Vivere non è un gioco da ragazzi: tutto sulla nuova serie di Rai1
Televisione

Vivere non è un gioco da ragazzi: tutto sulla nuova serie di Rai1

La fiction con Nicole Grimaudo, Stefano Fresi, Claudio Bisio e Riccardo De Rinaldis Santorelli, al via lunedì 15 maggio. La droga irrompe nella vita del 18enne Lele, travolge la sua vita e quella della sua famiglia: tra fughe, colpe e responsabilità, tutti dovranno fare i conti i propri segreti

Cosa accade nella vita di un 18enne quando un gesto apparentemente piccolo innesca un effetto valanga che travolge la sua vita, quella dei suoi amici e della sua famiglia? A quel punto è meglio pagare per le proprie colpe o tentare di nasconderle? Ruota attorno a queste domande la trama di Vivere non è un gioco da ragazzi, la nuova serie di Rai1 con Nicole Grimaudo, Stefano Fresi, Claudio Bisio e Riccardo De Rinaldis Santorelli, diretta da Rolando Ravello e ispirata al romanzo Il giro della verità di Fabio Bonifacci. Una pasticca di Mdma innesca un gioco spietato, in cui Lele e il suo gruppo di amici si trovano stretti fra forze troppo grandi per loro: le indagini di un poliziotto ambiguo, le minacce di una banda criminale, le ansie delle famiglie, i tormenti della coscienza. Ecco di cosa parla da fiction prodotta da Picomedia - che ha realizzato anche la fenomenale Mare Fuori -, tre puntata al via da lunedì 15 maggio.

Vivere non è un gioco da ragazzi, la nuova serie di Rai1

Lele ha 18 anni, è il classico bravo ragazzo di umili origini, frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese ed è innamorato di Serena, bellissima e intelligente. Una sera lei lo invita in discoteca e Lele per fare colpo sulla ragazza prende una pasticca di Mdma. In poco tempo, viene risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga, ma rimane senza soldi e per continuare a frequentare Serena si ritrova a comprare le pasticche nel suo quartiere e a rivenderle in discoteca al doppio del prezzo. Una sera ne vende una al suo amico Mirco, che viene trovato morto il giorno dopo proprio a causa della droga. Tormentato dai sensi di colpa perché convinto di essere l’assassino del suo amico, per Lele inizia un calvario che stravolge il rapporto con Pigi, il suo migliore amico, con Serena e con i suoi genitori. «Fuga, colpa, responsabilità, segreti: sono i termini-chiave di una storia di formazione che dai giovani si allarga agli adulti, con la stessa domanda che incombe su tutti. Si può davvero fuggire da sé stessi?», spiega Fabio Bonifacci, lo sceneggiatore della serie.


La trama e il cast della fiction con Grimaudo, Fresi e Bisio

Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli), Serena (Matilde Benedusi) e i loro amici stringono un patto di omertà per custodire il segreto sull’uso di droghe, ma tutti protagonisti vivono una profonda crisi che porta ciascun membro a fare i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori. Dopo molte vicissitudini, dolori e scoperte, Lele decide di liberarsi dal peso delle menzogne e del senso di colpa. Così confessa tutto prima al padre Marco (Stefano Fresi) e poi al poliziotto Saguatti (Claudio Bisio): la sua rivelazione scatenerà una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i personaggi a fare i conti con i propri segreti. «Il tono è quello di un viaggio drammatico nel dolore e nella colpa, che però incrocia spesso la leggerezza dell’adolescenza e la naturale commedia della vita, con un finale aperto alla speranza: se non scappi da ciò che sei, se stai lì e affronti quel che devi, ce la puoi fare», aggiunge Bonifacci.


Vivere non è un gioco da ragazzi, le anticipazioni della prima puntata

Lele vive a Bologna in periferia ma va in un liceo del centro coi figli dei ricchi. Il padre artigiano è appena stato truffato da un imprenditore senza scrupoli e la paghetta di Lele è bassa. Ma è innamorato di Serena, che gli sfugge per un suo problema segreto, e per uscire con lei sperimenta le droghe e inizia a vendere una pasticca a settimana perché non ha i soldi per le serate. Ma una sera dà una “pasta” all’amico Mirco (Tommaso Donadoni) che viene trovato morto. Lele si sente un assassino, vorrebbe confessare ma il suo amico del cuore Pigi (Pietro De Nova), figlio di un penalista, lo convince a non farlo. Iniziano i tormenti della sua coscienza, uniti a pericoli più concreti: Saguatti, un poliziotto ambiguo sospetta di lui e vuole farlo confessare, gli spacciatori da cui ha comprato la pasticca minacciano di ucciderlo se parla. E Anna (Nicole Grimaudo) e Marco (Stefano Fresi), i suoi genitori, già alle prese con mille guai, vedono sparire il loro figlio in un tunnel di angosce di cui nulla sanno.

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Francesco Canino