Rugby, giallo Italia: gli azzurri lasciano il ritiro, anzi li cacciano...
La Federazione annuncia la partenza degli atleti dopo il mancato accordo economico, ma i giocatori della Nazionale danno un'altra versione
Caos totale nell'Italia del rugby che si sta preparando alla Coppa del Mondo in programma a settembre in Gran Bretagna. Non trovato l'accordo con i giocatori riguardo ai premi, la Federazione ha infatti reso noto che gli atleti avevano lasciato il ritiro di Villabassa, in Alto Adige, accompagnando il comunicato con dure parole del n°1 della palla ovale: "Sono deluso dall'atteggiamento assunto dagli atleti", è infatti stata l'immediata dichiarazione del presidente federale Alfredo Gavazzi, "non tanto per la situazione contingente, ma perché tale decisione denota la non volontà di investire sulle proprie capacità sportive". Osservazione, questa, legata al fatto che lo scontro verteva sulla volontà della Federazione di rivedere al ribasso i gettoni di presenza in Nazionale, integrandoli con un premio partita. In altre parole, compensi strettamente legati ai risultati, che non sono stati di recente troppo soddisfacenti a livello internazionale, con gli azzurri finiti al 15mo posto del ranking.
La smentita degli azzurri
Una volta che la notizia ha iniziato a girare online è però arrivata l'altrettanto dura smentita da parte dei giocatori con un comunicato pubblicato sul profilo facebook del G.I.R.A, il sindacato "Giocatori d'Italia Rugby Associati, in cui si legge: "Clamorosa dichiarazione inveritiera della Fir: i giocatori si sono tutti presentati al raduno e resteranno al raduno. A questo punto chi si è assunto la responsabilità di fare un comunicato lesivo dell'onore e del decoro sportivo di ben 40 atleti nazionali di rugby, si assumerà le proprie responsabilità di fronte agli organi di giustizia sportivi e ordinari". Segue la versione degli azzurri sullo svolgimento dei fatti: "La verità è tutta un'altra: stamattina i giocatori hanno chiesto un incontro al Presidente Gavazzi, il quale l'ha negato per impegni personali. Vista la situazione generale, i responsabili della Fir hanno dichiarato lo scioglimento del raduno invitando i giocatori ad andarsene. Tuttavia, per rigirare la situazione a proprio favore, contestualmente all'ordine di allontanarsi dato ai giocatori è stato divulgato un comunicato che, come detto, ha rappresentato i fatti in maniera difforme dal vero. Ciò fatto, è arrivato un invito a Calvisano all'indirizzo di una delegazione di rugbisti: in parole povere, prima si è sparato contro gli azzurri e poi si è tesa loro la mano".
Confermate invece le distanze riguardo il mancato accordo economico: "Vero è, piuttosto", si legge infatti ancora nel comunicato, "che nessun accordo è stato raggiunto tra i Nazionali di Rugby e la Fir. E non ci si riferisce solo alla questione dei compensi, ma anche a tutte le altre tematiche già messe sul tavolo della trattativa. I presupposti per la riuscita della spedizione azzurra ai Mondiali di Londra, dunque, sono pessimi, e non si vedono margini per ricucire lo strappo. Tutto ciò che Parisse & co. chiedono è solo una riapertura del dialogo ed un incontro di persona con il presidente, che sembra avere, tuttavia, impegni più pregnanti. Mandare tutti a casa, dunque, è il bel modo di affrontare i problemi, e ancora "migliore" è il tenore dell'odierno comunicato stampa federale. Che almeno si usi l'onestà intellettuale di presentare la realtà dei fatti in modo chiaro".
In un altro post, viene poi fornita una versione tutta diversa sul "giallo" dell'abbandono del ritiro: "La Fir ha comunicato ai club di provenienza che i giocatori da domani sono a loro disposizione (così se non si presentano agli allenamenti, rischiano sanzioni) e ha comunicato all'albergo di Villabassa che le camere andranno liberate. L'hotel ha dunque invitato i giocatori ad abbandonare la struttura entro e non oltre mezzogiorno. Alla faccia dell'abbandono del raduno da parte degli azzurri!".
Da parte sua, la Federazione conferma invece quanto reso noto inizialmente: "La posizione della Fir è quella espressa nel comunicato e al momento non c'è nulla da aggiungere", ha affermato il responsabile della comunicazione della Federazione italiana rugby in merito alla sospensione del ritiro della Nazionale azzurra decisa dalla Fir dopo il mancato accordo economico sui premi per la Coppa del Mondo.