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Il segreto del “Vedovo allegro” svelato al Manzoni

Il segreto del “Vedovo allegro” svelato al Manzoni

In scena al Manzoni fino al 23 marzo la nuova commedia di Carlo Buccirosso

Carlo Buccirosso non si sbottona: il suo nuovo lavoro “Il vedovo allegro”, da lui scritto, diretto e interpretato, porta con sé un tema segreto, un argomento nascosto, che verrà svelato solamente a teatro; e gli spettatori svestiranno l’arcano con piccoli tasselli che via via verranno forniti dalla storia e dai personaggi.

In scena al Teatro Manzoni dall’11 al 23 marzo, il protagonista della commedia è Cosimo Cannavacciuolo: di lui sappiamo solo essere vedovo e inquilino del terzo piano di un antico palazzo nel centro di Napoli, che condivide con la propria ipocondria, le proprie ansie e le intramontabili paure.

Dopo la perdita dell’amata moglie a causa del Covid e il fallimento della sua attività di antiquariato, rischia addirittura la confisca dell’appartamento.

A enfatizzare questo suo stato di malessere ci pensano i vicini di casa, i coniugi Tomacelli, custodi di un drammatico segreto e, che da mesi, contribuiscono a rendere ancora più complicata la quotidianità dell’affranto Cosimo.

Fortunatamente, tra gli abitanti del palazzo, ci sono anche Salvatore (il portiere), con i suoi due figli Ninuccio e Angelina, il dottor De Angelis, ginecologo del quarto piano (personaggio aggiunto nel secondo tempo da Buccirosso per regalare più volume alla storia) e Virginia, trasformista di cinema e teatro, a cui Cosimo affitta una camera, e che oltre ad alleggerire la sua situazione finanziaria, porterà una ventata di freschezza.

Ma il drammaturgo deve trovare il modo di far divertire pur parlando di cose serie, non mancheranno pertanto risate e quel pizzico di divertimento. Quella comicità, definita dallo stesso Buccirosso, con un aggettivo tanto caro alla tradizione napoletana, una comicità nobile.

Insieme allo svolgersi della commedia, si assiste al dipanarsi di un tema molto sentito dall’attore e scrittore napoletano, che concede pian piano al pubblico le tessere di un mosaico, e solo nel finale, un finale molto più importante di quello che si possa pensare, l’unione di tutti i puntini troverà il proprio senso.

Qualcosa possiamo spoilerarlo: considerato il grande amore di Carlo per i musical, la scena conclusiva si svolgerà a ritmo di valzer, con una nota canzone (anche qui, non è dato di sapere il titolo!) adattata e riarrangiata per l’occasione

Di più non possiamo dire. O forse sì: la nuova commedia di Carlo Buccirosso regala, ancora una volta, risate e riflessioni.

Tutto il resto, si potrà scoprire solo a teatro.

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