Serie A 2017-2018: le pagelle del girone d'andata
Promossi e bocciati dopo il giro di boa del campionato. Napoli, Juventus e Lazio sul podio mentre Milan, Benevento e Genoa finiscono dietro la lavagna
Il campionato di Serie A arriva al giro di boa ed è il momento di dare le pagelle alle 20 squadre partecipanti. Tanti promossi e con voti d'eccellenza, qualche boacciato insospettabile e molti club che hanno ancora davanti tutti gli obiettivi di inizio stagione. E' stato fin qui un torneo molto equilibrato nel gruppo di testa e con evidenti disparità tra grandi e piccole.
Un dato su tutti: le 5 squadre che comandano la classifica (Napoli, Juventus, Inter, Roma e Lazio) hanno lasciato per strada la miseria di 31 punti nelle partite al di fuori dei confronti diretti di vertice. Solo 31 punti su un totale potenziale di 225: in percentuale fa il 13,7% e anche così si spiega l'andatura record che spinge a quote altissime le proiezioni di scudetto (96) e zona Champions League (83). In coda solo il Benevento sembra spacciato, mentre la corsa salvezza coinvolge almeno 5 squadre.
Ecco chi è stato promosso (con lode)
Sul gradino più alto del podio va sicuramente il Napoli (voto 9,5) e non solo per il titolo di campione d'inverno conquistato (quinta volta nella sua storia). Sarri e i suoi hanno messo in fila un girone praticamente perfetto: 48 punti, come nel ritorno della passata stagione, e 99 nell'anno solare. Impossibile trovare difetti. Mezzo punto in meno per la sfida del San Paolo persa contro la Juventus quando i bianconeri sembravano feriti.
Appena più sotto proprio la Juventus (voto 9) che dovrà sudarsi il settimo scudetto consecutivo perché ha un'avversario fortissimo ma che sta facendo tutto quello che può per restare in vetta. Allegri ha un solo punto in meno rispetto a un anno fa (erano 48, oggi 47), ma viaggia più veloce dei primi due titoli e ha addomesticato una rosa di grandissimo valore ma con qualche doppione e limite.
Voto altissimo (8,5) alla Lazio di Inzaghi. In estate ha ceduto Biglia, Keita e Hoedt ma, se possibile, sembra ancora più forte e il doppio impegno con l'Europa League non ha tolto quasi nulla. Anche la crisetta di dicembre (5 punti in 5 partite) è stata metabolizzata. Vale un posto in Champions e se lo giocherà con l'Inter (voto 8,5) che Spalletti ha rivitalizzato dopo il disastro dell'anno scorso.
Il campionato dei nerazzurri è stato da 9 abbondante fino ai ko contro Udinese e Sassuolo, poi la frenata ha alimentato qualche dubbio che neanche il mercato di gennaio potrebbe cancellare. Però il lavoro del tecnico è stato splendido e difficilmente la squadra si avviterà nella crisi come accaduto troppe volte in passato. Promozione anche per la Roma (voto 8) considerando pure l'impresa in Champions League che è costata qualcosa in termini di fatiche in campionato. Di Francesco ha cancellato le perplessità, però c'è qualche ombra nella difficoltà mostrara nell'ultimo mese a trovare la via del gol.
Sampdoria (voto 7) e Atalanta (voto 7) si stanno meritando la classifica che hanno. Per Giampaolo parla il calcio bello e redditizio di una realtà che in estate ha perso alcuni pezzi da novanta. Gasperini sta ripetendo il miracolo della scorsa stagione e in più ha fatto bene anche in Europa League. Chapeau.
Il logo della Fiorentina - 30 dicembre 2017Gabriele Maltinti/Getty Images
Sufficienti (ma si può dare di più)
Il gruppo di mezzo risente delle aspettative della vigilia. L'Udinese (voto 6,5) ha avuto un inizio da incubo, poi dopo il cambio allenatore con Oddo al posto di Delneri è rinata e ha infilato una serie di 5 vittorie consecutive che ha riscattato le difficoltà iniziali. La Fiorentina di Pioli (voto 6) ha scontato la partenza con un mercato andato lungo ma poi ha trovato continuità ed è pronta al salto nella zona Europa League.
Sufficienza anche per la neopromossa Spal (voto 6) che a metà campionato sarebbe praticamente salva. Lo stesso voto per il Crotone, seppure con la macchia dell'addio di Nicola, tecnico del miracolo della scorsa primavera. Il Chievo (voto 6-) sta facendo il suo solito campionato molto pragmatico e con l'obiettivo di arrivare in fretta a fare i punti che servono per salvarsi.
Le squadre dietro la lavagna
Ci sono bocciature e bocciature. Alcune assomigliano a semplici esami da ripetere, come nel caso del Torino (voto 5,5) che non riesce mai ad esplodere completamente anche se sta pagando la stagione sfortunata e contraddittoria di Belotti, uomo gol e trascinatore. Stesso discorso per il Bologna (voto 5,5), comunque in linea di galleggiamento per la salvezza anche se prima o poi Saputo si attenderà anche altro, mentre il Verona (sempre 5) sta decisamente andando più piano dei programmi ed è inviaschiato nella zona rossa che non doveva appartenergli visti investimenti e sforzi sul mercato.
Il 5 pieno lo merita anche il Cagliari perché i sardi sono troppo incostanti e questa volta la salvezza sarà tutta da guadagnare nel girone di ritorno. Poi Sassuolo e Genoa (voto 4,5), squadre costruite male in estate e che hanno cambiato tecnico in corsa per cercare la scossa.
I peggiori? Il Benevento (voto 4) pur con tutta la simpatia per una realtà che evidentemente si sta misurando con qualcosa di troppo grande. E soprattutto il Milan (voto 4-) perchè non ci possono essere alibi e spiegazioni per una stagione buttata via in autunno dopo aver speso 230 milioni di euro sul mercato. I 14 punti di distacco dalla zona Champions League e le 8 sconfitte suonano già come una sentenza. Le ultime prove hanno dato la parvenza di una ripresina, ma anche l'impatto di Gattuso non è stato positivo. Un peccato per chi sperava di ritrovare in fretta i rossoneri nelle zone nobili della Serie A.
A margine ci sono le questioni societarie, dai dubbi sulle possibilità economiche della proprietà alle difficoltà con il Fair play finanziario della Uefa: vincoli che rendono complicato leggere nel futuro dalle parti di Milanello.