C'è un solo re degli stadi: Vasco Rossi
Ansa
Musica

C'è un solo re degli stadi: Vasco Rossi

Tutti vogliono riempire uno stadio: alcuni ci riescono anche, ma quello del Blasco è un altro campionato. Dal 1990...

Uno stadio non si nega a nessuno. In questo tempo dove la grande bolla della musica live è gonfia a dismisura, si moltiplicano i concerti degli artisti mainstream che inseguono e coronano il sogno di suonare in uno stadio. Lo stadio come status symbol, la prova tangibile di essere nell'Olimpo di quelli che hanno fatto il grande salto. Dai Maneskin a Ultimo, da Geolier ai Club Dogo e Sfera Ebbasta. Nel 2025 anche Elodie sarà a San Siro e pure Elisa per la prima volta nella sua carriera.

In questo campionato affollatissimo c'è però un fuoriclasse senza rivali, si chiama Vasco Rossi che gli stadi li riempie dal luglio del 1990. Era un tempo in cui cui gli artisti italiani affollavano a malapena le curve degli stadi (fatta eccezione per Edoardo Bennato e Dalla-De Gregori) che facevano registrare il sold out solo per le grandi star internazionali. Poi, un giorno dell'estate 1990 arriva Vasco, San Siro si riempie e da qual momento inizia un'altra storia che ha come protagonista il re assoluto degli stadi. Da 34 anni.

Ed è qui la differenza con chi balla negli stadi al massimo per qualche stagione. I numeri di Vasco sono fuori dal comune, basti pensare alle trentasei volte a San Siro di cui sette consecutive nel ultime due settimane. Un record nel record con oltre quattrocentomila biglietti venduti per le date milanesi. A cui vanno aggiunti quelli dei quattro sold out a Bari. E parliamo solo del 2024...

Ribadito ancora una volta che sette concerti al Meazza sono un record che soltanto Vasco potrà eguagliare e superare (c'è da scommettere che se i concerti milanesi fossero stati dieci sarebbero andati sold out in tempi brevissimi), c'è poi da fare una considerazione: gli show di Vasco sono al di là dei numeri strabilianti sono un rito collettivo che non ha eguali, sono la fotografia esatta della complicità totale tra l'artista e la sua gente. Nelle setlist dei concerti ci sono canzoni che coprono uno spazio temporale di oltre quarant'anni, eppure tutti le cantano tutte.

Quanti degli artisti che adesso riempiono San Siro, l'Olimpico o il Maradona avranno le gradinate piene tra qualche decennio? La risposta la darà il tempo, ma nel frattempo bisogna ricordare che poco prima dell'inizio del sesto concerto di Vasco A San Siro (il 19 giugno) sono state annunciare le date degli stadi del 2025: Torino, Firenze, Bologna, Napoli, Messina, Roma. È così che si fa la storia...

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Gianni Poglio