We-Vibe, risarcimento record per i clienti spiati
Raggiunto un accordo milionario per chiudere la class action contro il colosso dei sex toys tecnologici
Due milioni e 800 mila euro. A tanto ammonta il risarcimento record concordato da Standard Innovation, la ditta he controlla We-Vibe Plus 4, il vibratore che funziona a distanza tramite app. La class action era stata intentata mesi fa dai clienti che avevano scoperto l'uso improprio dei propri dati.
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Durante l'utilizzo del sex toy tramite app infatti, un server raccoglieva i dati dei clienti per utilizzarli a scopi commerciali analizzandone usi, costumi e abitudini erotiche.
La scelta del patteggiamento
Grazie ad alcuni hacker lo scandalo era venuto a galla e la clientela si era unita per chiedere i danni a Standard Innovation. Per evitare l'aula del Tribunale la ditta canadese ha patteggiato un risarcimento da 7.000 euro a testa per chi fosse in grado di dimostrare di essere stato effettivamente spiato durante l'utilizzo dell'app collegata al sex toy, mentre per gli altri possessori di We-Vibe il risarcimento si ferma a 140 euro a testa.
Intanto la nuova versione di We-Vibe è già stata migliorata e l'app non è collegata ad alcun server ficcanaso lasciando all'utente la possibilità di scegliere quale dato condividere e quale no.