Roberto Bolle e Antonio Spagnolo: l'addio dopo lo scoop del bacio
A parlare è stato il chirurgo. "Le foto del bacio - ha detto - ci hanno agghiacciato"
L'outing paparazzato di Roberto Bolle ha fatto male all'inizio dell'eventuale relazione con il chirurgo estetico Antonio Spagnolo.
Il ballerino e il medico, infatti, circa un mese e mezzo fa sono stati pizzicati insieme a Milano mentre si scambiavano un tenero bacio nella notte. Lo scoop è stato comprato da Chi e, da allora, l'omosessualità dell'etoile della Scala è diventata di dominio pubblico.
Una cosa che non ha fatto piacere al riservatissimo ballerino che, infatti, dopo quella paparazzata, non ha più frequentato Spagnolo.
A spiegarlo, ora, è il chirurgo della tv che, intervistato da Oggi, ha detto: "Quello che c'è stato tra me e Roberto è sotto gli occhi di tutti. Lo avete visto e non c'è niente di male, niente di cui vergognarsi. E' stata una passione, anzi, direi un grande desiderio di conoscersi. Il nostro è stato un bell'inizio, ma è andato a morire da solo".
Quando i due hanno visto le foto di Chi sono rimasti, parole di Spagnolo, agghiacciati. "Quando sono uscite quelle foto ci siamo sentiti al telefono. Entrambi eravamo agghiacciati. Io non ho passato delle belle ore e nemmeno Roberto credo, anche se con me non ha commentato. Da lì in avanti abbiamo iniziato a sentirci sempre meno e poi la cosa è andata a morire spontaneamente".
A circa 40 giorni di distanza Spagnolo ricorda il momento nel quale ha conosciuto Bolle: "Io e Roberto ci siamo conosciuti a fine settembre a una cena a casa di un caro amico comune. Non è stato un colpo di fulmine. Semplicemente, parlando abbiamo scoperto delle affinità e come succede in questi casi, abbiamo cominciato a vederci. La sera che ci hanno fotografato, avevo appena regalato a Roberto un casco perché non lo aveva ed era la prima volta in vita sua che saliva su una moto".
Insomma, una storia naufragata in partenza anche se il medico sostiene che con Roberto non sarebbe andata comunque bene a causa delle rispettive professioni totalizzanti. "Non avrebbe potuto continuare comunque: Bolle si allena otto ore al giorno, vive per la danza e viaggia molto. Io sono in sala operatoria dalle sette del mattino e finisco a tarda sera. Siamo entrambi molto concentrati sul lavoro e questo complicava le cose.