Sanremo 2022: il meglio e il peggio della seconda serata
Checco Zalone e Amadeus (Ansa)
Televisione

Sanremo 2022: il meglio e il peggio della seconda serata

Prima la favola politicamente scorretta, poi la parodia del trapper e infine il finto cugino virologo di Al Bano. Da vero fenomeno qual è, Checco Zalone si è preso il palco e ha trasformato la seconda puntata di Sanremo 2022 in uno show nello show, menando fendenti a più riprese tra le pieghe di una comicità apparentemente pop ma piena di sottotesti geniali. Zalone a parte, dopo una partenza col botto (e ascolti da capogiro), lo show rallenta di ritmo e tutto il lavoro è sulle spalle di Amadeus, che tira la volta in solitaria visto che l’attrice Lorena Cesarini si fa sopraffare dall’emozione e non entra mai davvero in parte, costringendo il conduttore agli straordinari (la defezione di Luca Argentero all’ultimo minuto, causa lutto in famiglia, ha costretto gli autori a riscrivere mezza scaletta in poche ore). Ecco il meglio e il peggio della serata.

IL MONOLOGO ANTIRAZZISTA DELLA CESARINI L’intenzione era giusta, la riuscita meno. Nata a Dakar da mamma da madre senegalese e papà italiano, Lorena Cesarini racconta che al momento dell’annuncio della sua partecipazione al Festival sui social le sono piovute addosso critiche di ogni sorta per via della colore della sua pelle. «Hanno scritto cose tipo “Non se lo merita. L’hanno chiamata lì perché è nera”, “è arrivata l’extracomunitaria” e ancora “forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori”. Sono italiana e ne vado fiera. Mi sono arrabbiata, poi me la sono fatta scivolare. Ma resta la domanda: perché c’è gente che sente la necessità di scrivere questo sui social?». Poi cita lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, piange e perde il filo del discorso. Nel complesso della serata, si perde nello show e non spicca. Voto: 5

LA FAVOLA SCORRETTA DI ZALONE Checco Zalone è uno che ride dei difetti e del lato becero degli italiani: te li sbatte in faccia e ti costringe a farci i conti. E lo fa con un sarcasmo così scorretto che a tratti è disturbante. Accade anche con la “favola” Lgbtq calabrese in cui Oreste, trans brasiliano invitato al ballo a corte s’innamora del principe ma il re omofobo (che si scopre essere suo «cliente affezionato») non vuole. Scoperchia le ipocrisie e punge gli omofobi, che probabilmente manco si accorgono di essere i bersagli viventi della satira di Luca Medici. Voto: 7

Mika, Laura Pausini e Alessandro Cattelan (Ufficio Stampa Rai)

PAUSINI LANCIA EUROVISION 2022 Di sorprendente non c’era nulla, visto che le indiscrezioni circolavano da mesi senza tregua. Ma ora è ufficiale: a condurre l’Eurovision Song Contest da Torino, il prossimo maggio, saranno Mika, Alessandro Cattelan e Laura Pausini. L’annuncio dal palco dell’Ariston è la chiusura del cerchio: l’evento è tornato in Italia grazie alla vittoria dei Mäneskin, che pochi mesi prima avevano vinto proprio Sanremo. Sinergia riuscita, non c’è che dire. Voto: 7.

IVA ZANICCHI SI PRENDE L’ARISTON Sarà l’effetto Berti, sarà che la quota over alla fine tira sempre ma l’Ariston in piedi per Iva Zanicchi è un tributo inaspettato. A 82 anni Ivona graffia, eccome se graffia, nonostante la canzone non sia esattamente il meglio del suo repertorio. Ma Iva non si tocca: emozionata come una ragazzina, acuto dopo acuto, a colpi di «Voglio amarti nei pensieri, nelle mani/Voglio amarti con l’anima e di più» (siamo all’hard in terza età), strappa la standing ovation. «Il mio Sanremo può finire qui!», azzarda. Avercene di Zanicchi. Voto: 8

LA TRIPLETTA FAVOLOSA DI ZALONE Amadeus sa che Zalone è il suo asso nella manica e lo spalma nella scaletta in una tripletta potenzialmente perfetta per lo share. Dopo la favola politicamente scorretta, arriva la parodia del trapper, che ribattezza Ragadi: il suo Poco ricco, satira originale che sbeffeggia i tic di certi cantanti, può diventare una hit. Poi il gran finale, con Orazio Carrisi, presunto cugino virologo di Al Bano, personaggio attraverso cui stronca l’onnipresenza di certi virologi tele star. Voto: 9

ROVAZZI, NON PERVENUTO Che il pretesto dell’esibizione sulla nave da crociera sia funzionale alla pubblicità è palese. Ma un briciolo di mordente, un guizzo in più Fabio Rovazzi ce lo potrebbe mettere: invece si fa sovrastare persino dai look surreali dell’incontenibile Orietta Berti, ormai la Zia Mame d’Italia. Non pervenuto. Voto: 5

LA CHIUSURA ANTICIPATA Dopo due anni di critiche feroci per le chiusure da nottambuli, Amadeus ha riportato la lancetta indietro: la seconda puntata ha chiuso persino prima dell’una. Roba da urlare al miracolo. Voto: 10.

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Francesco Canino