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Scoprire il Parkinson con un esame del sangue: la nuova ricerca sulla diagnosi precoce

Scoprire il Parkinson con un esame del sangue: la nuova ricerca sulla diagnosi precoce

Una recente scoperta potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce del Parkinson: un semplice test del sangue per individuare la malattia in fase iniziale

Un recente studio pubblicato su Nature Aging ha rivelato una scoperta che potrebbe segnare una svolta nella diagnosi precoce del Parkinson, una delle malattie più diffuse tra gli anziani. Un team di scienziati provenienti dall’Università Ebraica di Gerusalemme, dall’Imperial College di Londra e dall’Università del Surrey ha identificato un innovativo metodo per rilevare il Parkinson attraverso un semplice esame del sangue basato sull’analisi dell’RNA.

Secondo i ricercatori, il test sul sangue può rilevare piccoli frammenti di RNA che indicano la possibile insorgenza del Parkinson. In particolare, l’analisi ha evidenziato che una ripetizione di una determinata sequenza di RNA potrebbe essere un segnale precoce della malattia.

Questa scoperta potrebbe portare a importanti applicazioni terapeutiche preventive, consentendo di ridurre gli effetti futuri del Parkinson e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Il Parkinson, oltre al tremore, causa disturbi del sonno, difficoltà motorie e, purtroppo, non ha ancora una cura definitiva. La possibilità di prevedere la malattia prima che i sintomi diventino evidenti potrebbe cambiare il trattamento di questa condizione.

Tuttavia, questo è solo uno degli studi che cercano di trovare un metodo semplice per prevenire il Parkinson. Precedentemente, un altro studio, pubblicato su Science Translational Medicine, aveva esplorato il legame tra danni al DNA mitocondriale e il rischio di sviluppare la malattia. Fabio Balandini, direttore scientifico del Policlinico di Milano, aveva sottolineato l’importanza di questo test, che misura il danno al DNA mitocondriale in modo rapido e riproducibile.

Nel 2023, un altro team di scienziati della University of New South Wales e della Boston University aveva sviluppato un’intelligenza artificiale chiamata Crank-Ms, che, attraverso l’analisi del sangue, era in grado di prevedere il Parkinson prima della comparsa dei sintomi. Questo lavoro, pubblicato su Acs Central Science, dimostra ancora una volta che il sangue potrebbe essere la chiave per una diagnosi precoce della malattia.

Questi studi suggeriscono che il Parkinson potrebbe essere individuato molto prima che i sintomi siano evidenti. Le future applicazioni di questi test potrebbero aprire la strada a trattamenti preventivi, migliorando significativamente la vita delle persone affette da questa malattia.

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