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Joel Kinnaman in "Silent night" (Carlos Latapi/Lionsgate)
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Silent night - il silenzio della vendetta, il ritorno di John Woo: video-intervista a Joel Kinnaman

Vent'anni dopo, la leggenda hongkonghese dell'action torna a Hollywood. Con un film di vendetta senza dialoghi, ma con un'infinità di combattimenti

Chiuso nel suo silenzio di dolore, rabbia e gola recisa, Joel Kinnaman è un vendicatore alle prime armi ma torreggiante in Silent night – Il silenzio della vendetta, il film del ritorno di John Woo a Hollywood, vent’anni dopo. Primo film americano per l’hongkonghese leggenda dell’action dopo Paycheck con Ben Affleck del 2003, uscirà nelle sale italiane il 30 novembre distribuito da Plaion Pictures. Arriva a cinque anni dal thriller asiatico Manhunt (2017).
Dici John Woo e pensi a cult come A better tomorrow (1986), The killer (1989) e Bullet in the head (1990), ai successi americani Face/Off- Due facce di un assassino (1997) e Mission: Impossible 2 (2000). Dici John Woo e già pregusti dal «Martin Scorsese dell’Asia», come lo ha definito la star d'azione Jean-Claude Van Damme, accurate coreografie di movimento, elaborate scene di combattimento, violenza esagerata da grande show.

Silent night si apre con un palloncino rosso che fugge verso il cielo e Kinnaman in pieno sforzo di corsa, mani sporche di sangue e addosso un maglione natalizio con il nasone di una renna a pon pon. E poi il primo faccia a faccia con i sanguinari di pericolose gang. È il preambolo a una storia di vendetta senza dialoghi dove un inerme padre di famiglia, ormai senza voce, è guidato da un’unica ossessione: «Ucciderli tutti».

In questo video in esclusivaun’intervista a Joel Kinnaman, il RoboCop del reboot del 2014, già governatore Will Conway nella serie tv House of Cards e nella banda dei supercattivi in Suicide Squad. Il 44enne svedese residente a Los Angeles qui racconta le sfide affrontate nello sviluppare un personaggio che non parla e nelle innumerevoli scene d’azione: «La mia ambizione è sempre stata quella di fare io stesso la maggior parte dei combattimenti».

Girato tra marzo e aprile 2022 in 40 giorni in Messico, dove sono stati ricreati i sobborghi americani fittizi, Silent night inanella senza soluzione di continuità inseguimenti classici, scontri tra bande, poliziotti inefficienti e un bisogno confuso di vendetta.

Nel cast, accanto a Kinnaman, c’è Catalina Sandino Moreno nella parte della moglie; il rapper attore Kid Cudi è il detective, Harold Torres, minacciosamente coperto di tatuaggi anche in viso, è il leader della gang Playa.

Joel Kinnaman in "Silent night" (Credits: Carlos Latapi/Lionsgate)

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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