Le squadre più ricche: primo il Manchester United, Juventus nella Top 10
Secondo il report Deloitte il club inglese supera Barcellona e Real. Quattro italiane tra le prime venti, con fatturati oltre i 7 miliardi di euro
Tutto come previsto, anche senza qualificazione in Champions League. Il Manchester United diventa il club più ricco d'Europa grazie alla spinta dei contratti commerciali e della pioggia di soldi per i diritti tv della Premier League, supera Real Madrid e Barcellona e apre ufficialmente l'era del dominio inglese. Che è destinata a durare a lungo, così come la crescita dei marchi più forti economicamente del calcio mondiale.
E' la fotografia dell'edizione 2017 della Football Money League redatta da Deloitte. Un appuntamento ormai tradizionale per pesare lo stato di salute delle società e metterle in fila secondo parametri finanziari omogenei. Il Manchester United vola e si avvicina alla barriera del 700 milioni di euro di fatturato (689), sul podio restano le due grandi della Liga, ovvero Barcellona (620,2) e Real Madrid (620,1) e alle spalle il resto dei Paperoni d'Europa. Con uno spazietto, sempre più piccolo, anche per l'Italia.
Ecco la classifica Football Money League Deloitte per la stagione 2015-2016
Di seguito ecco la classifica delle squadre inserite nella Top 20 dei fatturati dal rapporto di Deloitte. Tra parentesi si trova la variazione rispetto alla graduatoria della passata stagione:
Manchester United (Ing) 689 (+2)
Barcellona (Spa) 620,2 (=)
Real Madrid (Spa) 620,1 (-2)
Bayern Monaco (Ger) 592 (+1)
Manchester City (Ing) 524,9 (-1)
Psg (Fra) 520,9 (-2)
Arsenal (Ing) 468,5 (=)
Chelsea (Ing) 447,4 (=)
Liverpool (Ing) 403,8 (=)
Juventus (Ita) 341,1 (=)
Borussia Dortmund 283,9 (=)
Tottenham Hotspurs (Ing) 279,7 (=)
Atletico Madrid (Spa) 228,6 (+3)
Schalke 04 (Ger) 224,5 (-1)
Roma (Ita) 218,2 (=)
Milan (Ita) 214,7 (-2)
Zenit San Pietroburgo (Rus) 196,5 (+1)
West Ham (Ing) 192,3 NEW ENTRY
Inter (Ita) 179,2 (+1)
Leicester (Ing) 172,1 NEW ENTRY
Alle spalle delle più ricche c'è una serie di outisder pronti a scalzare le grandi per entrare nel giro che conta. Anche qui spicca il dominio inglese, che rende la Premier League un torneo imponente per giro d'affari anche al di fuori del club delle solite note.
21° - Newcastle United (Ing) 168,2 22° - Southampton (Ing) 163,3 23° - Everton (Ing) 162,5 24°) Lione (Fra) 160 25°) Fenerbache (Tur) 157,7 26°) Galatasaray (Tur) 155,9 27°) Benfica (Por) 152,1 28°) Borussia Moenchengladbach (Ger) 149,3 29°) Sunderland (Ing) 144,4 30°) Napoli (Ita) 142,7.
Club più ricchi con fatturati sempre in crescita
Previsione rispettata anche sulla crescita complessiva del giro d'affari delle squadre più ricche d'Europa. I ricavi complessivi dei club compresi nella Top20 della classifica Deloitte sono cresciuti da 6.626.400 a 7.417.600 euro con una progressione del 12% quasi interamente legata all'aumento degli incasso dalla cessione dei diritti tv (49% del totale), mentre il botteghino ha fatto la parte minore (solo il 9%). E la previsione per il 2018 è che verrà agevolmente abbattuta la barriera degli 8 miliardi grazie all'entrata in vigore dei nuovi contratti per Premier League e Liga.
I club inglesi dominano e le due squadre di Manchester sono per la prima volta tra le cinque in testa alla graduatoria. In complesso ci sono 8 club della Premier nella Top20 (5 nella Top10) come già accaduto nelle ultime due stagioni. Allargando la visuale ai primi 30 il totale sale a 12, oltre metà dei partecipanti al campionato locale. E non è finita qui.
Le italiane: sorpasso Roma sul Milan
La campagna in Champions League ha permesso alla Roma di superare per la prima volta il Milan da quando viene stilata la Football Money League. In realtà sono soprattutto in rossoneri a segnare il passo, così come l'Inter che pure recupera una posizione rispetto al 2014-2015. La serie A mantiene il contingente delle 4 squadre nella Top20 (solo nel 2011-2012 ne aveva persa una per strada) ma i segnali non sono incoraggianti.
Tolta la Juventus, che rimane agganciata al trenino di testa, le altre dimensionalmente perdono peso a velocità preoccupante. Per capirlo basta fare un giochino con penna e calcolatrice: sommando i fatturati delle tre big nostrane (Roma, Milan e Inter con la Juve esclusa) il totale (612,1 milioni di euro) non basterebbe per salire sul podio. E le due milanesi (393,3 milioni) starebbero a fatica nella Top10. Urgono investimenti, strutture, risultati e una presenza costante nella Champions League.