Zelig
Ufficio Stampa Mediaset
Televisione

Zelig: il ritorno è vincente ma sa di malinconia

Parte con oltre 4 milioni di spettatori con il 22.3% di share il primo dei tre show evento per celebrare i venticinque anni di sodalizio tra Mediaset e Zelig. Funzionano Teocoli, la Mannino e Forest, ma l'effetto dejà vù di altri comici sa di operazione nostalgia

Diciamolo: non c'è niente di più triste di una celebrazione che fa flop. E almeno questo pericolo Canale5 lo ha schivato abbondantemente: la prima delle tre puntate evento di Zelig, andata in onda giovedì 18 novembre, è stata vista da oltre 4 milioni di spettatori con il 22.3% di share. La gente ha voglia più che mai di risate, evasione e leggerezza in questo periodo ed ecco spiegati in parte i numeri importanti dello speciale che celebra i venticinque anni di sodalizio tra Mediaset e Zelig - la prima puntata fu trasmessa nel 1996 su Italia 1 - e i trentacinque anni di storia del marchio da cui nacque lo show tv ideato da Gino&Michele e da Giancarlo Bozzo. Zelig è vivo è lotta con noi. Ma non mancano i ma, tipici di ogni operazione tendenza tv nostalgia.

Cos'ha funzionato? La ritrovata alchimia tra Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, che sembravano aver smesso l'altro ieri di condurre assieme. Invece è passato qualche lustro. Bisio sguazza su quel palco, altro che l'Ariston (il suo Sanremo con Baglioni e la Raffaele non fu memorabile), la Incontrada ritrova il tocco giusto dopo l'esperienza a Striscia la Notizia francamente opaca. Assieme palleggiano che è una meraviglia. Spiccano poi Teo Teocoli, uno che a 76 anni il palco se lo mangia a colazione e dà i punti a tanti giovani aspiranti comici, Teresa Mannino, reduce dal boom di ascolti dei suoi spettacoli teatrali (trasmessi dal Nove) e il surreale Mago Forest. Per il resto, le note dolenti sono impastate di malinconia: Annamaria Barbera fa Sconsolata, Giovanni Vernia torna al Gilez, Maurizio Lastrico ripropone l'autista dell'autobus (chi l'ha visto in uno suoi spettacoli sa che il suo repertorio ha pezzi decisamente più interessanti). Un dejà vù che si ripete e che non rende giustizia a questi bravi artisti: l'impressione è che somiglino a quei cantanti che per compiacere il pubblico dopo trent'anni cantano sempre e solo la hit con cui hanno esordito. E a proposito di esordienti, difficile giudicarli dopo una sola puntata: è giusto che abbiano modo e tempo di crescere.

Quanto agli ascolti, sono lontanissime le serate con oltre 9 milioni di spettatori, ma Canale 5 gongola per i picchi di oltre 5,7 milioni e il 27.2% di share, oltre che per i dati sul target pregiato, i 15-64enni, con lo share che si assesta sul 26.1%. Non era facile fronteggiare Un professore, la serie di Rai1 con Alessandro Gassmann (uno che ultimamente non sbaglia una fiction). Numeri in controtendenza rispetto all'ultima edizione di Zelig, quella con la coppia Hunziker-De Sica: la prima puntata andò in onda il 1° dicembre del 2016 e si fermò a 3.671.000 con il 16.8% di share, nonostante la platea complessiva fosse più alta di quella presente ieri sera davanti alla tv. E fu l'inizio della fine che portò per tutta una serie di ragioni Mediaset a chiudere ZeligZelig: il marchio che aveva portato in scena l'avanguardia della comicità per lungo period, ad un certo punto fu costretto a fare i conti con un meccanismo inceppato, complici l'emorragia di idee e moltiplicarsi di show comici in tv che alla fine stancarono il pubblico. Chissà se queste tre puntate evento serviranno a dare nuova linfa al format o se sarà solo una bella celebrazione malinconica ripensando ai fasti del passato?

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Francesco Canino