vibrazioni, come se la vittoria dei Maneskin l'anno scorso non avesse insegnato niente.
Insieme a Fabrizio Moro, Emma e all'hit parader estivo Sangiovanni (campione di streaming con Malibu), torna anche Achille Lauro, ormai un habitué del Festival. Di lui si ricordano più gli abiti che le canzoni, ma questo, non importa. Di nuovo all'Ariston La Rappresentante di Lista che invece di talento ne ha molto, mentre si affaccia tra i big Giovanni Truppi, giovane talento della canzone d'autore. Mahmood riprova invece a vincere presentandosi in coppia con il new pop idol, Blanco.
Detto questo, il Festival è l'arte del compromesso italico nella sua massima espressione, e così accanto ai big per caso vengono rispolverati una serie di artisti che al Festival ci sono stati in tutte le salse, quelli che arrivano allo zoccolo duro del pubblico Rai che va dai 50 in sù. Da Gianni Morandi a Iva Zanicchi, passando per Massimo Ranieri. Come dire, un colpo al cerchio ed uno alla botte. Per l'occasione è stata richiamata anche Rettore insieme a... Ditonellapiaga, volto nuovo ed estroso del pop. Le buone notizie sono Dargen D'Amico, esponente della old school dell'hip hop, e la presenza di Elisa.
In definitiva, un cast che non entusiasma e che offusca il ritorno del rock e delle chitarre operato l'anno scorso dai Maneskin con Zitti e buoni. Che infatti è diventata un pezzo cult in tutto li mondo.... Qualcuno alla fine deve essersene ricordato perché i Maneskin saranno gli special guest della prima serata...
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