Stare insieme fa bene alla salute
Una ricerca dimostra che gli uomini single presentano un tasso di mortalità più alto dei fumatori
“Meglio soli che male accompagnati” recita l’abusato proverbio. Viceversa, stare in “buona compagnia” fa stare bene non solo il cuore ma anche il corpo e la mente. Questa banale constatazione è stata dimostrata da uno studio inglese durato sette anni. Dalla ricerca coordinata dal professore Andrew Oswald della Warwick University è emerso che una relazione sentimentale serena, pur con le sue inevitabili difficoltà, migliora la salute dei due partner.
Sono stati in particolare il matrimonio e le relazioni di lunga durata a rivelarsi un reale toccasana. Questo è vero in particolare per gli uomini: i mariti presentano un tasso di mortalità inferiore del 9% rispetto a quello degli uomini non sposati. Per le mogli, che il più delle volte dedicano gran parte delle proprie energie alla famiglia, la riduzione del rischio è solo del 2,9% (faticano forse troppo rispetto ai consorti?).
Se da un lato l’affetto e la sicurezza garantiti da una relazione stabile fanno bene alla salute, dall’altro un’unione disarticolata, nervosa e agitata non aiuta, ma può provocare stress, alta pressione e perfino un maggior rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Tuttavia, non disperate: come ha registrato lo studio, recuperando un rapporto in crisi la salute torna florida e forte.
Un altro dato non trascurabile è il periodo in cui la coppia si è sposata o ha deciso di stare insieme in modo duraturo. È curioso che le unioni strette fino agli anni Sessanta riportino un livello di soddisfazione e serenità maggiore rispetto ai matrimoni celebrati più avanti, nonostante si caratterizzino per la discrezione e una certa mancanza di condivisione emotiva tra i partner. Ma è proprio l’assenza di conflitti che pare avere un effetto benefico sulla salute.
Qual è quindi il vero segreto per stare bene? Come ha concluso il professore Oswald, “Tollerarsi senza cadere nell’abitudine”.