Una nuova amica, la bella sorpresa di François Ozon
Il regista francese con suspense quasi da thriller scava nei meandri indefinibili dell'identità sessuale e nelle pulsioni erotiche più recondite
François Ozon non è certo una sorpresa. È uno dei registi contemporanei più interessanti. Anche se i suoi film non sempre colgono la piena compiutezza, sono garanzia di esplorazioni poco prevedibili, lontane dal consueto, a volte conturbanti, altre grottesche o satiriche. Una nuova amica, sua ultima opera, è una magnifica conferma su questa strada. Anzi, è uno dei suoi lavori più riusciti.
Dal 19 marzo al cinema, probabilmente a qualcuno farà storcere la bocca, con disgusto. Ciò proprio perché il cineasta francese osa e viaggia spesso in bilico sul filo del ridicolo, evitandolo con ingegnosità e profonda capacità di indagine. Con suspense quasi da thriller scava nelle pulsioni erotiche più recondite e meno raccontate, anche a noi stessi. Le mette a nudo, con grazia e un pizzico di umorismo. Si muove nei meandri oscuri dell'identità sessuale, tra elaborazione del lutto e desideri inconfessabili, come un esperto equilibrista. Ci regala sorprese, continue, che toccano l'intimità con sapienza.
La bravissima Anaïs Demoustier è protagonista e sguardo attraverso cui conosciamo la sua "nuova amica". Interpreta Claire, che sin da bambina ha avuto "un colpo di fulmine" per Laura (Isild Le Becco). Le due sono diventate amiche inseparabili, Laura è stata l'apripista di nuove esperienze e Claire le è stata sempre fedelmente in scia. Fidanzamento, matrimonio... ma subito dopo aver generato la prima figlia Laura muore. Claire vive nell'assenza. Ha promesso alla sua amica di restare per sempre vicina al marito di lei, David (Romain Duris), e alla sua piccola, ma non riesce. Fino a quando sarà proprio David a presentarle una nuova amica, Virginia, che colmerà il vuoto enorme lasciato da Laura. Cerco di evitare palese spoiler per lasciare aperta la meraviglia della scoperta.
Insieme a Virginia, Claire scopre la parte più maschile di sé e al contempo riscopre la sua femminilità e il piacere di piacere. Probabilmente aggiunge nuove sfaccettature al suo passato rapporto con Laura. Accantona i moralismi. Accetta, anzi, capisce. Si lascia andare...
La sessualità ha confini poco definibili e in continua evoluzione: Una nuova amica ne è il bellissimo manifesto. Stupenda in tal senso, per ilarità e genialità, la scena di sesso in hotel.
Dannatamente seducente, Una nuova amica è un melodramma dalle tinte hitchcockiane, da vedere, liberamento ispirato a una novella della scrittrice britannica Ruth Rendell, dai cui romanzi sono state tratte pellicole quali Il buio nella mente di Claude Chabrol e Carne tremula di Pedro Almodóvar.
Una frase da ricordare nella sua semplice e giocosa sincerità? "I bambini nascono sotto i cavoli, le bambine sotto i fiori. Forse sono nato sotto un cavolfiore".