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Rio 2016: le difficoltà dell'atletica italiana

Poche speranze di medaglia e la paura di finire a zero come al mondiale di Pechino 2015. Ecco gli atleti su cui sperare

La difficile Olimpiade italiana a Rio continua a preoccupare per un medagliere che non spicca il volo. La serie di flop a cinque cerchi degli azzurri pregusta anche un nuovo record negativo, quello dell'atletica, che rischia di tornare a casa senza medaglie come già successo lo scorso anno ai mondiali di Pechino.

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Una batosta per tutto il movimento, privato dei suoi due atleti più rappresentativi: Alex Schwazer per la nota e discussa squalifica per doping e Gianmarco Tamberi, asso azzurro del salto in alto infortunatosi poco prima della partenza per Rio.

Alex Schwazer è innocente (ma non ho le prove)


Su chi sperare

Nel 2012 a Londra l'unica medaglia azzurra nell'atletica fu di Fabrizio Donato, bronzo nel salto triplo che cercherà di migliorarsi a ferragosto alle 17,30 andando a caccia della finale prevista per il giorno seguente.

Tra pista e pedane ci saranno 31 atleti azzurri impegnati ma pochi sperano di poter lottare per scrivere la storia: tra questi ci sono Libania Grenot, reduce dall’oro europeo con record italiano nei 400 metri e Alessia Trost nel salto in alto femminile.

Nella maratona ci saranno Ruggero Pertile e Daniele Meucci. Nella maratona femminile ci proverà invece Valeria Straneo che nel 2013 raggiunse il secondo posto mondiale.

Sogna una medaglia anche Anna Eleonora Giorgi nella 20 km di marcia che avrà accanto Elisa Rigaudo, bronzo a Pechino 2008, e Antonella Palmisano.

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Ruggero Pertile (42 anni), maratona.

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Matteo Politanò