A Brescia il primo matrimonio con lo sponsor
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A Brescia il primo matrimonio con lo sponsor

Daniela lavora part time mentre Massimo, precario da sempre, un lavoro non ce l'ha più. Ma non si sono arresi e grazie all'aiuto del web stanno realizzando il loro sogno: un matrimonio, una casa e magari un figlio

Daniela e Massimo. Due nomi come tanti, ma non due persone come tante. Toccati dalla crisi economica non si sono dati per vinti. Anzi, si sono rimboccati le maniche e hanno continuato a sognare, a progettare il loro futuro. E in modo particolare il loro matrimonio fantasticato da tempo e, con esso, l’acquisto di una casa e magari un figlio.

“Stiamo insieme da cinque anni, ma ci conosciamo da quando entrambi eravamo all’asilo”, spiega Daniela. “Da quasi due anni conviviamo, ma siamo costretti a stare nella taverna dei genitori di Massimo perché purtroppo non abbiamo i mezzi necessari per poterci permettere un appartamento nostro”. Sì, perché se Daniela ha ancora un lavoro part-time grazie alla sua famiglia, Massimo, che fa il magazziniere, da febbraio si ritroverà a essere disoccupato. “E’ molto difficile portare avanti i sogni in questo modo, confida Daniela a Panorama.it.

E’ con questo spirito che la coppia, decisa a tutto pur di coronare il loro sogno d’amore, ha creato, sull’onda degli “amici” americani, un sito e la presenza sui social network, per trovare sponsor per il giorno del sì. “Non abbiamo mai pensato o voluto un matrimonio in grande ed è nato tutto come una provocazione, un gioco, ma i preventivi che abbiamo richiesto andavano di gran lunga oltre le nostre possibilità: per il rito in Comune e un ricevimento semplice e senza fronzoli, per 40 persone, si parte da 10 mila euro”.

Dopo aver chiesto aiuto al Web, i due giovani (hanno entrambi 29 anni) hanno trovato il sostegno immediato da Il Giornale di Brescia e successivamente da radio e televisioni locali, fino ad arrivare a occupare le pagine di quotidiani nazionali come Il Corriere della Sera. Ora Daniela e Massimo possono contare su 16 sponsor arrivati tutti spontaneamente, dal fotografo al fiorista, dalla carrozzeria che propone macchine per il giorno del sì fino alla wedding planner. “Oggi possiamo addirittura permetterci di scegliere e questo è fantastico. Ma noi non abbiamo nessuna intenzione di cambiare la nostra idea e continuiamo a desiderare una semplice cerimonia e festeggiare con gli amici e i parenti più intimi”.

Daniela e Massimo alle aziende che si sono proposte di aiutarli propongono un baratto. “Loro ci offrono un servizio e noi facciamo lo stesso con i mezzi che abbiamo e cioè regaliamo loro una vetrina grazie ai social network”. Ma non c’è il rischio concreto di farsi “manipolare” e di essere costretti a seguire i consigli degli sponsor per il proprio matrimonio? “Abbiamo le idee chiare e sappiamo bene cosa desideriamo e a chi o cosa dire no”, continua Daniela, “ti faccio un esempio: io volevo risparmiare anche sull’abito da sposa, non mi interessa avere un vestito nell’armadio che non metterò mai più. Ma un’azienda me lo vuole regalare e io, accettandolo, ho promesso poi di farne buon uso. MI sto già attivando per donarlo a un’associazione che lo metterà in vendita e utilizzerà il ricavato per combattere il cancro”.

E per il pranzo, la coppia ha optato per una trattoria con cucina locale che regalerà gli “avanzi” ai più bisognosi il giorno successivo. Non resta quindi che fare gli auguri, ma soprattutto i complimenti, a Daniela e Massimo che, anche in tempi difficili come questi, non si sono dati per vinti. Forse potrà essere di esempio per molti…

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Alessia Sironi