Omicidio alla Casa Bianca: "The Residence" è la nuova serie Netflix di Shonda Rhimes
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Omicidio alla Casa Bianca: "The Residence" è la nuova serie Netflix di Shonda Rhimes

Un omicidio alla Casa Bianca, un maggiordomo assassinato e 157 sospettati: "The Residence" è un giallo che fonde satira e intrighi politici in una serie tv Netflix prodotta dalla Shondaland di Shonda Rhimes

Neanche la residenza più sorvegliata del mondo è al sicuro dai misteri. "The Residence", la nuova serie Netflix prodotta dalla Shondaland di Shonda Rhimes, ci porta dietro le porte della Casa Bianca per svelare un giallo inaspettato. Un mix esplosivo tra thriller e commedia che trasforma i corridoi del potere in una gigantesca scena del crimine.

L’ideatore Paul William Davies confeziona un classico giallo in perfetto stile Agatha Christie, trascinandoci tra le 132 stanze della White House con un’inedita coppia di detective. Il mistero si dipana in otto episodi, disponibili su Netflix dal 20 marzo, e promette di incollare gli spettatori allo schermo con una combinazione irresistibile di tensione e ironia.

Chi è l’assassino?

Ispirata al libro "The Residence: Inside the Private World of the White House" di Kate Andersen Brower, la serie ci immerge nel microcosmo dello staff presidenziale, dove il protocollo e l’etichetta si scontrano con il caos di un omicidio. La detective protagonista, Cordelia Cupp (interpretata dalla straordinaria Uzo Aduba, nota per Orange is the New Black), è una sorta di Benoit Blanc al femminile: eccentrica, geniale e pronta a svelare il colpevole di una cena con delitto in grande stile.

La vittima? Il maggiordomo Wynter, interpretato da Giancarlo Esposito (Breaking Bad), trovato morto in una delle tante stanze della Casa Bianca durante una sontuosa cena di Stato in onore del Primo Ministro australiano Stephen Roos (Julian McMahon, Nip/Tuck). Tra gli invitati spiccano anche Kylie Minogue (nella realtà ex cognata di McMahon) e Hugh Jackman… anche se quest’ultimo non lo vedrete mai.

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L’omicidio avviene nel bel mezzo di una serata già funestata da intoppi e contrattempi. Quando Wynter scompare, nessuno immagina che il suo corpo senza vita giaccia in una delle camere dell’edificio più protetto del mondo. Per risolvere il caso, entra in scena Cordelia Cupp, consulente della polizia di Washington e mente brillante, incaricata di scoprire la verità prima che l’intero sistema collassi e il Presidente Perry Morgan (Paul Fitzgerald) si ritrovi a gestire un potenziale disastro diplomatico.

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La narrazione si sviluppa su due piani temporali: da una parte l’indagine di Cordelia tra 157 sospettati, dall’altra le udienze che si svolgono mesi dopo, in cui il detective dell’FBI Edwin Park (Randall Park), la nuova responsabile del personale Jasmine Haney (Susan Kelechi Watson) e molti altri vengono interrogati dal senatore Aaron Filkins (interpretato dall’ex senatore e attore comico Al Franken). Ma l’atmosfera è tutt’altro che istituzionale: la collega litigiosa Margery Bay Bix (Eliza Coupe) interrompe di continuo, scoperchiando i tentativi del consigliere presidenziale Harry Hollinger (Ken Marino) di insabbiare lo scandalo.

"The Residence" non è solo un intricato caso da risolvere, ma anche una satira pungente sul dietro le quinte della Casa Bianca. Tra maggiordomi, chef, fioristi e guardie, la serie esplora il lato nascosto del potere, dove ogni membro dello staff potrebbe essere il colpevole. Il tono è imprevedibile, il ritmo serrato e la tensione si mescola con una vena comica irresistibile.

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Riuscirà Cordelia Cupp a smascherare l’assassino prima che sia troppo tardi?

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Chiara De Zuani