Tutti contro la Juve: cronaca di una settimana di fuoco
Giocatori, allenatori, opinionisti, addetti ai lavori e non: chi sale e chi scende nella classifica dei "migliori" commenti sulla classe arbitrale
Si è chiusa una settimana molto calda per il nostro calcio. Una settimana che ha lasciato il segno anche su chi, come noi, segue da tempo le vicende di casa Juve e che con i j’accuse e i piagnistei contro una classe arbitrale corrotta e faziosa ci convive praticamente da quando è nato. È quindi con gioia che inaugurariamo un nuova rubrica dedicata alle migliori invettive contro i fischietti italiani, uno spazio che – ne siamo certi – avrà sempre molto materiale da cui attingere.
La classifica di questa prima settimana:
1. Aldo Grasso - 10 punti
Noto tifoso del Torino e critico televisivo cura una videorubrica su Corriere.it in cui dovrebbe parlare di televisione. I 19 anni di astinenza da una vittoria nel derby, però, non lo fanno dormire. Si inventa una clip su Calcio e moviola in campo, ma scade subito nel: “Il rigore negato al Toro, la Juve è forte perché aiutarla?” Premio speciale uso privato di mezzo pubblico. Voto 10 e lode.
2. Luca Telese – 5 punti
Giornalista di indubbia professionalità, sconta anni di troppa vicinanza con l’ex sodale Marco Travaglio e scade in una raffazzonata e usurata enciclica contro la sudditanza psicologica. E’ convinto che Cassano giochi nel Torino e che il dito indice sia il medio. In evidente stato confusionale. Meravigliosa la chiusa finale: “La sudditanza psicologica è la declinazione calcistica di un eterno problema italiano: l’istinto di correre in soccorso del vincitore, il conformismo, la reverenza non dovuta verso i potenti”, medley epico e strappalacrime tra il miglior e Casaleggio e un Aldo Biscardi d’annata.
3. Mazzarri – 3 punti
Meriterebbe il primo posto, ma siamo sicuri che saprà riprendersi ciò che gli è dovuto già da domenica prossima. Contro la Fiorentina viene convalidato a Icardi un gol in evidente fuorigioco e il tecnico toscano dichiara: “Come sapete da qualche settimana ho deciso di non commentare più gli episodi arbitrali né a favore, né contro”. Poi però si rimangia tutto la giornata successiva. Dopo un rigore negato all’Inter contro il Cagliari dichiara: “Ci sono scelte arbitrali che parlano da sole: su Icardi c'era un rigore netto nel finale”. Inarrivabile.
4. Carlo Taormina – 2 punti
Avvocato penalista in evidente crisi di notorietà, ripudiato da Bruno Vespa e in piena astinenza da plastici di Porta a Porta si affaccia con garbo sui social media twittando: “Juve solita ladra. Serve la galera per gli arbitri o questa truffa non finirà mai”. Non contento litiga con un finto Moggi alla Zanzara. Rischia una querela. Premio speciale della critica.
5. Mario Giordano – 1 punto
Da uno come lui, giornalista televisivo scafato, ci aspettavamo quanto meno un'analisi con un pizzico di acume. E invece lo ritroviamo da Perluigi Pardo a TikiTaka con un copione abbastanza ritrito, senza novità, né acuti. “Non è questione di rigore non dato, è questione di arbitro che vede e volutamente ed in malafede decide di non intervenire. E la prova evidente è nella mancata espulsione di Vidal che dopo il primo giallo, fa fallo di mano e poi ne fa altri due, senza mai essere punito. Succede sempre e solo con la Juve. Guarda caso che strana coincidenza. Tre derby su tre sono stati decisi dall'arbitro. Non sarebbe una novità se ci fosse qualcosa sotto per la Juve che di queste cose ha una certa esperienza...Il fallo su Llorente? Se ne vedono centomila". Un po’ troppo scolastico nell’esecuzione. Nulla di nuovo sul fronte occidentale e neppure su quello granata.