Presciistica: inizia ora con questi esercizi
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Presciistica: inizia ora con questi esercizi

L'allenamento fisico, lo stretching e altri consigli per preparare i muscoli alla neve e prevenire gli infortuni una volta in pista

"Se cominciamo da zero, magari anche dopo un’estate senza sport, un programma completo di presciistica deve durare almeno 40 giorni", spiega la dottoressa Simona Boniello, specialista in medicina dello Sport presso il Centro medico polispecialistico Delta Medica di Milano. Fatti due conti, dato che gli impianti apriranno a fine novembre, è ora di cominciare a mettere un po’ di forza nelle gambe e nel tronco per arrivare in fondo alla discesa, e un po’ di fiato e resistenza per arrivare a fine giornata. "Lo sci è infatti uno sport a impegno misto, cioè aerobico-anaerobico, e se vogliamo goderci la neve e ridurre al minimo il rischio di farci male è importante allenare sia la forza e l’apparato muscolo-tendineo sia la resistenza, ovvero l’apparato cardiovascolare", aggiunge la nostra specialista. Ecco allora i 5 aspetti da sviluppare con l'allenamento.

Aerobica: va bene correre (se non l'hai mai fatto puoi cominciare dai 10 consigli che trovi cliccando qui), andare in bicicletta o anche allenarsi al rematore. L’importante è alternare periodi a bassa frequenza cardiaca e intensità ad altri con frequenza più alta.

Forza resistente: serve per poter rimanere a lungo sugli sci, in particolare su quelli da fondo dove l’impegno fisico è solitamente prolungato. Nasce ovviamente dall'allenamento fisico, ma anche dal giusto approccio psicologico: clicca qui per sapere come moltiplicare le tue energie sfruttando anche la mente.

Forza esplosiva: no, non devi diventare un armadio a quattro ante, ma allenarti a reclutare il maggior numero di fibre muscolari in breve tempo, per affrontare un salto o evitare una caduta e magari il conseguente infortunio. Per le gambe vanno bene anche esercizi a corpo libero come quelli con le Fluiball che trovi cliccando qui.

Propriocezione: sono esercizi da eseguire su supporti instabili come tavolette propriocettive, bosu o Swiss-ball, e servono per abituare il corpo ai cambi di direzione o di assetto tipici degli sport sulla neve.

Stretching: sulla neve gli infortuni muscolari sono meno frequenti e gravi di quelli articolari, tuttavia uno stretching specifico per lo sci aiuta i muscoli a mantenere la necessaria elasticità in azione. Clicca qui per 4 esercizi di allungamento muscolare a misura di sciatore.

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Claudio Gervasoni