Mostra Cinema Venezia
"Ferrari" di Michael Mann (Foto: 01 Distribution)
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Venezia 2023, tra Michael Mann e Bradley Cooper sei film italiani in concorso

Lo sciopero degli attori di Hollywood minaccia un red carpet spoglio ma il direttore Barbera rassicura: «Ci saranno registi e produttori. E gli attori di film indipendenti». Fuori concorso brillano Woody Allen e Wes Anderson

Una Mostra del cinema di Venezia «proiettatissima nel futuro, come già si vede dall’immagine del manifesto, non spaventata dalle innovazioni e da intelligenze diverse dalle nostre». Così il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto promette togliendo i veli dal festival lagunare, edizione numero 80. Una Mostra «ormai abituata alle emergenze» e che «garantisce uno svolgimento ricchissimo, malgrado le turbolenze legate allo sciopero degli sceneggiatori e degli attori, oltre a quelle metereologiche».
Dopo esser stato il primo grande festival cinematografico internazionale a svolgersi in presenza durante il Covid, Venezia è infatti anche la prima rassegna a dover fronteggiare lo sciopero dei divi di Hollywood. Ma i film americani ci saranno, anche i loro produttori e registi. Alcuni attori, invece, purtroppo diserteranno il red carpet.

«L'ultima settimana è stata turbolenta, lo sciopero degli attori si è aggiunto a quello degli sceneggiatori quando già il nostro programma era concluso», le parole del direttore Alberto Barbera, ormai veterano e certezza della Mostra. «Per fortuna l’impatto dello sciopero è molto modesto sulla Mostra. L'unico film che abbiamo perso è il film d'apertura, il bellissimo Challengers di Luca Guadagnino, la cui uscita è stata spostata al 2024. Tutti gli altri film americani sono confermati e presenti nel programma della Mostra».
Produttori e registi americani saranno presenti alla prima mondiale, mancherà qualche star. «Saranno invece presenti gli attori che lavorato in produzioni indipendenti», tranquillizza Barbera.

A scorrere il cartellone di Venezia 80, in effetti, non c’è l’impressione di una Mostra in tono minore. Tra i registi da copertina: Bradley Cooper, Sofia Coppola, Woody Allen, Roman Polanski, David Fincher, Michael Mann, Matteo Garrone… E poi i due volti più interessanti e talentuosi del nuovo cinema internazionale, il greco Yorgos Lanthimos e il cileno Pablo Larraín. E spazio anche a pennellate stuzzicanti: il francese da grandi action Luc Besson è nell'élite da palati fini, in corsa per il Leone d’oro. Così come il nostro Stefano Sollima, autore di storie seriali di criminalità come Romanzo criminale - La serie e Gomorra - La serie.

Particolare del manifesto di Venezia 80 realizzato da Lorenzo Mattotti (Credits: Biennale di Venezia)

Il film d’apertura: non più Guadagnino

Comandante di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, è il nuovo film d’apertura della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in programma al Lido dal 30 agosto al 9 settembre 2023.
Challengers, il film di Guadagnino precedentemente annunciato, non parteciperà alla Mostra a seguito delle decisioni assunte dalla produzione. È infatti in corso da qualche giorno uno sciopero degli iscritti al sindacato degli attori americani Sag-Aftra, che chiedono agli studios un aumento delle royalty sui servizi di streaming e tutele sull’uso dell’intelligenza artificiale. Per questo alcune uscite cinematografiche sono state rimandate e alcuni attori non partecipano alla promozione dei loro film in uscita.

In Comandante Favino interpreta Salvatore Todaro, che all’inizio della Seconda guerra mondiale comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.

I sei film italiani in concorso

Sono 23 i film in concorso, tra questi ben sei gli italiani. Sarà il presidente di giuria Damien Chazelle, l’apprezzato regista di La La Land, ad assegnare il Leone d’oro.
Accanto a Comandante di Edoardo De Angelis, tra gli italiani più attesi c’è di certo Io capitano di Matteo Garrone, che torna a quattro anni da Pinocchio per raccontare il viaggio avventuroso di due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

Ci sono poi Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, con Lily James, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe, il viaggio lungo una notte di una ragazza nella Cinecittà degli anni ‘50, e Adagio di Stefano Sollima, con Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea, su una Roma distopica preda di incendi.

Lubo di Giorgio Diritti è la storia di discriminazioni e ingiustizie di un nomade Jenisch interpretato da Franz Rogowski. Chiude il sestetto Enea di Pietro Castellitto, il figlio d’arte di Sergio e Margaret Mazzantini, che dopo l’esordio nel 2020 con I predatori, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, si trova piombato nel concorso principale con una «sorta di grande bruttezza ammantata di cinismo», come detto da Barbera.

Tutti i 23 film in concorso

Ed ecco il ricco parterre di film in concorso. Da La bête con Léa Seydoux in una società in cui le emozioni sono minacce a The killerdi David Fincher con Michael Fassbender e Tilda Swinton, tratto dalla graphic novel francese Le Tueur, da Maestro di Bradley Cooper che racconta il musicista Leonard Bernstein a Povere creature! di Yorgos Lanthimos con Emma Stone – che purtroppo non sarà al Lido – come novella Frankenstein, da Ferrari di Michael Mann con Adam Driver nei panni del «Drake» Enzo Ferrari a El Conde di Pablo Larraín con un Pinochet redivivo.

