Ecco perché Inter e Milan hanno deciso di demolire San Siro
Costi elevati, tempi lunghi e mancati introiti per oltre cento milioni di euro. Così l'idea di ristrutturare il Meazza è stata abbandonata
Tempi lunghi, impossibilità di gestire la convivenza di un cantiere così complesso con lo svolgimento dell'attività sportiva, risultato finale non soddisfacente e, in ogni caso, uno stadio che non avrebbe nemmeno lontanamente ricordato il profilo di quello attuale. Inter e Milan hanno lavorato per mesi sull'ipotesi di non demolire San Siro ma di procedere alla sua ristrutturazione arrivando, però, alla conclusione che non ne valeva la pena.
Il destino dello storico impianto milanese che ha visto le gesta della grande Inter di Herrera, del Milan di Berlusconi e dell'epoca di Mourinho (dimenticandoci per ragioni di spazio di citare tutto il resto) è stato segnato dalla semplice considerazione che abbatterlo e rifarlo poco distante sarebbe stato molto più conveniente che impegnarsi nel suo ammodernamento.
Lo scrivono i due club nella relazione portata a Palazzo Marino e che apre la discussione con il Comune di Milano. E per la prima volta mettono nero su bianco anche le cifre di quella che sarebbe stata un'operazione certamente popolare (perché il partito del no alla demolizione è maggioritario), ma che alla fine sarebbe pesata e non poco sui bilanci dei due club.
I costi della ristrutturazione (bocciata) di San Siro
Inter e Milan hanno identificato in quattro le aree di limitazione della ristrutturazione dell'attuale impianto. Problemi di sicurezza, per l'obbligo a far convivere per anni il cantiere con la normale attività calcistica dei due club, spazi e servizi, non essendo risolte alcune delle criticità per mancanza di possibilità di allargarsi, identità (il nuovo San Siro sarebbe stato comunque irriconoscibile rispetto a quello di oggi) e capienza.
Il capitolo più interessante è, ovviamente, quello dei costi e dei tempi. Se l'investimento sul nuovo stadio è stimato in 650 milioni di euro per un totale di 1,2 miliardi compresi gli oneri e lo sviluppo dell'area commerciale circostante, la ristrutturazione di San Siro sarebbe costata non meno di 510 con lavori della durata di 5-6 anni (contro i 3 di un nuovo progetto), rischi maggiori di sforamento del budget e un risultato meno soddisfacente.
tratto da www.calcioefinanza.it
In particolare la capienza sarebbe stata al massimo di 58.000 posti contro i 60-65.000 che Inter e Milan vogliono, con meno aree premium (6.500 contro 12.500) e, dunque, una possibilità di ricavi inferiore di circa il 60% rispetto agli standard europei. Un gap considerato non accettabile dalle due società.
E poi l'ultima stima, quella che ha fatto pendere definitivamente la bilancia dalla parte della costruzione di un nuovo impianto: costringere Inter e Milan a convinvere con un cantiere per un numero imprecisato di stagioni avrebbe comportato in unarco di tempo di 4-5 anni a mancati introiti per 115 milioni di euro.