Var: Lazio-Roma, rigore ed espulsioni. Banti sarebbe stato aiutato
La sfida dell'Olimpico riletta con la sperimentazione (offline) dell'assistenza video. Per capire cosa cambierà l'anno prossimo
Lazio-Roma: contatto tra Bruno Peres e Biglia, rigore o nulla?
Lazio-Roma - Al 29' del primo tempo Bruno Peres cade a cavallo dell'area. Banti prima non assegna nulla, poi su suggerimento dell'addizionale concede il rigore e, infine, opta per la punizione con ammonizione per Biglia. La Var sarebbe intervenuta? Con quale interpretazione?
Fattispecie molto particolare che ci consente di capire il motivo per cui la VAR sarà fondamentale per azzerare (o quasi) sviste come questa, causata in primo luogo da una errata interpretazione da parte degli (inutili se non dannosi) addizionali. In un primo momento Banti sceglie la via corretta, lasciando proseguire il gioco nonostante il contatto, provocato non dal movimento di Biglia ma da una fortuita scivolata di Bruno Peres che va ad incocciare la gamba del centrocampista laziale.
Calvarese, probabilmente ingannato dalla prospettiva e non accortosi della scivolata del difensore romanista, avoca a sé la decisione suggerendo a Banti l'infrazione, in un primo momento individuata all'interno oppure sulla linea dell'area di rigore. Non so per quale motivo Banti abbia posizionato il pallone al di fuori dell'area dopo aver indicato il dischetto, fatto sta che tale decisione ha impedito la concessione di un rigore sostanzialmente inesistente.
Con la VAR, il cui utilizzo è espressamente previsto dal protocollo di sperimentazione in caso di concessione di un calcio di rigore, si sarebbe evitato sia il possibile errore (calcio di rigore) sia l'errore commesso (calcio di punizione dal limite che non ha alcuna spiegazione concreta).
Domanda ulteriore: come sarebbe ripresa la gara dato che la stessa è stata interrotta a pallone in gioco? La soluzione più probabile sarà di riprendere con una rimessa da parte dell'arbitro nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell'interruzione, in linea con le fattispecie similari (interruzioni per oggetti estranei, particolari incidenti di gioco, momentanea impraticabilità del campo ecc.).
Lazio-Roma - Al 29' dei primo tempo Bruno Peres cade a cavallo dell'area di rigore. Banti prima non assegna nulla, poi su suggerimento dell'addizionale concede il rigore e, infine, opta per la punizione con ammonizione per Biglia. La Var sarebbe intervenuta? Con quale interpretazione della scivolata di Bruno Peres antecedente il contatto?
Lazio-Roma: rissa dopo il gol di Strootman. Quali provvedimenti?
Lazio-Roma - Dopo il vantaggio della Roma si accende una mischia in campo con protagonisti tutti i giocatori delle due squadre, compresi alcuni panchinari. La Var che potere ha di rilettura di una sequenza come questa?
Altra fattispecie specificamente prevista dal protocollo dell'IFAB. In questo caso si tratta di comprendere se un calciatore si sia reso colpevole di un atto meritevole di espulsione, sfuggendo all'attenzione od alla corretta valutazione dell'arbitro e dei collaboratori. Nel caso specifico il gesto di Strootman, per quanto non possa dirsi violento, è e rimane irriguardoso nei confronti del calciatore avversario. Ricordiamo che, a livello disciplinare, non vi è alcuna differenza tra un calciatore titolare ed uno di riserva o sostituito.
Nell'episodio indicato, in ogni caso, la riproposizione delle immagini avrebbe consentito a Banti di rivalutare la sanzione a carico di entrambi i giocatori. Giallo? Rosso? Una risposta univoca non può essere indicata poiché si tratta di una di quelle circostanze in cui è il metro di giudizio dell'arbitro a portare alla decisione da assumere. Per essere più chiari: un arbitro molto severo avrebbe espulso entrambi, un arbitro più riflessivo (come Banti) avrebbe potuto optare per un giallo per comportamento antisportivo di entrambi.