  • Comandante di Edoardo De Angelis
    con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Silvia D’Amico, Paolo Bonacelli / Italia / 155’
  • Bastarden (The Promised land) di Nikolaj Arcel
    con Mads Mikkelsen, Amanda Collin, Simon Bennebjerg, Melina Hagberg, Kristine Kujath Thorp, Gustav Lindh / Danimarca, Germania, Svezia / 127’
  • Dogman di Luc Besson
    con Caleb Landry Jones, Jojo T. Gibbs, Christopher Denham, Clemens Schick, Grace Palma / Francia / 114’
  • La bête di Bertrand Bonello
    con Léa Seydoux, George MacKay / Francia, Canada / 146’
  • Hors-saison di Stéphane Brizé
    con Guillaume Canet, Alba Rohrwacher / Francia / 115’
  • Enea di Pietro Castellitto
    con Pietro Castellitto, Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto, Sergio Castellitto / Italia / 115’
  • Maestro di Bradley Cooper
    con Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Sam Nivola, Alexa Swinton, Miriam Shor / USA / 129’
  • Priscilla di Sofia Coppola
    con Cailee Spaeny, Jacob Elordi, Dagmara Dominczyk / USA, Italia / 110’
  • Finalmente l’alba di Saverio Costanzo
    con Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Rachel Sennott, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe / Italia / 140’
  • Lubo di Giorgio Diritti
    con Franz Rogowsky, Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noemi Besedes, Cecilia Steiner, Joel Basman, Filippo Giulini, Alessandro Zappella / Italia, Svizzera / 175’
  • Origin di Ava DuVernay
    con Aunjanue Ellis-Taylor, Jon Bernthal, Vera Farmiga, Niecy Nash-Betts, Audra McDonald, Nick Offerman, Connie Nielsen / USA / ‘135
  • The killerdi David Fincher
    con Michael Fassbender, Arliss Howard, Charles Parnell, Gabriel Polanco, Kerry O’Malley, Emiliano Pernía, Sala Baker, Sophie Charlotte, Tilda Swinton / USA / 113’
  • Memory di Michel Franco
    con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard, Brooke Timber, Merritt Wever, Elsie Fisher, Jessica Harper, Josh Charles / Messico, USA / 100’
  • Io capitano di Matteo Garrone
    con Seydou Sarr, Moustapha Fall / Italia, Belgio / 121’
  • Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi
    con Hitoshi Omika, Ryo Nishikawa, Ryuji Kosaka, Ayaka Shibutani / Giappone / 106’
  • Zielona Granica (The Green Border) di Agniezska Holland
    con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Tomasz Włosok, Behi Djanati Atai, Mohamad Al Rashi, Dalia Naous / Repubblica Ceca, Polonia, Belgio / 147’
  • Die Theorie von Allemdi Timm Kröger
    con Jan Bülow, Olivia Ross, Hanns Zischler, Gottfried Breitfuss, David Bennent, Philippe Graber / Germania, Austria, Svizzera / 118’
  • Poor things di Yorgos Lanthimos
    con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Suzy Bemba, Jerrod Carmichael, Kathryn Hunter, Vicki Pepperdine, Margaret Qualley, Hanna Schygulla / UK / 141’
  • El Conde di Pablo Larraín
    con Jaime Vadell, Gloria Münchmeyer, Alfredo Castro, Paula Luchsinger / Cile / 110’
  • Ferrari di Michael Mann
    con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Sarah Gadon, Gabriel Leone, Jack O’Connell, Patrick Dempsey / USA / 130’
  • Adagio di Stefano Sollima
    con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, Gianmarco Franchini, Francesco Di Leva, Lorenzo Adorni, Silvia Salvatori / Italia / 127’
  • Kobieta Z... (Woman Of) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert;
    con Małgorzata Hajewska-Krzysztofik, Joanna Kulig, Bogumila Bajor, Mateusz Wieclawek / Polonia, Svezia / 132’
  • Holly di Fien Troch
    con Cathalina Geraerts, Felix Heremans, Greet Verstraete, Serdi Faki Alici, Els Deceukelier / Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia / 102’

Immagine del film "Finalmente l'alba" (Credits: 01 Distribution)

Tra Orizzonti e Fuori concorso, i film attesi

Anche nelle altre sezioni ci sono film da tenere sotto la lente. Sotto Orizzonti Extra troviamo Felicità, il debutto alla regia dell’attrice Micaela Ramazzotti, la storia di una famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Nel cast oltre alla stessa Ramazzotti, Max Tortora, Anna Galiena, Sergio Rubini.
Ci sarà anche Day of the Fight di Jack Huston, altro esordio alla regia dopo la recitazione: la storia di un un pugile un tempo famoso che intraprende un viaggio di redenzione. Con Michael Pitt.

Tra i fuori concorso brillano tanti big. Ecco Coup de Chance di Woody Allen, il suo cinquantesimo film nonché il primo in lingua francese, con Lou de Laâge, Valérie Lemercier e Melvil Poupaud. E poi The Wonderful Story of Henry Sugar di Wes Anderson con Benedict Cumberbatch: 39’ minuti in cui il regista delle simmetrie e dei colori pastello mette in scena un racconto di Roald Dahl, lo scrittore de La fabbrica del cioccolato. E infine The Palace di Roman Polanski, commedia nera con Fanny Ardant e Mickey Rourke.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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