La Storia; la serie tv adattamento del romanzo di Elsa Morante da stasera su Rai 1
Otto episodi, in onda in quattro serate che raccontano a partire dal discorso a Triste del 1938 di Mussolini la storia dell'Italia fascista
Quando si parla di una storia (con la “s” minuscola) che incrocia la Storia (con la “S” maiuscola), il pensiero va subito al romanzo di Elsa Morante. L’adattamento televisivo de “La Storia” - soggetto di serie e soggetti di puntata di Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo; sceneggiatura di Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi; regia di Francesca Archibugi; con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga e con Valerio Mastandrea; una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, in collaborazione con Thalie Images - in onda in 4 serate a partire da lunedì 8 gennaio in prima visione su Rai 1, parte proprio da qui: dal discorso pronunciato a Trieste nel 1938, con il quale Benito Mussolini dichiara l’ebraismo “nemico del Fascismo”, lugubre preludio alle leggi razziali. Nora, la mamma di Ida, ascolta turbata quelle parole alla radio e scrive alla figlia per rivelarle che loro sono ebree. A quel segreto, che porterà Ida ad avere sempre col mondo una relazione improntata a “una soggezione spaurita”, se ne aggiungerà un altro, in quel giorno di gennaio del 1941. Il soldato tedesco, infatti, seguirà Ida in casa e la violenterà, lasciandola poi incinta di un bambino: Useppe. La guerra, prima, e il dopoguerra, poi, segneranno a fondo la vita di Ida e dei suoi figli. Perderanno tutto, inesorabilmente, di fronte agli appuntamenti immancabili con il destino o, meglio, con la Storia.
Sinossi
L’Italia è ormai in guerra al fianco della Germania quando, in una giornata di gennaio del 1941, un soldato tedesco, scaricato a Roma quella stessa mattina per una breve tappa e capitato per caso nel quartiere di San Lorenzo, si mette alla ricerca di una casa chiusa, “non tanto per una voglia urgente e irresistibile, quanto, piuttosto, perché si sentiva troppo solo”. È ubriaco quando incontra Ida Ramundo vedova Mancuso, una maestra elementare di origine calabrese, già madre di un adolescente. Nel vederlo, Ida fissa il giovane soldato tedesco “con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore”. Perché Ida è ebrea, sebbene sia stata battezzata, e quello è il suo segreto.
(Rai)
Anticipazione prima puntata
La maestra Ida Ramundo è ebrea, ma lo tiene nascosto. Suo marito è morto anni prima e lei vive con il figlio Nino, adolescente bellissimo ed esuberante. La vita di Ida, fra la scuola e il quartiere San Lorenzo, a Roma, procede impaurita ma tranquilla, aiutata spesso dall’oste Remo. Un giorno di gennaio del 1941 tutto cambia: Gunther, un giovanissimo soldato tedesco, segue Ida in casa e la violenta. È quello il giorno in cui la Storia bussa alla porta di una donna normale: Ida si scoprirà incinta. E mentre Nino è lontano al campeggio con gli Avanguardisti, nasce un neonato magico, con degli occhi azzurri bellissimi.
Anticipazione seconda puntata
Al ritorno a casa, Nino non fa domande e si innamora immediatamente del fratellino, e il piccolo di lui. Fra i due s’instaura un legame fortissimo. Nino, però, fascista esaltato, abbandona la famiglia e il liceo, spezzando i sogni di Ida, per arruolarsi volontario in guerra, salutato da tutto il quartiere. Ida resta sola con il piccolo, soprannominato Useppe. La guerra sconvolgerà ben presto le vite di tutti: il quartiere di San Lorenzo viene bombardato, la casa di Ida distrutta e Blitz, il cagnolino di Nino, muore sotto le macerie.