In ogni caso è evidente che un errore è stato commesso: per due comportamenti molto simili non possono essere mostrate due sanzioni disciplinari differenti. Forse l'unico, vero errori di Banti in un derby diretto molto bene (al netto del pasticcio nel primo tempo scaturito, però, da un errore di Calvarese).
Barcellona-Real Madrid: mani di Carvajal con l'arbitro a grande distanza
Barcellona-Real Madrid - Mani di Carvajal in area di rigore e protesta dei gicoatori del Barcellona. Penalty?
Torniamo al concetto di “concessione o meno di un calcio di rigore”. La sensazione, ascoltando alcuni addetti ai lavori, è che la strada che verrà seguita sarà quella di utilizzare piuttosto spesso lo strumento tecnologico in situazioni di dubbio estremo in area di rigore.
A Barcellona l'episodio è geograficamente “problematica” per l'arbitro e per l'assistente che si trovano nella peggior posizione possibile: l'assistente è dall'altra parte del terreno di gioco, ad almeno 40 metri di distanza ed il tocco di braccio può solo intuirlo. Sulla base delle intuizioni non si fischia MAI un calcio di rigore. L'arbitro, da parte sua, si trova dietro al difendente e non potrà mai essere certo della parte del corpo con cui il pallone è stato intercettato: petto? Braccio? Spalla? Anch'egli può aver avuto una sensazione ma una sensazione non deve mai essere sufficiente per assumere una decisione di tale importanza.
La VAR, in pochi secondi e dall'inquadratura dal basso, avrebbe consentito all'arbitro di assegnare un calcio di rigore al Barcellona (il braccio di Carvajal è molto largo, evenienza per la quale il difendente si assume la responsabilità di un eventuale tocco irregolare per aver ampliato il volume corporeo) senza alcuna sanzione disciplinare.
Fiorentina-Palermo: Tomovic su Alesaami è da rigore e rosso?
Fiorentina-Palermo - Nei primi minuti c'è un contatto tra Tomovic e Alesaami lanciato a rete. Rischio di fallo su chiara occasione da gol con conseguente eventuale rigore ed espulsione (o ammonizione)
Giornata “strana”, per certi versi, dato che si sono ripetuti in più campi fattispecie differenti nella dinamica ma molto simili nelle conseguenze. Anche in questa circostanza, e sulla base di quanto prescritto dagli indirizzi dell'IFAB, l'episodio sarebbe stato passibile di rivisitazione con la VAR. Trattandosi di circostanza nella quale l'arbitro non è intervenuto, lo stesso avrebbe potuto attendere di interrompere il gioco non appena il pallone fosse uscito dalle linee perimetrali (oppure fosse stato “statico” in una zona ininfluente del terreno di gioco).
Una volta rivisto e non essendoci (a mio parere) evidenti elementi a supporto della scorrettezza, l'arbitro avrebbe semplicemente confermato la prima decisione (molto complessa, in ogni caso) facendo riprendere la gara conseguentemente all'interruzione.
Perché questa rubrica
Ancora un anno e la moviola in diretta entrerà nel calcio a pieno titolo. Lo ha già fatto con la Goal line technology, che ha azzerato le discussioni sui gol-non gol e accadrà anche con la Var (Video Assistant Referees), ora in fase di sperimentazione sui campi della serie A e in altri campionati.
Un supporto per i direttori di gara, applicabile però solo per determinate tipologie e casistiche di gioco, come l'ex-arbitro di Serie A Luca Marelli (clicca qui per il suo blog) spiega giornata dopo giornata in esclusiva ai lettori di Panorama.it, analizzando gli episodi più discussi o emblematici del turno. Con una premessa fondamentale: la Var non è stata ideata per valutare ogni episodio dubbio, ma invece per evitare gli errori molto vistosi e soprattutto quelli che possono indirizzare l'esito di una gara.
Parliamo dunque di sviste evidenti rispetto a calci di rigore, scambi di persona (rarissimi, per la verità), reti realizzate in fuorigioco oppure decisioni su particolari avvenimenti che comportino sanzioni disciplinari a carico dei calciatori.