William e Kate: basta foto al principe George
Reali furiosi nei confronti dell'insistenza dei fotografi che inseguono il royal baby
Per una volta hanno perso il consueto aplomb inglese e hanno tirato fuori lo spirito hooligan che vive in loro. William e Kate hanno detto basta. Basta ai paparazzi appostati ovunque, basta al principe George fotografato anche nei momenti privati, basta alle immagini del bambino messe alla mercè dei tabloid.
La misura si è colmata qualche giorno fa quando un fotografo, Nirah Tanna, ha immortalato il Royal Baby al parco con la tata. Il Duca e la Duchessa di Cambridge non ci hanno più visto dalla rabbia e tramite il loro portavoce, James Roscoe, hanno fatto sapere: "Il Duca e la Duchessa hanno deciso di agire legalmente per chiedere ad un individuo di smettere di disturbare e seguire il Principe George e la sua tata durante i momenti di ordinaria quotidianità".
"La scorsa settimana - continuava il comunicato - si è verificato un incidente che ha mosso le Altezze Reali a cercare qualsiasi mezzo possibile per scoraggiare chiunque da tale comportamento. Ci sono motivi sufficienti per sospettare che tale individuo abbia pedinato il Principe George e spiato la sua routine quotidiana per un determinato periodo di tempo".
E la nota concludeva: "Il Duca e la Duchessa comprendono l'importanza del ruolo pubblico che il Principe George un giorno dovrà ereditare, ma finché è giovane gli deve essere concesso di vivere una vita normale".
Dal canto suo il fotografo ha replicato prontamente tramite i suoi avvocati che hanno precisato che Tanna ha agito "legalmente e rispettosamente scattato fotografie della famiglia Reale per quasi 10 anni, non agendo illegalmente. Mai e in alcun modo. Egli non ha molestato e/o intimidito il Principe George, la tata o qualsiasi altra persona. Ne' ha mai desiderato di farlo".
William e Kate, con il secondo royal baby in arrivo, hanno deciso di stringere ancora di più le maglie della sicurezza e per il futuro Re il tema "paparazzi" vista la storia di sua madre è particolarmente delicato.