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L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio

Una galleria di ritratti tutta “al femminile” in mostra sino al 3 novembre al Centro Matteucci di Viareggio

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Virgilio Guidi /Ufficio Stampa Studio Esseci

Virgilio Guidi, Donna dalla cintura rossa, 1934

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Vittorio Corcos /Ufficio Stampa Studio Esseci

Vittorio Corcos, Anna Belimbau, 1900.

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Francesco Hayez/Ufficio Stampa Studio Esseci

Francesco Hayez, Ritratto di Elisabetta Bassi Charl,1829

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Michele Tedesco /Ufficio Stampa Studio Esseci

Michele Tedesco, Lettura in terrazza, 1875 ca.

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Giovanni Fattori/Ufficio Stampa Studio Esseci

Giovanni Fattori, Ritratto della cognata Carlotta Scali, 1865 ca..

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Federico Zandomeneghi/Ufficio Stampa Studio Esseci

Federico Zandomeneghi, La guardianadi tacchini,1890-1895.

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Silvestro Lega/Ufficio Stampa Studio Esseci

Silvestro Lega, Ritratto della signorina Titta Elisa Guidacci, 1888.

L’universo femminile tra ‘800 e ‘900 in mostra a Viareggio
Giuseppe de Nittis /Ufficio Stampa Studio Esseci

Giuseppe de Nittis, In vedetta,1880/1882

Fattori e Lega, Induno e Hayez, Favretto, Casorati e Sironi: questi solo alcuni dei nomi in mostra al Centro Matteucci di Viareggio, che ospita un’affascinante selezione di ritratti femminili realizzati fra Ottocento e Novecento, senza trascurare i due dopoguerra, forieri di grandi mutamenti

Dove e Quando

Ad ospitare la mostra, visitabile dal 2 giugno al 3 novembre 2019, il Centro Matteucci per l’Arte Moderna in Via G. d’Annunzio 28 a Viareggio

La Mostra, perchè è interessante

Curata da Giuliano Matteucci – con interventi di Cristina Acidini e Camilla Testi – e intitolata “L’Eterna Musa. L’universo femminile tra ‘800 e ‘900”, quest’interessante esposizione si può definire una parata di donne reali o idealizzate, in cui nessun “modello femminile” manca all’appello: dall’angelo del focolare alla sirena ammaliatrice, dalla popolana alla borghese, dalla avoratrice alla padrona di casa della buona società.

Una carrellata di donne liete o malinconiche, operose o riflessive, ricche di una sensualità che, proprio perché non platealmente esibita, cattura sguardo e sentimento; ciascuna – a modo suo – incarnazione degli infiniti prototipi stratificati nell’immaginario culturale dell’Occidente.

In sintesi, per dirla con le parole del curatore, questa mostra è “Una galleria d’istantanee tratte da un ideale album di famiglia che è andato formandosi nelle stagioni più diverse della vita … un gruppo di antidive, nel quale si troverebbe certamente a disagio la determinata femminilità di una Marie Curie o di una Coco Chanel, poiché a prevalere è un altro tipo di donna che non ha difficoltà a confermarsi moglie e madre, in quei ruoli, insomma, che nella routine del quotidiano ne nobilitano i sentimenti e lo spirito”


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