Il processo Paltrow. Meglio di un film
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Il processo Paltrow. Meglio di un film

L’attrice Gwyneth Paltrow, 50 anni, è stata citata in giudizio per aver travolto un anziano sugli sci. Tutta l’America ha seguito la vicenda in tv. Lei è stata assolta, ma i social non la sopportano più.


Per la sua interpretazione alla sbarra Gwyneth Paltrow dovrebbe essere già candidata all’Oscar. Migliore attrice protagonista, con un anno d’anticipo. Ecco i fatti: nel 2016 la bionda star trascorreva con i figli una costosissima vacanza sulla neve dello Utah. Mentre sciava pare che abbia travolto un ottico in pensione. O almeno questa è la versione di Terry Sanderson, capello brizzolato e cravatte da mandato di cattura estetico. Nello scontro gli avrebbe rotto quattro costole, non si sarebbe neanche informata di come stesse, lasciandolo confuso e soprattutto moralmente distrutto. «Da quel momento non sono stato più lo stesso» ha dichiarato, decidendo dopo tre anni di citarla in giudizio per 300 mila dollari. Bruscolini per l’imprenditrice e guru del benessere.

Ma lei, che è rimasta la geniale Margot de I Tenenbaum, ha voluto stare al gioco e lo ha sfidato per un dollaro. Umiliazione massima. E così lo «ski-trial» è diventato uno show social. La parola è passata alla giuria del web, che come una valanga ha ricoperto tutti di fanghiglia: «Ormai vivo solo per guardare le deposizioni di Gwyneth», «È senza dubbio il processo più trash della Storia», «Sembra una serie di Mike White» (creatore del superbo drammone White Lotus), «Voglio sapere quanto dura ancora, così regolo la mia vita sul fuso orario del Nevada», «Lo sta facendo solo perché è una donna annoiata», «Sono privilegiati che vivono in una bolla, mentre l’America sta bruciando». Guardando le deposizioni di come sia avvenuto l’incidente (sono caduti avvinghiati e quasi si baciavano) ci chiediamo come riescano a mantenere una serietà degna di Law&Order. Se pensavamo di aver soddisfatto tutte le nostre aspettative con Johnny Depp e Amber Heard, ora siamo stati travolti dall’immensa stupidità di tutto ciò.

Più che un incidente, Paltrow lo definisce un «assalto sessuale», perché sembra che lui le sia piombato da dietro: «Ho sentito strani grugniti». Non paga rimarca che a causa sua ha perso ben «mezza giornata di sci». Le siamo vicini in questo dolore immenso. «Sembrano all’Asilo Mariuccia», «Non so chi vincerà, ma certo lei è insopportabile», «È piena di sé». Sarà anche piena di sé, ma gli outfit sono impareggiabili: maglione a collo alto bianco e cappotto lungo di velluto verde brughiera, gli stivaletti da ragazzina punk e i fantastici occhiali hipster alla Luigi Bisignani, da copiare subito. La donna che ha avuto il maledetto coraggio di chiamare la figlia «Apple» sapeva benissimo che facilmente avrebbe potuto mandargli una busta con il dovuto, accompagnata da una delle sue fantastiche candele profumate alla vagina. Ma vuoi mettere assistere alla scena del «travolto» che piagnucola e dice di aver dovuto lasciare la fidanzata perché dopo l’incidente non si sentiva più normale. E ora spiattella, in mondovisione, che la suddetta ha una fantastica storia con un tale «Bill». Gwyneth, non ti fermare, tutto questo non ha prezzo.

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Terry Marocco