Ci sono sfide che Vasco ha ingaggiato da tempo con se stesso. L’ultima in ordine di tempo è stata riempire per sette volte San Siro. Non lo aveva mai fatto nessuno prima e quindi non poteva che farlo lui che, numeri alla mano, è il Re degli Stadi. Sul monumentale rito collettivo che sono i suoi concerti c’è poco da aggiungere. Basta andarci per vedere in diretta quello che non succede in nessun altro live.
Fatta questa premessa, parliamo di musica, perché Vasco nel corso degli anni ha messo insieme una superband di professionisti straordinari, con un tiro e una carica unici, impeccabili, ma passionali, un muro di suono come ne esistono pochi al mondo. Sono loro che regalano alle canzoni in versione live una nuova vita, un nuovo approccio. Il resto, anche in questo album, lo fa il pubblico, con le vibrazioni di migliaia di voci all’unisono.
Si parte forte con i fiati (a cura di Ferrari-Bianchi-Solimando) che introducono Blasco Rossi e si prosegue lungo un’unica onda emotiva che attraversa la storia. Asilo Republic è punk senza se e senza ma, memoria storica degli esordi di una carica rock and roll che in Italia a fine anni Settanta non era contemplata. Travolgente Gli Spari Sopra, con la sezione ritmica (Montanari-Renda) in grande evidenza.
La scaletta delle notti a San Siro è un viaggio, un roller coaster di emozioni e adrenalina. Dall’intensità di Gli sbagli che fai a una versione superlativa di Come Stai, al tuffo negli 80’s con Bollicine e poi qualche anno più indietro con i brividi di Jenny è pazza.
C’è Vasco perfettamente padrone della sua voce e è c’è una band che ridisegna e rimodella le canzoni con una padronanza totale sotto la direzione musicale di Vince Pastano. E poi c’è Stef Burns, che quando parte con l’assolo de Gli Angeli raggiunge vette altissime. L’empatia con i tre anelli della Scala del Calcio è assoluta, e quando inizia Il mondo che vorrei l’effetto sinestesia è di un’evidenza sbalorditiva. Come sempre, ma forse questa volta un po’ di più.
“Quell’inferno che esiste veramente” di Se ti potessi dire introduce l’atto finale del rito: Siamo solo noi, Vita spericolata, Canzone, Albachiara. E via verso un altro tour, un altro record, un altro stadio. Magari sempre quello di Milano… Otto, nove, o forse dieci volte.
*Vasco Live Milano SanSiro in formato video e album, è disponibile dal 7 marzo sulle piattaforme digitali e in formato fisico.