Sky si prende i diritti tv della Champions League: ecco cosa cambia dal 2018
Battuta la concorrenza di Mediaset (che rilancia sulla Serie A). Prezzi, tecnologia e l'abbinata con l'Europa League fino al 2021
Sky ha vinto l'asta per i diritti tv della Champions League dal 2018 al 2021. Cambia nuovemente il panorama dell'offerta calcistica televisiva per i tifosi italiani che nel triennio che si concluderà con la finale di Cardiff tra un anno si erano abituati a doversi abbonare a Mediaset Premium per poter seguire le gesta dei migliori d'Europa.
Uno scenario che Sky aveva sofferto e che ha ribaltato offrendo una cifra altissima e prendendosi in abbinata anche i diritti dell'Europa League per il 2018-2021: una combinazione che ha convinto l'Uefa a preferire Murdoch all'offerta del Biscione che pure era stata competitiva dopo il super esborso da 220 milioni a stagione dal 2015 al 2018.
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Cosa cambia in concreto con la chiusura della gara per la Champions ed Europa League? Il quadro rimane in movimento per quanto riguarda i due grandi player televisivi operanti sul mercato italiano, nel senso che Mediaset proverà a rifarsi nell'asta per i diritti della Serie A. Però già oggi è possibile delineare lo scenario che si troveranno davanti gli utenti dall'agosto 2018.
Quanto sono stati pagati i diritti della Champions League?
Sky ha battuto Mediaset offrendo una cifra di 270 milioni di euro comprensiva dei diritti dell'Europa League valorizzata intorno ai 20 milioni a stagione. Significa un impegno da oltre 800 milioni nel triennio 2018-2021 per arricchire la propria offerta di 340 partite che nella seconda metà delle annate rappresentano il prodotto migliore per il calciofilo.
Dal 2018 la Champions League avrà la nuova formula con la certezza di vedere ai nastri di partenza ben 4 squadre italiane. Nelle ultime stagioni la caduta nel ranking Uefa e i guai nei preliminari avevano spesso ridotto la pattuglia a due sole presenze danneggiando i braodcaster. Il numero di partite garantite delle squadre italiane crescerà del 70%.
Quanto sono cresciuti i prezzi dei diritti tv?
L'offerta al rialzo di Sky (e anche quella di Mediaset che ha perso) dimostrano che il mercato dei diritti tv del calcio è più che mai vivo e in espansione. La crescita dei ricavi Uefa è impressionante: solo in Italia si è passati dai 97 milioni del biannio 2010-2012 ai 270 di questa asta con le tappe intermedie dei 160 nel triennio 2012-2015 e dei 227 del 2015-2018 targato Mediaset.
Nel resto d'Europa le cifre restano altissime. Il record è in Gran Bretagna dove BT (British Telecom) ha chiuso spendendo la bellezza di 1,36 miliardi di euro. La Champions League è un affare sempre più globale e dal 2021 le cose potrebbe migliorare ancora se l'Uefa riuscisse ad occupare anche qualche fine settimana per le sue partite...
Dove si potranno vedere le coppe nel 2017-2018?
Per la prossima stagione le cose non cambiano. Chi vorrà vedere la Champions League con la rincorsa di Juventus, Roma e Napoli (si spera) dovrà abbonarsi a Mediaset Premium mentre per l'Europa League di Lazio, Atalanta e Milan (se passerà il preliminare) bisognerà dotarsi di tessera Sky.
Resteranno anche le finestre in chiaro del mercoledì per le reti Mediaset - da verificare la volontà di trasmettere le italiane - e di TV8 il giovedì per una delle italiane dell'Europa League. Al momento non sono previsti accordi tra le due emittenti per uno scambio o condivisione di diritti.
Cosa succede per i diritti tv della Serie A?
In autunno la Lega proverà a rimettere in vendita i diritti della Serie A per il triennio 2018-2021 dopo l'asta andata male col ritiro strategico di Mediaset e l'offerta bassa di Sky. Mediaset ha annunciato che si muoverà per garantire ai tifosi "la miglior offerta televisiva" e si presume che tenterà il colpo di tagliare fuori Sky da alcuni dei pacchetti di maggior interesse.
Il punto, però, è proprio la composizione del'offerta. Quella a piattaforma ha fallito e i boradcaster preferirebbero un'asta per esclusive sul prodotto in modo da farsi la guerra. L'Antitrust dovrà garantire che tutto si svolga nell'interesse degli utenti, ma le regole sono ancora tutte da scrivere e certamente non sarà ininfluente la situazione in cui si troverà la trattativa tra Mediaset e Vivendi per il controllo di Premium. Da monitorare anche la posizione di Telecom.
Dal 2018 si vedrà una partita della Champions in chiaro?
Possibile. Sky dovrebbe subcedere i suoi diritti in chiaro a un altro operatore (Rai) per garantire la trasmissione di una gara di squadra italiana il mercoledì sera. Volendo Murdoch potrebbe anche fare da solo usando TV8, ma è probabile che voglia rientrare in parte dell'investimento fatto per battere Mediaset.
In ogni caso c'è tempo per decidere ed è una torta che attrae le tv perché la Champions League garantisce forti ritorni in termini di ascolti e vendita della pubblicità.
Ci saranno novità tecnologiche nell'offerta dal 2018?
Sky ha annunciato che per il ritorno della Champions League sulla sua piattaforma dl 2018 si aprirà l'era dell'altissima definizione per rendere sempre più attraente il prodotto calcio pergli abbonati. Già nei mesi scorsi con Mediaset si è sperimentato il 4K o UltraHD e ora si procede sul terreno della sfida tecnologica.
L'altra novità sono gli orari delle partite. Non più solo lo slot della prima serata il martedì e mercoledì, ma ci sarà anche il raddoppio alle ore 19 delle due giornate di gara sul modello dell'Europa League. Anche per questo i diritti sono costati di più: i broadcaster hanno un prodotto più ampio da mostrare ai propri clienti.